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Petizione!

Su queste pagine abbiamo già affrontato più volte un tema che curiosamente sfugge del tutto ai radar dei giornaloni nostrani: quello dello scempio ambientale senza precedenti che nel silenzio generale sta colpendo le campagne italiane, in particolare quelle del Meridione: (Scempio Solare, Terzo Mondo).

Parliamo dei pannelli solari installati a perdita d’occhio su aree coltivabili. Aree in molti casi estremamente pregiate (ivi comprese zone di produzioni vitivinicola DOC). Pannelli installati grazie a permessi rilasciati con nonchalance dalle autorità chiamate a vigilare sulla cura del territorio, e nonostante la crescente opposizione delle comunità locali, per nulla supportate nella loro battaglia né dalla stampa, né tanto meno da quell’ambientalismo salottiero molto più innamorato di pannelli e pale eoliche cino-tedeschi piuttosto che del patrimonio naturalistico italiano.

Particolarmente colpito è ovviamente il sud Italia, “colpevole” di trovarsi in una fascia in cui il soleggiamento è generoso pur in assenza degli eccessi termici che rendono meno conveniente l’utilizzo dei pannelli di silicio a latitudini ancora inferiori. E non a caso, come già spiegato in altri post, c’è tanta speculazione straniera a spingere il processo di “silicizzazione” dei campi coltivati italiani, con i gruppi tedeschi e mittle-europei davanti a tutti, a seguire uno schema semplicissimo e così riassumibile:

  • Comprano la terra per quattro soldi al sud Italia, dove tra catastrofi naturali (leggi xylella), e catastrofi politiche (leggi reddito di cittadinanza) l’agricoltura sta diventando ormai più espressione di folklore che attività capace di generare reddito. Vendono e affittano la loro terra per poche migliaia di euro l’ettaro, i contadini del Sud, tra lo stupore divertito e goloso degli investitori.
  • Installano i pannelli in tempi brevissimi, e con generazione praticamente nulla di posti di lavoro: sia in fase di progettazione e costruzione dell’impianto che in termini di manutenzione dello stesso.
  • Consumano territorio su cui non si potrà più praticare l’agricoltura, e devastano il paesaggio sostituendo la terra un tempo coltivata con orribili distese nere di silicio, e associata ferraglia a supportarle, e reti metalliche a proteggerle da malintenzionati.
  • Infine intascano tariffe elettriche vantaggiose, a tutto ed esclusivo danno del consumatore italiano, che quelle tariffe maggiorate se le ritrova sul groppone in aggiunta a tutti gli svantaggi elencati sopra.

Riassumendo: l’italiano paga perdendo terre coltivabili, ritrovandosi un territorio sfregiato, posti di lavoro in fumo e una bolletta elettrica cara come il fuoco, con lo straniero (e non solo lui) che si mette in tasca i soldi delle nostre verdissime tariffe elettriche, e scappa col malloppo, inneggiando (giustamente) al piano “Next Generation EU” e alla folle legislazione europea sui crediti della CO2.

È la summa dell’ambientalismo scassato di questi tempi di follia: l’ambientalismo che con la scusa dell’ambiente distrugge l’ambiente. Che con la scusa della “sostenibilità” rende insostenibile la bolletta elettrica. E che con la promessa di un mondo migliore, trasforma la vita della gente in un inferno fatto di disoccupazione, distruzione di risorse naturali e scempio paesaggistico.

A sfidare il silenzio complice degli “ambientalisti” nostrani in doppio petto (curiosamente più interessati alle sorti degli speculatori tedeschi o della manifattura cinese, piuttosto che a quelle del nostro territorio e di chi lo abita) è Coldiretti, che proprio in occasione del G20 dei giovani a Milano ha lanciato la petizione “Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo”.

Coldiretti propone una cosa semplicissima, ovvero che quelle orrende distese nere di silicio vengano relegate esclusivamente ai tetti dei fabbricati agricoli, piuttosto che usate per intombare le campagne italiane.

Un ciclo virtuoso che vedrebbe coinvolte le piccole realtà produttive agricole locali piuttosto che gruppi stranieri in cerca di soldi facili. Che tutelerebbe la bellezza e la fruibilità del nostro territorio. E che manterrebbe all’interno dell’Italia il profitto generato a spese dei contribuenti, sotto la forma di energia disponibile a basso costo per gli agricoltori perché sovvenzionata proprio da quegli ecobonus tanto cari all’Unione Europea.

