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Le Previsioni di CM – 9/15 Novembre 2020

Queste previsioni sono a cura di Flavio

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Una vasta cellula anticiclonica interessa l’Europa centro-orientale, si giova di un contributo subtropicale stabilizzante in quota che prende la forma di un cuneo anticiclonico proteso dal Nordafrica in direzione dei Balcani. Più ad ovest il flusso principale si articola in una depressione in approfondimento a sud della Groenlandia che in queste ore aggancia un sistema depressionario ad ovest delle Azzorre, rallentandone conseguentemente l’evoluzione in senso zonale. Un minimo secondario a gradiente lasco è in azione sulle isole britanniche, in seno ad una ondulazione che avanza pigramente verso il Mediterraneo occidentale. Un minimo chiuso di geopotenziale è in azione sul Mediterraneo orientale.  (Fig.1).

La debole ondulazione atlantica continuerà ad avanzare verso est, incontrando tuttavia l’opposizione della cellula anticiclonica europea. Anche la vasta saccatura atlantica faticherà ad avanzare come detto a causa dell’aggancio del sistema depressionario sulle Azzorre. Il campo di massa continuerà quindi a mantenersi livellato sull’Europa e sulla penisola italiana, pur in assenza di valori del geopotenziale particolarmente elevati, con il tempo che sul nostro Paese rimarrà all’insegna della stabilità atmosferica, pur con qualche debole disturbo che interesserà in modo particolare i settori tirrenici.

Consigli per il Rescue Team

Mancano obbiettivamente spunti interessanti per il Rescue Team, che tuttavia la settimana scorsa è stato capace di uno scatto di reni per annunciare urbi et orbi che “i ghiacci artici non ci sono più”. Si riferivano evidentemente al ritardo nella formazione del pack seguito al minimo molto basso dell’estate 2020. Bontà loro, il pack in questa settimana è avanzato rapidamente riportandosi sui valori del 2016 e il bacino centrale dell’Artico si presenta adesso pressoché totalmente coperto dai ghiacci, con un gap che verrà presto colmato anche sul Mare dei Chuckchi.

Linea di tendenza per l’Italia

Lunedì e Martedì generali condizioni di tempo stabile e soleggiato su tutto il Paese, con formazione notturna di foschie e nebbie in Valpadana e nelle zone interne del Centro. Qualche addensamento nuvoloso sarà possibile sulla Liguria.

Temperature stazionarie. Ventilazione dai quadranti settentrionali su Adriatico e Ionio.

Mercoledì aumento della nuvolosità sulla Sardegna con precipitazioni a prevalente carattere sparso, in trasferimento verso la costiera tirrenica centro-settentrionale, raggiunta dalle prime piogge in tarda serata. Sulle restanti regioni generali condizioni di stabilità.

Temperature stazionarie. Maestrale sul medio e basso Adriatico.

Giovedì cieli nuvolosi sulle regioni centrali con precipitazioni anche a carattere di rovescio sulla costa tirrenica in mattinata, in progressiva estensione alle restanti regioni centrali peninsulari, sebbene a carattere più sparso. Ampie schiarite al Nord e al Meridione con qualche passaggio di nubi statiformi.

Temperature stazionarie. Venti deboli.

Venerdì persistono addensamenti nuvolosi sulla costiera tirrenica tra Lazio e Campania con qualche precipitazione. Altrove generali condizioni di stabilità.

Temperature stazionarie. Ventilazione sciroccale sul Canale di Sicilia.

Sabato e Domenica ancora nubi sui versanti tirrenici con precipitazioni in trasferimento dalla Sardegna alle regioni centrali peninsulari. Generali condizioni di nuvolosità irregolare sul resto del Paese.

Temperature stazionarie.  Si intensifica lo scirocco sui bacini di ponente.

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Published inAttualità

3 Comments

  1. David

    …anche io odio il reduce team,ma la cronica mancanza di pioggia non vi sembra anormale?

  2. alex

    Fortunatamente il ghiaccio artico sta recuperando terreno in questi giorni. Però sembra che nell’Artico stia accadendo qualcosa di ancora più grave rispetto a questo ritardo di formazione del ghiaccio: recentemente è stato scoperto da un gruppo di ricercatori un rilascio di grandi quantità di metano al largo della Siberia orientale (in realtà anche nel Mar di Laptev, sopratutto in superficie, sono stati rilevati grandi quantitativi di metano).

    https://youtu.be/zuiQtLAUi6U

    Mi viene ora in mente la previsione del noto prof. Wadhams: e se non fosse stata così sballata come invece tutti, tra cui tanti scienziati pro agw (compresi i suoi stessi colleghi) credevano? Dobbiamo cominciare a preoccuparci?

    • Flavio

      Caro Alex, le emissioni di metano da parte degli oceani e degli idrati rappresentano una porzione sostanzialmente insignificante di quella totale. Se dobbiamo dar fede a wikipedia (non mi piace, non e’ autorevole ma e’ sbrigativo e quindi in questo caso me lo concedo), oceani/idrati sono responsabili di circa il 3% delle emissioni totali. Tanto per dire, le termiti ne emettono di piu’. Forse sarebbe il caso di darci dentro con l’insetticida? Meglio ancora una strage di ruminanti, che di CH4 ne emettono il 16%.

      Quanto a Wadhams, dovessimo dar fede alle sue profezie l’Artico sarebbe libero completamente da ghiacci ormai da 5 anni. Del resto i suoi modelli si basano su meccanismi di run-away (riscaldamento-rilascio di metano – riscaldamento) che non si sono mai manifestati.

      E poi c’e’ il limite di sempre, in questo tipo di rivelazioni: ovvero si “cristallizza” la situazione in un preciso istante temporale, e la si estende su intervalli temporali indefiniti. Ammesso che il Mare di Laptev abbia realmente rilasciato quantitativi importanti di CH4, per quanto tempo l’ha fatto? E per quanto tempo il Mare di Laptev e’ sgombro completamente di ghiacci? 1 mese all’anno?

      Basterebbe un po’ di buon senso per fare giustizia di certe analisi spericolate e associati catastrofismi. Ma di buon senso in giro in questo campo ce n’e’ davvero poco.

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