Salta al contenuto

Quando ci vuole ci vuole!

“Il sole non è soggetto ai monopoli. E non paga la bolletta.”

[photopress:Rubbia.jpg,thumb,pp_image] Queste le parole con cui lo scienziato Carlo Rubbia ha concluso una interessante intervista pubblicata oggi da “la Repubblica“. Alcuni mesi fa abbiamo già affrontato il tema delle risorse energetiche, sia per quel che riguarda la loro disponibilità, sia per la necessità di diversificazione e, ove possibile, rimozione di alcuni tabù che, con specifico riferimento al nostro paese, limitano non poco gli spazi per le decisioni.

A dir la verità, quelle che per certi aspetti volevano essere delle provocazioni, hanno trovato delle giuste e ben argomentate opposizioni nei commenti dei nostri lettori. Ora l’argomento, mai veramente sopito, torna ad essere oggetto di discussione. Non solo l’autorevole opinione del Prof. Rubbia, ma anche molte altre fonti d’informazione, ci stanno gradualmente convincendo che il ritorno ad una politica energetica fondata sull’impiego del nucleare, possa essere oltre che rischiosa, anche poco efficace, pur nell’ineluttabile necessità di affrancarci dall’impiego di combustibili fossili. Un’impellenza, come sanno i lettori di Climate Monitor, che riteniamo tale per indisponibilità di questi ultimi più che per i presunti effetti clima-alteranti.

Certamente, anche quelle che riguardano la disponibilità delle risorse energetiche sono previsioni e, come tali, hanno un largo margine d’incertezza. Con buona approssimazione però, quasi per uno scherzo del destino, sembrano essere più accurate di tante altre proiezioni con le quali ieri come oggi abbiamo dovuto fare i conti. Lo sviluppo demografico, quello economico e, non ultimo, l’andamento del clima. A guardar bene non c’è un settore, del quale si tenti di prevedere lo stato futuro, che dia soddisfazione a chi ci prova. Gli esserei umani sono oggi molti, ma molto meno di quanto si pensava sarebbero diventati, i cicli economici sono diventati più capricciosi di una giornata di primavera e, le giornate di primavera appunto, non sono più quelle di una volta. Solo nel calcio avevamo imparato a “prevedere” chi avrebbe vinto lo scudetto anno per anno, ma poi ci siamo accorti che il metodo di adattare la realtà alle previsioni portava nelle aule dei tribunali, per cui meglio lasciar fare al caso.

Nel campo dell’energia questo non è possibile e tuttavia sembra proprio che ridurre i consumi di risorse fossili non sia attualmente possibile. Alcuni paesi stanno tornando a strizzare l’occhio al carbone, progettando poi di “strizzare” l’anidride carbonica prodotta sottoterra. Altri, pur se con fatica, continuano a puntare sul nucleare. Altri ancora, dopo averla lungamente subìta, approfittano della situazione e per dimostrarlo organizzano le gare motociclistiche di notte per il solo gusto di accendere le luci. Dicono che fosse come correre di giorno, ma allora perchè correre di notte? Sono pochi quelli che invece si stanno dando da fare sul serio nel campo delle energie alternative ed i costi raggiunti da quelle tradizionali di certo non aiutano. E nel frattempo si muoveranno (e qualcuno guadagnerà)montagne di soldi per assolvere col libretto degli assegni e non con i fatti agli obblighi degli accordi internazionali.

Poco male, i comparti su cui peseranno queste scelte sono soggetti a monopolio, basterà pagare la bolletta.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualitàEnergia

8 Comments

  1. karl

    Leggendo quanto detto da Rubbia,ho riletto quanto scritto da lui nel libro “Il dilemma nucleare” edito da Sperling & Kupfer. Cito testualmente ” Un mondo a energia solare sarebbe in contraddizione con le nostre immagini, le nostre applicazioni,le nostre aspirazioni, i nostri desideri. …….. ; sulla Terra non sarà mai l’alternativa.” Rubbia è uno scienziato che stimo, tra l’altro mio concittadino di nascita, ma che qualche grosso finanziamento gli abbia fatto cambiare parere ?

  2. alessandrobarbolini

    sveglia…..purtroppo non ce nucleare eolico idroelettrico che tengono…finito il petrolio ,si torna a cavallo non si scappa,chi vi racconta il diverso ,vi racconta favole illusionistiche BALLE …inevitabilmente si torna indietro,,ce poco da fare e da dire…2 piu 2 fa 4……e tiratemi pure le pietre ,ma le accetto volentieri fidatevi

  3. Io sostengo il ritorno del nucleare e spero che venga al più presto avviata,naturalmente bisogna mettere in atto anche altre fonti,solare,eolica cc.ecc.

  4. Daniele F.

    Dove si possono trovare informazioni più dettagliate sul “solare termodinamico” di cui parla Rubbia?

  5. Lorenzo Fiori

    Certamente la ‘Questione Energetica’ risolverà anche quella ‘Ambientale’ senza lasciarsi prendere dal panico e dal ‘Catastrofismo Ambientalista’ e mettendo così da parte anche le preoccupazioni ‘serriste e non’, di cui in tantì ormai hanno preso gusto a discutere, praticamente all’infinito e senza alcuna conclusione…

    Sono un grande sostenitore del Solare Termodinamico di cui Rubbia è il principale sostenitore nonchè ideatore.

  6. personalmente, sono convinto che la crisi energetica precederà il global warming.

    la questione energetica, ancor prima che ambientale, è il nodo dei prossimi anni

Rispondi a paolo zamparutti Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »