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Un Mese di Meteo – Dicembre 2019

IL MESE DI DICEMBRE 2019

Mese segnato dal prevalere di temperature quasi ovunque superiori alla norma con anomalie da deboli a moderate. Le precipitazioni sono invece risultate in prevalenza nella norma o superiori alla stessa, pur con rilevanti eccezioni costituite dalle anomalie negative su Sardegna centro-settentrionale, Abruzzo, Molise, Sicilia e Puglia.

La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) mostra l’Italia interessata da un regime di deboli correnti occidentali che sulla nostra area si presentano come diffluenti, il che indica una certa variabilità in un contesto comunque improntato alla normalità, fatto questo confermato dalla carta delle isoanomale (figura 1b). Dalla graduatoria dei diversi tipi di tempo, proposta in tabella 1, si evince la presenza di un totale di 3 giorni con tipi di tempo anticiclonici, 17 giorni con tipi ciclonici e 11 con tipi intermedi. Fra questi ultimi ben 7 si caratterizzano per un regime di tipo zonale (tipo 17).

Figure 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

Nel periodo in esame si è assistito al transito di 6 perturbazioni che hanno interessato in tutto o in parte il territorio nazionale e il cui passaggio è stato registrato rispettivamente l’1 e il 2 dicembre, dal 4 al 5, dal 7 all’11, dal 12 al 14, dal 16 al 22 e dal 28 al 31. I tre giorni più piovosi sono stati il 21 seguito dal 22 e dal 13 dicembre al Nord, rispettivamente con medie di 18, 14 e 10 mm, il 22 seguito da 13 e dal 21 dicembre al Centro, rispettivamente con medie di 22, 11, e 8 mm e il 21 seguito da 22 e da 2 dicembre al Sud, rispettivamente come medie di 18, 15 e 11 mm.

Il mese di dicembre segna l’ingresso nel periodo invernale, il che al settentrione si traduce mediamente in un minimo precipitativo che coincide con quello del centro Europa (areale climatico ad influsso oceanico – macroclima Cfb secondo la classificazione di Koeppen e Geiger). Una piovosità abbondante interessa invece di norma il Mediterraneo (macroclima Csa secondo la classificazione di Koeppen e Geiger).

Andamento termo-pluviometrico

A livello mensile (figure 2 e 3) le temperature medie sono risultate quasi ovunque superiori alla norma con anomalie da deboli a moderate sia nei minimi sia nei massimi. Unica eccezione è data dalla Sicilia ove le minime e le massime sono risultate pienamente nella norma. A livello pluviometrico mensile le figure 4 e 5 evidenziano il prevalere di anomalie positive pur in presenza di anomalie negative che interessano in tutto o in parte la Sardegna, l’Umbria, il Lazio, le Marche, l’Abruzzo, il Molise, la Sicilia e la Puglia.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese
Figura 4 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 5 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

L’analisi decadale (tabella 3) mostra che a livello termico le anomalie positive si sono concentrate al centro nord nella seconda e terza decade del mese. A livello pluviometrico invece l’anomalia positiva ha interessato il nord nelle prime due decadi del mese e il sud in tutte e tre le decadi.

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1988-2015.

Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti,di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

L’analisi di anomalia termica globale del Deutscher Wetterdienst (figura 6a)  evidenzia che l’anomalia termica positiva sull’Italia si collega a un nucleo di anomalia positiva su Russia-Finlandia. La carta dell’Università dell’Alabama non è invece disponibile sul loro sito al momento di questa emissione. Gli interessati sono pregati di verificare direttamente all’indirizzo https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html.

Figura 6a – UAH Global anomaly (NON DISPONIBILE)- Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)

 

 

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

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