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Un Mese di Meteo – Agosto 2019

IL MESE DI AGOSTO 2019[1]

Temperature in lieve anomalia positiva e sensibili anomalie positive o negative nelle precipitazioni.

La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) mostra l’Italia interessata da un promontorio anticiclonico di blocco da sudovest che tuttavia non è stato robusto al punto da essere immune da temporanee instabilizzazioni in prevalenza indotte dall’area di bassa pressione che domina il vicino Atlantico a Ovest delle isole britanniche. Tale analisi è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) che evidenzia un’anomala negativa sul vicino Atlantico e una positiva più rilevante sull’Europa orientale e cioè dove il promontorio anticiclonico ha prodotto la genesi di un anticiclone dinamico particolarmente robusto e persistente.

Figura 1a – 850 hPa – Topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – carta delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

L’agosto 2019 ha visto il territorio nazionale in tutto o in parte interessato da 5 perturbazioni determinatesi rispettivamente dall’1 al 3 agosto, dal 5 all’8, dal 12 al 14, il 19, fra 21 e 27 e fra 28 e 31 agosto (tabella 1).

Il 7 e il 2 agosto sono stati i due giorni più piovosi al Nord rispettivamente con medie di 12,5 e 4,9 mm, i più piovosi al Centro sono risultati il 23 e il 30 agosto rispettivamente con medie di 5,0 e 3,1 mm e infine al sud la maggiore piovosità media è stata registrata il 31 agosto con 4,0 mm e il 28 agosto con 3,0 mm.

Si segnala infine che con riferimento alla serie storica 1973-2019 delle 202 stazioni GSOD e prendendo in esame le 20 annate più calde e meno piovose (tabella 2), l’agosto 2019 con una temperatura media nazionale di 24.4°C si colloca al sesto posto, mentre a livello pluviometrico con una piovosità media nazionale di 29.3 mm si colloca al 15° posto.

Andamento termo-pluviometrico

A livello mensile (figure 2 e 3) le temperature medie delle massime sono risultate nella norma o in lieve anomalia positiva mentre per le medie delle minime mensili dominano le anomalie positive in prevalenza deboli. A livello pluviometrico mensile la figura 5 mostra anomalie positive su Lombardia centro-orientale, Trentino Alto Adige, Veneto, Lazio centrale, Campania meridionale, Basilicata, Calabria settentrionale, Sicilia centrale e Sardegna. Su quest’ultima si noti la spiccata anomalia positiva sul meridione dell’isola. Rilevanti anche le anomalie negative su Puglia, Toscana, Liguria, Sicilia occidentale e Calabria meridionale.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese
Figura 4 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 5 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

L’analisi decadale (tabella 4) a livello termico mostra che le temperature minime e massime hanno manifestato deboli anomalie positive al centro-sud nella prima decade e al centro nella seconda. Nel terza decade spiccano inoltre le anomalie positive moderate nelle temperature minime al centro-nord. A livello pluviometrico le anomalie negative più rilevanti si sono registrate al centro-sud nella prima e seconda decade mentre una rilevante anomalia positiva ha mediamente interessato il meridione nelle terza decade.

(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015. Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti,di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

Le anomalie termiche positive evidenziate in questo report sono confermate dalla carta delle anomalie termiche globali riportata in figura 6a, ricavata da dati MSU. Al momento dell’emissione non è invece disponibile la carta dell’anomalia termica globale da stazioni al suolo prodotta delle Deutscher Wetterdienst sulla base dei report mensili CLIMAT, per la quale preghiamo i lettori interessati di accedere direttamente al sito https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html.

Figura 6a – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)
[1]              Questo commento è stato condotto con riferimento alla  normale climatica 1988-2017 ottenuta analizzando i dati del dataset internazionale NOAA-GSOD  (http://www1.ncdc.noaa.gov/pub/data/gsod/). Da tale banca dati sono stati attinti anche i dati del periodo in esame. L’analisi circolatoria è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto tale livello è molto efficace nell’esprimere l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. L’attività temporalesca sull’areale euro-mediterraneo è seguita con il sistema di Blitzortung.org (https://www.lightningmaps.org/blitzortung/europe/https://www.lightningmaps.org/blitzortung/europe/index.php?bo_page=archive&lang=de).

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

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