Salta al contenuto

Il Fattore Umano

La rete è in subbuglio, i media oltreconfine si sono buttati sulla notizia non appena ha assunto connotati abbastanza chiari. Quelli italiani per ora tacciono, tutti tranne uno, Il Foglio, dove Piero Vietti fa un primo punto di situazione già questa mattina. Quella che sta accadendo è una storia umana. Il fatto in sé non è nuovo, dati, personali e non, trafugati dagli archivi di un ente pubblico importante quale è il centro di ricerca sul clima della University of East Anglia, l’Hadley Centre. Un reato, di fronte al quale forse varrebbe già la pena di lasciar perdere, evitando di entrare nel merito e lasciando che la giustizia possa seguire il proprio corso.

Ma viviamo nell’era della comunicazione globale, ed i classici cancelli sono stati chiusi quando i buoi già pascolavano per tutta la rete. Un boccone che malgrado la sua appetibilità avrebbe dovuto essere rifiutato, come qualche benpensante si è già eretto a commentare. In fondo siamo uomini, e stiamo parlando di cose di uomini, che dovrebbero o potrebbero aver effetto proprio sulla vita degli uomini. Giusto lasciar perdere? Ognuno faccia la propria scelta, in fondo basta non cercarli questi dati, o non leggere gli aggiornamenti ai commenti, noi di CM abbiamo fatto la nostra, evitando di entrare nello specifico dei nomi e delle azioni di quanti sembrano aver tenuto un comportamento a tratti non proprio edificante e limitandoci a parlare del merito della questione. Una questione di uomini appunto.

E’ un uomo colui che dall’esterno o dall’interno, questo ancora non si sa, ha deciso di rendere pubbliche queste informazioni compiendo un reato grave per quasi tutti gli ordinamenti giudiziari del pianeta. Perchè farlo? Se dall’esterno, forse perchè animato da un sentimento di rivalsa che gli amici accaniti sostenitori dell’AGW e proprietari di queste informazioni non hanno certo fatto nulla per mitigare, alzando anzi il tono dello scontro, all’unico scopo di screditare con ogni mezzo la controparte. Se dall’interno forse perchè desideroso di rompere gli schemi di un mondo della scienza del clima ormai troppo isolato ed autoreferenziato, avvitato in una spirale di consenso che nulla ha a che fare con la ricerca e molto ha invece a che fare con l’acquisizione di risorse e rendite di posizione.

Sono uomini i protagonisti, benchè ignari e probabilmente tutt’altro che desiderosi di esserlo, della vicenda. Uomini che hanno un’idea e tentano con ogni mezzo in loro possesso di diffonderla e di affermarla. Questo sarebbe giusto, se non fosse che il mondo della scienza non mi sembra funzioni così. E quindi scopriamo, ancora tra mille incertezze e qualche prima conferma di autenticità, che nelle migliaia di messaggi che questi uomini si scambiavano nell’ambito del loro lavoro, spesso parlavano di come evitare che pubblicazioni scientifiche pur valide, in quanto passate attraverso il sistema di revisione paritaria, potessero essere prese in considerazione ad esempio nell’ambito dei rapporti IPCC. A volte, saggiamente, l’intervento sembra fosse addirittura preventivo, sfruttando il proprio legame con il sistema stesso della revisione perchè si accettasse questo o si rigettasse quell’altro alla bisogna. Uno dei rigettati, Roger Pielke Sr, è intervenuto nella discussione già ieri, chiedendosi perchè alcuni suoi lavori regolarmente peer reviewed non fossero mai stati presi in considerazione ad esempio proprio nell’ultimo rapporto dell’IPCC. Non è difficile capirlo leggendo tra le tante un’email che tizio dice a caio che in un modo o nell’altro ne avrebbe impedito l’inclusione, anche a costo di “rivedere” il sistema della revisione paritaria. Oppure caio dice a tizio come comportarsi per evitare di finire nelle maglie del Freedom of Information Act ed essere quindi costretti a rendere pubbliche le informazioni con cui si era giunti alle proprie convinzioni scientifiche. No, la scienza non funziona così.

Ma è fatta di uomini e finalmente ora lo sanno tutti. Parliamo di clima, per cui direi che si può spazzare via l’idea che un certo numero di illuminati sieda su una nuvola e custodisca la verità sull’argomento. Il consenso torna ad essere quello che è, un’accordo tra uomini. Bello, ma questo vale per le regole del vivere civile, ove se possibile si decide a maggioranza, non vale per la scienza, dove decide uno solo, quello cui i fatti danno ragione. E non si può giocare con i fatti per ottenerne la collaborazione. Decidere di impiegare una tecnica di analisi dei dati piuttosto che un’altra deve servire a rendere i risultati il più possibile prossimi alla realtà, non il più possibile simili a ciò che si vorrebbe che la realtà fosse. Questo prima o poi può portare ad un rapido ritorno alla condizione di uomini, quando la nuvola su cui si pensava di essere seduti si dissolve.

