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Le Previsioni di CM – 01/07 Novembre 2021

Questa rubrica è curata da Flavio

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Una vasta ondulazione del flusso domina lo scacchiere europeo, con il minimo principale centrato sul Mare del Nord e un minimo secondario tra la Corsica e la Sardegna. La cellula atlantica si protende per entrare in fase con quella termica groenladese, ma è insidiata sul suo fianco occidentale da una depressione artica in azione su Terranova e da un vortice subtropicale a ovest delle Azzorre.

Nel corso della settimana l’ondulazione atlantica si estenderà ulteriormente in senso meridiano fin nel cuore del Mediterraneo, a causa del rafforzamento di due cellule anticicloniche:quella atlantica ad ovest, che si consoliderà ulteriormente in risposta dinamica alla persistenza del vortice in prossimità delle Azzorre; e una cellula russa che si rafforzerà ad est per l’ingresso in fase di una cellula dinamica preesistente con una termica sul Mar Bianco.

Configurazione sinottica che si assocerà a condizioni di marcato maltempo sull’Italia per la direttrice meridiana del flusso che accentuerà il contrasto tra l’aria fredda dirottata dal Golfo di Groenlandia e l’aria molto mite preesistente. Questo si tradurrà in frequenti passaggi nuvolosi con precipitazioni distribuite su tutto il Paese, in particolare al Nord e sui versanti tirrenici.

Da segnalare (giacché non lo farà nessuno) le prime abbondanti nevicate sulle Alpi a quote medio-alte, come da manuale della climatologia europea.

Consigli per il Rescue Team

La configurazione sinottica in questione rientra nella casistica “da manuale” del maltempo autunnale sull’Italia, con i versanti tirrenici e il Triveneto particolarmente esposti e penalizzati dalla combinazione della direttrice del flusso e da fattori orografici. E le prime abbondanti nevicate sulle Alpi a quote medio-alte (di cui però non bisognerà parlare).

Da secoli a questa parte Novembre è sempre stato considerato come un mese molto piovoso sull’Italia. In linea, del resto, con le statistiche climatologiche. E, tristemente, in linea anche con la conta degli eventi alluvionali che da secoli a questa parte interessano la penisola italiana in questo periodo dell’anno (solo per citarne uno tra i tanti, proprio nella prima settimana di Novembre di 55 anni fa si verificò la disastrosa alluvione di Firenze).

Oggi no, perché qualsiasi evento meteorologico deve diventare pretesto per gonfiare bolle finanziarie ESG in borsa e per giustificare “transizioni” disumane che arricchiscono uno sparuto club di trilionari a danno di miliardi di persone.

Anche la prossima settimana non farà eccezione, con il solito club di esperti-una-climazzata-al-chilo che ci spiegheranno che piove “troppo” perché il mare “è troppo caldo” (tacendo sulle nevicate alpine perchè imbarazzanti per la narrativa). E non, semplicemente, perché è Novembre.

Va da sè che le anomalie termiche dei mari circostanti la penisola italiana sono tutt’altro che apocalittiche, come mostra l’ultimo aggiornamento del NOAA qui di fianco, con il Tirreno centrale (principale obbiettivo del prossimo peggioramento) in sostanziali condizioni di normalità termica.

Linea di tendenza per l’Italia

Lunedì: coperto al Nord con piogge e rovesci diffusi, localmente intensi e nevosi sulle Alpi al di sopra dei 1500-1800 metri e miglioramento serale sul Nordovest. Peggiora rapidamente sulle regioni centrali peninsulari con rovesci e temporali specie sui versanti tirrenici e centrali adriatiche in ombra pluviometrica. In serata il peggioramento raggiunge il Sud con rovesci sulle regioni tirreniche meridionali peninsulari.

Temperature in aumento nei valori minimi al Centro e al Sud. Scirocco intenso sull’Adriatico (possibile acqua alta a Venezia), libeccio moderato sul Tirreno, entra il maestrale in Serata sulla Sardegna.

Martedì: giornata di pausa con schiarite anche ampie dopo gli ultimi rovesci in transito al primo mattino sulla Puglia.

Temperature in diminuzione. Ventilazione vivace dai quadranti meridionali con rinforzi di libeccio su Mar Ligure e alto Tirreno.

Mercoledì nuovo peggioramento delle condizioni atmosferiche con corpi nuvolosi in rapida risalita dal Mediterraneo occidentale verso l’Italia: generali condizioni di tempo perturbato al Nord e sulle regioni centrali, con fenomeni più intensi e persistenti sulle regioni centrali tirreniche e più asciutto sui vesanti adriatici. Neve sulle Alpi al di sopra dei 1500 metri. Aumenta la nuvolosità stratiforme al Sud dove però il tempo si manterrà in prevalenza asciutto con l’eccezione della Campania raggiunta in serata da rovesci e temporali sparsi.

Temperature in diminuzione al Nord, in aumento al Sud. Ventilazione sostenuta dai quadranti meridionali con rinforzi sul basso Adriatico.

Giovedì ancora molte nubi sull’Italia ma con attenuazione delle precipitazioni che si mostreranno per lo più a carattere sparso, più frequenti al Nord e sui versanti tirrenici. Ancora neve sulle Alpi a quote superiori ai 1500 metri.

Temperature ulteriore diminuzione al Nord e al Centro, in ulteriore temporaneo aumento all’estremo Sud. Ancora scirocco sostenuto su Ionio e Adriatico meridionale. Rinforza il libeccio sul Mar Ligure.

Venerdì condizioni di cielo irregolarmente nuvoloso sull’Italia con probabile nuovo peggioramento dal pomeriggio sulle regioni tirreniche centro-settentrionali associato a rovesci e temporali sparsi

Temperature in diminuzione sulle Alpi con valori diffusamente negativi al mattino. In ulteriore aumento al Meridione per intensa avvezione nord-africana in quota. Scirocco su Ionio e basso Adriatico, entra il maestrale sui bacini di ponente.

Sabato e Domenica possibile intenso peggioramento al Nord con precipitazioni anche intense, persistenti e abbondanti. Nevicate molto intense sulle Alpi a quote crescenti dai 1500 ai 2000 metri, decisamente inferiori sul Piemonte. Centro e Sud in condizioni di cielo in prevalenza parzialmente nuvoloso. Previsione al momento ancora incerta e che necessita di conferme nei prossimi giorni.

Sabato temperature in sensibile aumento anche al Centro, Domenica nuova diminuzione del campo termico. Ennesima sventagliata di libeccio su tutti i bacini.

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Buona festa di Ognissanti a tutti

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Published inAttualità

3 Comments

  1. Leo

    Salve è possibile Sapere il valore attuale dell’indice OPI ?

    • Leo,
      non credo che sia più calcolato ormai da diversi anni.
      GG

  2. Novembre e’ statisticamente il mese Autunnale piu piovoso con un indice pluvio piu alto rispetto un altro mese piuttosto piovoso Ottobre
    Otobre che in alcune annate e’ stato piu piovoso .

    Novembre 2021 e’ inziato con condizioni meteo tipicamente autunnali , ventoso e piovoso , dopo un mese di Ottobre piu fresco .
    Si notano configurazioni sinottiche dinamiche con rilevanti scambi meridiani ,
    Nei prossimi giorni clima piu fresco/freddo al nord Italia , poi probabile richiamo di correnti calde sub tropicali per il centro sud Italia con temperature massime ” simil ” estive .

    In Italia uno dei mesi di Novembre piu caldi e siccitosi e’ Novembre 2002 ,

    ma in tempi lontani , altre epoche , quando la CO2 era su livelli bassi , quando non c’ erano le dimostrazioni per il riscaldamento globale , e i media sui cambiamenti climatici , si e’ registrato il mese di Novembre in assoluto piu caldo in Italia il caldo Novembre 1926

    In Italia Novembre 1926 e’ in assoluto il piu caldo

    piuttosto caldo anche Novembre del 1938

    Questi due caldi Novembre 1926 e 1938 sono in assoluto fra i piu caldi anche a livello Europeo nella Top Five , dopo l Autunno piu caldo del 2016

    Certo , Novembre 2016 e’ stato piu caldo a livello Europeo , ma di pochi decimi di grado .

    Questo dimostra che ci sono anche dei periodi ciclici , in contesto ad oscillazioni Oceaniche periodiche ( ENSO/PDO/AMO ) che influiscono anche sulle dinamiche Atmosferiche
    esempio Autunni piuttosto caldi ci sono stati fra il 1924 e 1963 , Autunno piuttosto caldo in Europa anche nel 1963 ,
    in Italia Novembre 1963 e’ il terzo in assoluto piu caldo , annata in cui c’e stato anche il gelido e super nevoso inverno del 1963

    Una prevalenza di Autunni piu freschi/freddi fra il 1965 e 1998

    Altresi evidenti periodi ciclici della durata media trentennale ,

    l’ attuale fase con Autunni mediamenti piu caldi e’ iniziata dal 1999 , che presumibilmente potrebbe cambiare dal 2029/2030 in contesto al cambiamento ciclico ENSO/PDO/AMO

    Questa ‘ teoria ‘ e’ supportata dai dati e relative correlazioni .

    Certo , e’ evidente anche un inconfutabile riscaldamento del clima , non solo dai dati ma anche da semplici constatazioni su molteplici foto e monitoraggi di differenti epoche e dati comparativi ,
    esempio in quel periodo in cui ci sono stati Autunni mediamente piu caldi , fra il 1924/1963 , i ghiacciai Alpini erano comunque molto piu estesi

    Su quelli Artici non sembrano che ci sono dati certi , ma rapporti Oceanografiche che mostrano anche delle oscillazioni peirodi anche con rilevante ritiro dei ghiacciai in quel periodo ( 1924/1963 )
    i dati NOAA e rapporti Oceanografiche mostrano una forte riduzione dei ghiacciai Artici durante questo periodo fra il 1930 /1952 , in particolare durante la seconda meta’ degli anni ’30 con il picco minimo per poi incrementare gradualmente dal 1945/1946 in cui inizia anche una diminuzione della temp. media globale fra il 1945 e 1976

    I rilevamenti Satellitari dal 1979 invece evidenziano la rilevante fusione dei ghiacciai Artici , in particolare ad iniziare dalla seconda meta’ degli anni ’80 ,
    questi sono i segnali incontrovertibili del riscaldamento , con l annata piu calda nel 2016

    Un ipotetico cambiamento , con un inversione di tendenza probabile dal 2029/2030.

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