Firmare questa petizione è un piccolo gesto, ma con un grande significato: esiste ancora un ambientalismo vero, che non si fa strumento di interessi economici anti-italiani, che non intende trasformare  contribuenti e contadini in carne da cannone per favorire gli interessi industriali tedeschi, danesi o cinesi che siano, o per arricchire fondi di investimento americani “ESG” gestiti da trilionari neo-trotskisti.

Un ambientalismo che mette davanti a tutto l’uomo, il suo diritto di lavorare la terra che ha ereditato dai suoi avi, di poter godere dei suoi frutti e della sua bellezza. È in questo ambientalismo che credono tutti coloro che abitano questo Villaggio. E nel nome di questo ambientalismo, l’invito è a firmare questa petizione.

Regaliamo terra da coltivare ai nostri ragazzi, e non distese di silicio nero che nemmeno parlano italiano.

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Firma qui per mettere fine allo scempio

 

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Published inAttualità

22 Comments

  1. Pier Luigi

    L’edizione delle 8 del 17 settembre del TG5 ha commentato l’iniziativa e la manifestazione della “Coldiretti” al minuto 16 del link sotto riportato. Ovviamente l’ha fatto in modo
    politicamente corretto al minuto 16 e 28: ” e per arrestare il processo di distruzione della
    terra fertile a favore della cementificazione”.
    https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/tg5/edizione-ore-800-del-17-settembre_F310638601103701?fbclid=IwAR2rO3QgLHQJwAW-iQJGW_qV6B9cPYPKn9sWmqVZGkTn6-mFF7b4dBUH_4k

    • Massimo Lupicino

      Avranno avuto qualche soffiata da un lettore di CM 🙂

  2. Mario

    “Fusione” nucleare! Investimenti massicci non sui “pannolini” solari o sulle “palle” eoliche ma sulla ricerca e sviluppo di centrali a “fusione”, secondo me 🙂

  3. giovanni geologo

    Per una volta sono d’accordo con codiretti .
    Lo penso e l’ho anche scritto anni fa , ben prima di questa petizione. Il solare va installato sui tetti degli edifici, non sui terreni coltivabili. E allo stesso modo l’utilizzo dell’energia solare dev’essere calibrata e proporzionata alle sue capacità e ai suoi limiti produttivi. I grossi impianti industriali, le ferrovie e altri servizi non possono funzionare a solare o eolico. In compenso molta domanda energetica legata al settore terziario o domestico puo essere soddisfatta da queste tecnologie, soprattutto se abbinate ad accumulatori di energia. L’unica strada é le diversificazione della produzione e del consumo di energia. Come diceva Grillo prima di vendersi al nuovo ordine mondiale é assurdo costruire una centrale nucleare per ricaricare un cellulare o tenere in stan by un televisore, io dico che allo stesso tempo é assurdo pensare di far funzionare un acciaieria o un treno con solare e fotovoltaico. Serve buonsenso, raziocinio, diversificazione delle fonti di approvvigionamento e adattamento alle situazioni specifiche territoriali.

  4. Valter Prinsep

    Non funziona il link alla petizione,
    mi visualizza:

    “Uhm… non riusciamo a trovare questo sito.
    Non è possibile contattare il server http://www.change.org.”

    sto usando firefox

  5. rocco

    sottoscrivere una petizione del genere equivale ad accettare la teoria AGW con tutte le boiate (in) sostenibili della religione ambientalista.
    Le energie cosidette alternative, o rinnovabili o green o ,appunto, sostenibili, ma in verità aleatorie, sono l’unica causa del rincaro dei prezzi energetici e tutto il sistema non si potrebbe reggere senza l’uso del gas che va a sopperire alle mancate produzioni istantaneee di vento e sole.
    Il problema è solo uno:
    l’ambientalismo.
    Continuando ad inseguire questa religione, l’unico effetto che si otterrà sarà quello di avere masse di popolazione indigente e pochi benestanti virtuosamente ecosostenibili.
    I pannelli fotovoltaici, dove si mettono mettono non sono altro che inefficienti ed inefficaci totem su cui i devoti ed antiscientifici religiosi dell’ambiente pregano per la salvezza di un mondo che non corre nessun pericolo.

    • Massimo Lupicino

      Caro Rocco, condivido la tua osservazione. Ma se leggi tra le righe, il mio e’ un ragionamento di “rassegnata accettazione”: se e’ inevitabile strappare soldi dalle tasche della classe media per alimentare scemenze green, almeno facciamolo tenendo quei soldi in italia e mettendoli nelle tasche di chi coltiva la terra, spesso rimettendoci denaro invece che guadagnandone. Meglio questo, che spedirli in germania, in danimarca o metterli nelle casse di multinazionali che quei soldi dei contribuenti italiani li distribuiscono agli investitori sotto forma di dividendi.

    • rocco

      ti ringrazio per la risposta, ma ciò significa comunque buttare soldi.
      La maggior efficienza dei P.FV. dipende dalla posizione: orientati perfettamente a sud ottengono i migliori risultati e devono anche essere inclinati rispetto al suolo di almeno 23° (alle nostre latitudini) per meglio ottimizzare il giornalmente variabile flusso solare.
      Non tutti i tetti sono orientati a sud ed hanno la giusta inclinazione, cosa che invece si può fare a terra!.
      Il che si traduce in una minore produttività a fronte di costi maggiori di installazione.
      beffa su beffa.
      Se proprio si vuole aiutare l’agricoltore a produrre Kw piuttosto che alimenti, si potrebbero incentivare biodigestori e trasformare i residui vegetali e le feci animali in biogas.
      Ma i pannelli fotovoltaici, così come le turbine eoliche sono il modo peggiore per… tutelare l’ambiente e mitigare il clima (questa poi è la più grande menzogna utilizzata per trasferire molti più soldi dai tartassati cittadini a poche lobby salvifiche).
      I P.FV e l’eolico sono solo simboli, come l’orsetto smagrito di Greta, non soluzioni, nè progresso nè tantomeno crescita.
      E grazie a queste vergognose politiche emotive, la bolletta ci costerà il 40% in più grazie all’aumento degli ETS, non del prezzo del gas!
      L’ambientalismo è stato solamente capace di creare un mercato finanziario speculativo basato sulla compravendita di certificati per emettere CO2.
      ma, in fine, se proprio si vorrebbero aiutare gli agricoltori, piuttosto che adottare vie traverse, sarebbe meglio ridurre tasse, balzelli, burocrazia e assurde leggi ambientaliste (leggasi no ogm)

    • Massimo Lupicino

      I carbon credits sono solo espressione di una cultura dirigista e proto-stalinista che purtroppo fa parte della formazione della cancelliera tedesca uscente. Prima si formula una idea, un progetto fortemente ideologizzato, poi si mettono in pista strumenti per realizzarlo con la forza. È questa la genesi dell’ossessione tedesca per il “green”. Come tutte le ossessioni tedesche, finirà in un bunker (ne abbiamo parlato). E non potremo evitarlo perché in Europa comandano loro, e noi ci limitiamo a cercare di raccogliere le briciole da sotto il tavolo.

    • AleD

      rocco, ma tu negli anni 80 eri per tenere il gasolio per riscaldamento e produzione di energia elettrica? A che pro adottare il metano???
      Curiosità eh.

    • rocco

      @AleD
      ti rispondo volentieri.
      adottare il metano anche e sopratutto per una questione di comodità: arriva direttamente a casa.
      Prima di questa innovazione c’erano gli scaldini elettrici (boiler) ; due persone non potevano farsi una doccia consecutivamente!
      C’erano stufe e caldaie a kerosene; o si andava al distributore col bidone, oppure aspettavi l’autocisterna.
      Solo per fare alcuni esempi banali.
      progresso è rendere la vita più comoda ed agevole.
      Non credo che aumentare i costi elettrici renda la vita agevole o ( come accaduto in Germania e negli States) incappare in mancate alimentazioni per scarsità di vento o sole renda la vita comoda.
      L’ambiente ed il clima sono specchietti per le allodole, nè progresso, nè salvezza… solo speculazione finanziaria.
      Siamo nell’Antropocene, no?
      Ed allora inutile cercare ancora di rincorrere ambienti ideali e bucolici… già oggi possiamo “resuscitare” mammut estinti (si dice a causa umana) https://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/biotech/2021/09/14/dagli-usa-15-milioni-di-dollari-per-far-rivivere-il-mammut-_668523d2-d850-4f27-ad7a-a8dd8db57a7f.html , domani potremo ricostruire tutti gli habitat ed ecosistemi che vogliamo, anche su altri pianeti.

  6. AleD


    Infine intascano tariffe elettriche vantaggiose

    e nel 2021 in chiusura sarebbero?