E sono uomini infine tutti quelli che si sono gettati a corpo morto su questi dati. Ci vorrà forse molto per capire, ma in fondo, come suggeritomi da un amico con cui condivido la passione per questi argomenti, ognuno potrà leggerli come vuole, pensare che si tratti di una cospirazione globale o piuttosto che questa branca della scienza ha basi solide ed oneste. Probabilmente nessuna delle due cose, solo uomini che sanno comportarsi solo da tali, isolando i nemici e favorendo gli amici, magari per poi avere un po’ più di potere, e poterne isolare qualcun’altro o favorirne altri ancora. Nessun problema, purchè questo non passi attraverso il tentativo di chiudere il dibattito, di chiudere l’accesso alle informazioni, di coltivare solo e soltanto la propria idea, trasformadola così inevitabilmente in ideologia.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

16 Comments

  1. Antioco

    Non vorrei che con la scusa del “Fattore umano” si glissasse dalla vera rivelazione di questa notizia, ovvero che per anni ci hanno preso per il sedere, e chi portava l’IPCC come stendardo per confortare e dare forza alle proprie opinioni catastrofiche, riveda tutto e serenamente ne tragga le conclusioni.
    E questo senza cercare di sminuire la notizia dandogli significati secondari: Ovvero ciò che traspare è che il Global Warming è voluto e creato come immaginario collettivo per mascherare qualcosa di molto ben più losco.

  2. Panter

    Complimenti per l’articolo molto meditato e profondo.
    Mi sento di dissentire pero’ sul fattore umano: il fatto che siamo “solo” uomini non può e non deve essere una scusa per spiegare questi comportamenti vili e egoistici.
    Daltro canto se le scimmie avessero pensato al “Fattore scimmiesco” oggi non saremmo neanche “solo” uomini.
    Dunque è utile non perdonare questi atteggiamenti e non rifiutare questi appetibili bocconi,beanchè avvelenati..Continuando a far finta di niente non si migliora.

  3. marcooo

    Complimenti per l’articolo!!!
    Scritto bene e con la giusta moderazione.
    Sull’argomento c’è poco da dire, non si conosce ancora la portata reale dello scandalo (se esiste lo scandalo)….i server però sono stati chiusi e riconfigurati….va da se che qualcosa è successo.
    Scientificamente parlando……temo che sia emerso il segreto di pulcinella, oggigiorno a quanto pare non ci si può dare un “fine” e pensare che chi persegue questo “fine” lo faccia sempre in modo integerrimo, succede per la salute (OMS) con campagne mediatiche da panico, succede anche per il clima (IPCC)con campagne mediatiche da panico, quando il “fine” porta soldi tutto il resto viene messo da parte. L’era della comunicazione di massa è, temo, sopprattutto questo.

  4. […] carne e ossa. Potrà sembrare banale questa precisazione, ma davvero, non lo è. Vi ripropongo il link a quel bellissimo articolo. AKPC_IDS += "5459,";Popularity: unranked Ti è piaciuto l'articolo? […]

    • marcooo

      Ma che è sta cosa?….e che centra con l’argomento dell’articolo? va bene ci sono tantissime scie milioni di scie….contenti??
      addio

  5. fabio81

    Un altro articolo da incorniciare di guidi. Grazie ancora per aver messo a nostra disposizione la sua esperienza e competenza.
    Il suo modo di scrivere deve essere da esempio per tutti coloro che trattano questo tipo di argomentazioni.
    Il rispetto prima di tutto. Rispetto che altri blogger non hanno nei confronti di chi la pensa diversamente.

  6. Giuseppe

    Guido, che ne pensi di sollecitare Franco Foresta Martin, il giornalista “referente” per clima e ambiente in Italia, a parlarne sul Corriere? Almeno a dire qualcosa….Sia il suo giornale che il suo Forum tacciono.

  7. marcus

    Tra tante parole utilizzabili, in questi due giorni, Claudio e Guido hanno usato i termini giusti e li hanno saputi pesare. Questo pezzo giornalistico è senzazionale e moderato allo stesso tempo. Grazie Guido, grazie Claudio.

    Dal mio piccolo ho lanciato una singolare campagna: Andate ad acquistare Il Foglio di Giuliano Ferrara. Pur non condividendone per gran parte i contenuti, oggi ho sentito il bisogno di lanciare questo appello per la salvaguardia del DIRITTO AD ESSERE INFORMATI. Ancora in questo momento questa notizia, che se avesse riguardato lo scoop di un politico visto a mignotte avrebbe fatto il giro di tutte le prime pagine, viene vissuta solo in maniera massonica nella rete. Ed anche a livello globale non si può certo dire che al di là di qualche trafiletto abbia avuto la giusta eco.

    Spero che nei prossimi giorni il vaso di Pandora cominci a svuotarsi su Tv e Media, altrimenti sarà vera una cosa: questo mondo avrà perso una bella fetta di libertà. All’informazione anzitutto; all’informazione scientifica altrettanto!

    • Condivido tutto, sia gli apprezzamenti sulla linea tenuta da Guido e Claudio, sia la riflessione finale.
      Spero che il mondo sia ancora capace di capire che il fine non può giustificare il mezzo… anche perchè, in questo caso come in molti altri, è proprio il mezzo, la scienza, ad inquadrare il fine da raggiungere.

  8. MeteoGeek

    Un applauso a Guidi e a tutto CM per l’estrema correttezza con cui sta affrontando questa materia. Non vorrei che fosse una bomba a orologeria sganciata da qualche serrista. Vorrei sapere, se possibile, se in altri ambiti della scienza si sia vista una cosa del genere. E’ incredibile come la climatologia stia riscrivendo il significato stesso di scienza. E questo l’avevamo già capito, con o senza email incriminate.

    M.G.

  9. […] Editoriale di Guido Guidi con le riflessioni del giorno dopo su questa vicenda: Il Fattore Umano | Climate Monitor […]

    • Aldo Meschiari

      splendida la tua riflessione, caro Guido.
      La utilizzerò per un mio pezzo.
      Complimenti!

      Aldo

Rispondi a Giuseppe Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »