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Quando il caldo piaceva e faceva anche bene.

Ma guarda un po’, proprio nel mezzo di una normalissima estate mediterranea, con i temporali, siano essi da calore o dinamici perché qualche perturbazione ogni tanto entra sul Mare Nostrum, ecco che Nature cala carta definitiva.

Persistent warm Mediterranean surface waters during the Roman period

Uno studio di dati di prossimità raccolti nell’area del Mediterraneo, da cui emerge un segnale chiaro di persistenza di temperature circa 2°C superiori alla media degli ultimi secoli durante il periodo (appunto caldo) romano. Al termine del periodo, pare che invece la temperatura abbia iniziato a scendere. Non contenti, gli autori associano anche la fase calda al fiorire dell’impero e quella successiva, più fredda, al suo declino. Sarà perché risultava più difficile produrre cibo e proteggersi? Sarà perché risultava più difficile scambiarsi derrate e cultura? Chi può dirlo, misteri del clima.

Nel frattempo, con 7 miliardi e passa di persone a cui dar da mangiare, con la produzione di materie prime alimentari che anche grazie al recente clima benevolo continua ad aumentare, qui si fa il tifo per il freddo, paventando disastri all’eventuale ritorno (perché di ritorno si tratta se queste temperature ci sono già state) di qualcosa che ha invece fatto solo bene.

Ma, naturalmente, tutto questo sin qui. Perché è previsto, anzi sceneggiato, che le cose non potranno che peggiorare.

L’articolo su Nature è di libera lettura.

Enjoy.

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Published inAttualità

3 Comments

  1. Luca Rocca

    Il fatto che Annibale avesse attraversato le Alpi con gli elefanti mi aveva fatto sospettare qualcosa.

  2. rocco

    con lo scioglimento dei ghiacci vi è più terreno coltivabile, la vegetazione si sposta più in alto sulle montagne ed aumenta anche l’umidità dell’aria con conseguente ricaduta in forma di pioggia… più produttività agricola.
    Il contrario con un raffreddamento.
    Se la civiltà umana si è sviluppata lo dobbiamo al riscaldamento globale iniziato 15.000 anni fa, ma c’è chi preferisce il ritorno alle caverne.
    Ma forse vi è un interesse occulto da parte delle nuove elites digitali, le quali con algoritmi, IA e robot potranno far a meno di tanti miliardi di persone.
    Sia con l’agricoltura che con l’industria vi era necessità di fare figli, con la società digitale ed immateriale non vi è più questa necessità.
    Per il momento hanno iniziato con una pandemia annunciata dallo stesso Bill Gates (guarda caso), poi… chissà.
    Come narrava il Casaleggio nel video “Gaia” per il 2050 ci saranno solo 1 miliardo di individui… tutti con identità digitale.

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