Salta al contenuto

Un Mese di Meteo – Maggio 2020

IL MESE DI MAGGIO 2020

Maggio con piovosità inferiore alla norma sulla maggior parte dell’area e con temperature medie mensili in lieve anomalia positiva.

La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) evidenzia a ovest dell’Italia la presenza di un robusto promontorio anticiclonico di blocco esteso dalla Libia verso le Isole britanniche ed il cui asse è indicato dalla linea tratteggiata in rosso. Tale struttura ha determinato l’afflusso sull’Italia di masse d’aria dal Mare del Nord con condizioni di instabilità indicate dalla presenza di una saccatura (depressione a forma di V) da Nordest, il cui asse è indicato dalla linea tratteggiata blu. L’impronta sulla carta mensile lasciata da tale saccatura si spiega con il fatto che l’analisi giornaliera dei tipi di tempo mostra la sua presenza per un totale di 8 giorni (tabella 2). Si osservi inoltre che la rilevanza del promontorio anticiclonico di blocco nel determinare il tempo sull’Europa è confermata dalla carta delle isoanomale (figura 1b) in cui si osserva un’anomalia positiva nell’altezza del livello di pressione di 850 hPa con massimo di 50 m sulle isole Britanniche. Tale promontorio impedisce l’accesso diretto alle perturbazioni in attivo dall’Atlantico costringendo la massa d’aria a un percorso più tortuoso che la spinge a Nord per poi discendere verso il Mediterraneo a est del promontorio.

Figura 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

Dalla graduatoria dei tipi di tempo rilevati in questo mese proposta in tabella 1 si evince che i tipi circolatori ciclonici hanno interessato un totale di 20 giorni, seguiti da 7 giorni in cui il territorio è stato in tutto o in parte interessato da tipi anticiclonici e 4 giorni con un tipo intermedio (tipo 7 – Correnti da settentrione con foehn alpino e tipo 17 – flusso ondulato occidentale).

Nel periodo in esame si sono manifestate 4 perturbazioni manifestatesi rispettivamente l’1 e il 2 maggio, dal 10 al 15, dal 16 al 21 e il 31 maggio. Prendendo in esame la piovosità media di tutte le stazioni di ogni macroarea, al Nord i tre giorni più piovosi sono stati l’11 maggio (15,8 mm), il 15 (10,7 mm) e il 17 (4,2 mm), al Centro il 29 maggio (11,1 mm), il 20 (9,1 mm) e il 30 (5,0 mm) e al Sud il 21 maggio (5,3 mm), il 20 (4,6 mm) e il 31 (2,7 mm).

Dal punto di vista climatologico il mese di maggio è di norma contrassegnato dalla spiccata variabilità tipica del periodo primaverile e che si manifesta con una piovosità che rispetto al totale annuo è mediamente dell’8-13% al Nord, del 6-9% al Centro e del 4-7% al sud.

Andamento termo-pluviometrico

A livello mensile (figure 2 e 3) le temperature medie delle minime e delle massime sono risultate in complesso nella norma o in lieve anomalia positiva per effetto di anomalie positive concentrate fra prima e seconda decade del mese (tabella 3).

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese
(*) LEGENDA:
Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.
Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e 2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

La carta di analisi pluviometrica mensile (figure 4 e 5) evidenzia la presenza di un’anomalia precipitativa negativa estesa alla maggior parte del territorio nazionale. Locali anomalie positive sono tuttavia presenti su Ponente ligure, Nord della Sardegna, Appennino umbro-marchigiano, Puglia centro-settentrionale e Sicilia orientale. L’analisi delle singole decadi (tabella 3) indica che le anomalie negative si sono concentrate nella prima decade del mese mentre il solo settentrione ha manifestato anomalia positiva nella seconda decade seguita da anomalia negativa nella terza.

Figura 4 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 5 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’università dell’Alabama (figura 6a) evidenzia che l’Italia è marginalmente interessata dalla fascia di anomalie termiche positive estesa dal Nord Africa verso la Scozia ed associata al promontorio anticiclonico di blocco di cui si è discusso nell’analisi delle anomalie circolatorie. Dalla carta stessa si evince la presenza di una vasta area ad anomalia termica negativa sull’Europa orientale con massimi a Nord del Mar Nero. Indicazioni analoghe ma con un livello di dettaglio inferiore provengono dall’analisi dalla carta del Deutscher Wetterdienst sviluppata a partire da dati di stazioni al suolo (figura 6b).

Figura 6a – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)
Figura 6b – DWD climat anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html).
 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

Sii il primo a commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »