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Un Mese di Meteo – Luglio 2020

Luglio con temperature nella norma e precipitazioni in prevalenza caratterizzate da debole o moderata anomalia negativa.

La topografia media mensile del livello di pressione di 850 hPa (figura 1a) evidenzia un promontorio dell’anticiclone delle Azzorre esteso verso est a coprire il Mediterraneo centro-occidentale mentre il Mediterraneo orientale è dominato della depressione anatolica. Ne consegue su Ionio ed Egeo il caratteristico regime estivo di correnti da Nord (Meltemi). Si noti anche che sul Nord Italia le isoipse assumono una debole curvatura ciclonica frutto di un’interazione di tipo favonico della circolazione con l’arco alpino.

Figure 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.

Tale struttura meteorologica è da considerare pienamente nella norma per il mese di luglio come evidenzia la carta delle isoanomale (figura 1b) in cui l’Italia è tutta in bianco (assenza di anomalie) salvo il Nordovest soggetto a lieve anomalia positiva. La tabella 1 indica un equilibrio fra tipi di tempo anticiclonici (14 giorni) e tipi perturbati (17 giorni). Fra questi ultimi tuttavia predomina nettamente (ben 10 casi) il tipo 4, nel quale l’area depressionaria è centrata su Balcani e interessa solo marginalmente l’Italia.

Figura 1b – 850 hPa – carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

L’analisi della circolazione atmosferica per singola decade evidenzia che la seconda decade ha presentato un regime di correnti mediamente da nordovest con apporto di masse d’aria oceanica da 50-60° di latitudine. Ciò spiega il fatto che le temperature della seconda decade sono risultate in debole anomalia negativa, più sensibile nei valori massimi.

L’analisi circolatoria evidenzia anche che il territorio nazionale è stato parzialmente interessato da 5 perturbazioni per lo più deboli e manifestatesi rispettivamente il 3 luglio, dal 4 all’8, l’11, dal 12 al 14 e il 24 luglio.

Prendendo in esame la piovosità media di tutte le stazioni di ogni macroarea, al Nord i tre giorni più piovosi sono stati il 24 luglio (9.8 mm), il 2 (6.2 mm) e il 23 (2.4 mm), al Centro il 17 luglio (5.7 mm), il 4 (5.6 mm) e il 24 (2.1 mm) e al Sud il 5 luglio (2.4 mm), il 4 (2.1 mm) e il 6 (1.1 mm). Al quarto posto per piovosità al Sud è il 15 luglio che ha visto il verificarsi di un nubifragio su Palermo che ha prodotto gravissimi danni cose e persone (due vittime). Giova evidenziare che in occasione di quell’evento le stazioni di Palermo Boccadifalco e Palermo punta Raisi del dataset GSOD non registrano pioggia, il che può indicare o il carattere estremamente locale del fenomeno ovvero la scarsa qualità del dataset da noi utilizzato e che è comunque l’unico che copre l’intero territorio nazionale su periodi utili per i nostri scopi. L’abbondante quantità di precipitazione occorsa è tuttavia stata registrata da numerose Stazioni di tipo amatoriale, i cui dati tuttavia, essendo privi di validaizone non vengono qui riportati.

Dal punto di vista climatologico il mese di luglio è di norma contrassegnato dal prevalere del regime anticiclonico estivo, con l’anticiclone delle Azzorre che si espande longitudinalmente dalla sua sede atlantica a coprire il Mediterraneo centro occidentale.  In tali condizioni non sono tuttavia da escludere temporanee instabilizzazioni (rotture del tempo), più frequenti al Nord, il più esposto al regime perturbato atlantico che in condizioni estive domina l’Europa Centrale. A testimonianza di ciò la piovosità media di luglio rispetto a quella totale annua è mediamente del 6-17% al Nord, del 3-9% al Centro e dello 0-5% al Sud (gli intervalli indicati tengono conto del comportamento dei diversi areali, per cui ad esempio l’areale endoalpino veda nel periodo estivo-autunnale il proprio massimo pluviometrico annuale).

Andamento termo-pluviometrico

A livello mensile (figure 2 e 3) le temperature medie delle minime e delle massime sono risultate nella norma, salvo anomalie positive o negative a carattere locale. A livello decadale spicca la già discussa debole anomalia negativa delle temperature massime nella seconda decade, evidenziata dal colore azzurro in tabella 3.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

La carta di anomalia pluviometrica percentuale (figura 5) mostra che sull’area italiana prevalgono le anomalie negative più spiccate in Sicilia occidentale, Emilia centrale, Sardegna e Salento. Anomalie positive a carattere locale si evidenziano in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Conero, Gargano,  Calabria ionica e Sicilia orientale (figura 4).

Figura 4 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 5 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

L’analisi pluviometrica delle singole decadi (tabella 3) indica che l’anomalia negativa è risultata più spiccata nella terza decade al centro-sud.

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.

Le medie e le anomalie sono riferite alle 202 stazioni della rete sinottica internazionale (GTS) e provenienti dai dataset NOAA-GSOD. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama (figura 6a) evidenzia che l’Italia ricade in un’area a debole anomalia termica positiva (fra 0 e 1°C). Tale anomalia positiva risulta enfatizzata nella carta del Deutscher Wetterdienst (figura 6b) in quanto il periodo di riferimento su cui l’anomalia è calcolata (1961-1990) è più freddo rispetto a quello di riferimento per la carta dell’Università dell’Alabama (1981-2010).

Figura 6a – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)
Figura 6b – DWD climat anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html).
Nota: Tutte le analisi e i grafici sono elaborati con i dati del dataset GSOD della NOAA disponibili al link: https://catalog.data.gov/dataset/global-surface-summary-of-the-day-gsod

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

Un commento

  1. David

    …cortesemente qualche esperto mi può dire perché in Emilia centro orientale(Imola per la precisione) non piove mai?

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