    • Massimo Lupicino

      Guarda la tua bolletta elettrica e risponditi da solo.

    • AleD

      vorrei sapere gli incentivi che escono ad installazioni nuove fatte oggi, genio.
      Non cosa abbiamo cumulato fino ad oggi.

    • Massimo Lupicino

      Gli impianti solari “a terra” non sono piu’ incentivati. Ma il calo dei costi dei pannelli negli ultimi 10 anni li ha resi comunque convenienti, pur senza incentivazione. La vera incentivazione, comunque, sottende al processo di vendita dell’energia elettrica. E’ il GSE (Gestore Servizi Energetici) ad acquistare l’energia elettrica da un impianto eolico o fotovoltaico, e per impianti di dimensioni rilevanti la cosa viene gestita sotto la forma di PPA (power purchase agreement), ovvero contratti di acquisto a lungo termine che vengono definiti a monte della realizzazione stessa.

      I progetti ovviamente si realizzano se la tariffa concordata col gestore li rende realizzabili, per cui l’incentivazione sottende al processo stesso nel momento in cui il gestore promette di acquistare quella potenza elettrica ad un costo superiore rispetto a quello di mercato di una centrale di generazione a gas, per esempio. Gli accordi tra produttore e gestore sono ovviamente secretati. Ma si manifestano nella crescita continua della bolletta energetica italiana, che si concretizza nella tua bolletta elettrica sotto il nome di “Componente A3”. Di cui su questo blog abbiamo parlato in tempi meno sospetti, gia’ 4 anni fa.

  7. Stefano

    Con il paradosso dell’energia elettrica che in meno di un anno aumenta di oltre il 60%… Non sono un esperto, ma che la “rivoluzione green” sia il passatempo preferito dei più ricchi e destinata a incrementare squilibri e tensioni sociali, mi è sempre più evidente. Lo scempio del territorio grazie a questi impianti dopati con fiumi di denaro pubblico, riducendo le superfici coltivabili, contribuisce a far impennare il prezzo delle materie prime . Solo il grano è passato da 350 a 500 euro la tonnellata in poco più di un mese. Chi si nutre con farine di nicchia iper biologiche da 15 euro al kg non sentirà alcuna differenza, ma chi fa la spesa al discount sì. Daranno la colpa al COVID…

  8. Valter Prinsep

    il link non funziona!

    • Massimo Lupicino

      Ciao Valter quale dei link? A me non risulta…

  9. Brigante

    L’allarme è più che giustificato, considerando che la maggior parte dei fabbricati ad uso agricolo versano in condizioni di abbandono. Sono originario della Basilicata, dove qualche volta ritorno per i genitori, e ho visto nell’ultimo decennio espandersi campi solari ed eolici in forma tumorale, tanto che i primi hanno abbondantemente superato le superfici dei tetti “agricoli”, mentre lil numero delle pale eoliche sta superando quello degli animali domestici! La Basilicata produce 3-4 volte il fabbisogno energetico, ma non ho visto nessun vantaggio, nemmeno a livello energetico. Sappiamo descrivere bene il terzo mondo. Ebbene, io credo di avervi descritto il secondo!

    • Andrea Beretta

      Caro Brigante,
      Conosco anch’io la regione di cui parli e confermo. Sottolineo solo che essa si è arricchita negli ultimi 20 anni grazie agli idrocarburi. Decisamente, deturpare l’ambiente con quei giganteschi ragni bianchi che si vedono da qualsiasi angolo della regione non mi sembra molto logico, anche considerando che è appunto l’unica nostra regione a possedere una fonte energetica (seppur tradizionale, e forse qui sta il problema) in quantità
      Per riprendere qualche post sopra, pochi giorni fa i giornali, loro malgrado (visto che li ha distolti per un attimo dai mantra di questi giorni: “vaccini, green pass, talebani”) hanno annunciato un aumento del 40% sulla luce da ottobre. Ovviamente, han fatto in fretta ad attribuire questo aumento al gas….ma sta a vedere che sono proprio gli “incentivi” al green che ci presentano il conto?

  10. ALESSANDRO MUZII

    In Toscana è praticamente impossibile ottenere il permesso per mettere i pannello solari sui tetti di case e rimesse. Le normative sull’impatto ambientale sono particolarmente severe.

    • massimo

      a me li hanno fatti mettere a terra max 5kw .. sul tetto avrei dovuto sfare il tetto praticamente nuovo per 6 kw

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