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Le Previsioni di CM – 4/10 Novembre 2019

Queste previsioni sono a cura di Flavio

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Situazione sinottica

Situazione sinottica profondamente mutata sul quadrante europeo, dove domina una vasta area depressionaria estesa dal Mare di Barents fio al Medierraneo centrale. Ad alimentarla, un intenso flusso di aria molto fredda proveniente dal cuore dell’Artico, e in discesa per migliaia di chilometri lungo un corridoio esteso dalla Siberia orientale fino alle isole Azzorre, lungo il bordo orientale di un ponte anticiclonico praticamente emisferico, che separa virtualmente la placca euro-asiatica da quella americana (Fig.1). Sul comparto europeo il ponte anticiclonico si manifesta nell’azione in fase della cellula atlantica con quella termica groenlandese, mentre tra il Mediterraneo orientale, l’Anatolia e la Russia europea il campo di massa si mantiene elevato ostacolando l’evoluzione sinottica in senso zonale.

Nel corso della settimana la situazione subirà una modifica per l’irruzione di aria polare marittima che dal Labrador muoverà in direzione dell’Europa bucando facilmente il ponte anticiclonico atlantico, complice un getto intensissimo. Il consolidamento concomitante di un anticiclone polare sul Mare di Barents, propaggine meridionale della cellula artica per l’entrata in fase con la semi-permanente groenlandese, costringerà il getto ad infilarsi in un corridoio molto stretto, per la persistenza della cellula atlantica più a sud.

Il risultato sarà una successione di impulsi perturbati che muoveranno dal Labrador in direzione del Mediterraneo centrale, subendo una iniziale accelerazione in Atlantico per effetto tunnel, e dilagando letteralmente nel Mediterraneo dove si approfondiranno in vaste depressioni foriere di intenso maltempo e accompagnate da una diminuzione piuttosto marcata delle temperature.

L’autunno entra in grande stile sull’Italia, mostrando il suo lato più crudo, fatto di precipitazioni anche molto intense e persistenti, venti forti, mareggiate, calo termico, e anche le prime nevicate abbondanti sulle Alpi. La configurazione nel suo complesso si presenta fortemente penalizzante in particolare per i versanti tirrenici delle regioni centrali e meridionali dove potrebbero presentarsi situazioni di marcato rischio idrogeologico.

Si prepara un periodo difficile dal punto di vista meteorologico per il nostro Paese, come se non bastasse il resto. La speranza (assolutamente vana) è che non si approfitti dell’occasione per diffondere i soliti peana sul riscaldamento globale che provoca le alluvoni. Troppo comodo, a fronte della pur banale constatazione che la messa in sicurezza del territorio, oltre a salvare vite umane e prevenire danni miliardari, genererebbe posti di lavoro e innescherebbe un ciclo economico virtuoso. Se si chiedesse più flessibilità all’Europa in cambio di un piano di investimenti gigantesco in infrastrutture (piuttosto che per acquistare qualche ventilatore tedesco o qualche pannello cinese in più), si farebbe un grande favore a tutto il sistema Italia, e si salverebbero preziose vite umane. Parole al vento, è il caso di dire, per rimanere all’attualità meteorologica.

 

Linea di tendenza per l’Italia

Lunedì generale miglioramento che si estende anche alle regioni centro-meridionali dopo le piogge e i rovesci della notte. Annuvolamenti sui versanti tirrenici, specie a ridosso dei rilievi, con qualche debole precipitazione. Cieli chiusi sulle Alpi occidentali con nevicate al di sopra dei 2,000 metri in prossimità delle creste di confine.

Temperature stazionarie. Venti tesi di ponente su tutto il Paese.

Martedì nuvolosità in rapido aumento al Nord e al Centro con precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, più intense sui versanti tirrenici e sul Triveneto. Nevicate sulle Alpi al di sopra dei 1500-1800 metri. Ombra pluviometrica su Nordovest e regioni centrali adriatiche. Migliora rapidamente dal pomeriggio, ma con persistenza di nubi e fenomeni tra basso Lazio e Campania, localmente intensi. Parzialmente nuvoloso sul resto delle regioni meridionali.

Temperature in diminuzione al Nord e al Centro. Ventilazione sostenuta di libeccio.

Mercoledì schiarite al Nordovest dopo qualche piovasco in mattinata, qualche rovescio sparso anche sul Nordest in un contesto di variabilità. Molto nuvoloso sulle regioni centrali con piogge e rovesci in particolare sui versanti tirrenici e regione appenninica. Maltempo al Meridione con piogge estese e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale. Possibilità di fenomeni intensi e persistenti in particolare sui versanti tirrenici meridionali.

Temperature in leggera ulteriore diminuzione. Irrompe il maestrale sui bacini di ponente, scirocco sostenuto sullo Ionio.

Giovedì migliora al Nord e al Centro con schiarite anche ampie, pure in un contesto generale di variabilità con addensamenti specialmente sui settori alpini. Dalla serata nuovo aumento della nuvolosità al Nord e sull’alta Toscana con le prime precipitazioni in nottata. Ancora maltempo al Meridione con fenomeni che tenderanno a trasferirsi verso le regioni ioniche, liberando gradualmente le regioni tirreniche.

Temperature stazionarie. Ventilazione sostenuta dai quadranti occidentali.

Venerdì schiarite al Nordovest, maltempo sul resto del Nord con piogge, rovesci e nevicate diffuse sulle Alpi centrali e orientali al di sopra dei 1000 metri. Molte nubi anche al Centro con precipitazioni diffuse sui versanti tirrenici e nevicate sull’Appennino al di sopra dei 1500-1800 metri. In serata peggiora anche a Meridione con fenomeni intensi e persistenti sulle regioni tirreniche meridionali.

Temperature in diminuzione a partire dal Nord. Venti forti di ponente.

Sabato migliora al Nord, persistono condizioni di instabilità al Centro e al Sud con precipitazioni diffuse, nevose sull’Appennino centrale attorno ai 1300 metri. Domenica ancora spiccata instabilità su tutto il Paese con precipitazioni diffuse specie sulle regioni tirreniche centro-meridionali.

Temperature stazionarie o in ulteriore diminuzione al Nord. Venti forti dai quadranti occidentali, entra il maestrale sui bacini più occidentali.

 

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