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Le Previsioni di CM – 17/23 Gennaio 2022

Questa rubrica è curata da Flavio

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Una tenace cellula anticiclonica persiste sull’Europa occidentale con massimi di pressione collocati tra la Francia e l’Irlanda e con l’azione stabilizzante in quota offerta da un contributo nord-africano in risposta dinamica alla persistenza di un’area di divergenza dal flusso principale che staziona sul vicino Atlantico. Alle alte latitudini si susseguono vorti depressionari in seno ad un getto molto attivo. L’Italia è lambita sui suoi settori alpini da aria fredda convogliata sull’Europa centrale da un vortice in azione tra il Mare di Kara e la Lapponia (Fig.1).

Poche variazioni nel corso della settimana, con l’imponente cellula anticiclonica che, pur senza esprimere valori del geopotenziale particolarmente elevati, continuerà a garantire condizioni di stabilità sull’Europa occidentale. Il flusso principale continuerà a scorrere alle alte latitudini facendosi comunque avvertire sull’Italia per l’irruzione di correnti fredde settentrionali legate allo spostamento zonale dei centri depressionari nord-europei.

Come al solito in questi casi, ad essere più esposte saranno le regioni meridionali e i versanti adriatici, con il Nord prevalentemente sottovento.

Consigli per il Rescue Team

L’assenza di precipitazioni sull’Italia settentrionale verrà ovviamente imputata al global warming, dimenticando che la persistenza di anticicloni invernali anche più tenaci di quelli attuali caratterizzava anche gli inverni della fine degli anni ’80. Quando il “disfacimento climatico” non si era ancora manifestato (sui media) come al giorno d’oggi.

Il freddo sulle regioni centro-meridionali sarà puntualmente ignorato.

Linea di tendenza per l’Italia

Lunedì e Martedì: prevalenza di cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni.

Temperature in diminuzione, più avvertita sui versanti adriatici centro-meridionali. Ventilazione di maestrale in attenuazione sui versanti tirrenici, tramontana vivace su Adriatico e Ionio.

Mercoledì aumento della nuvolosità dal pomeriggio su Liguria e alto Tirreno. Intensificazione delle nebbie sulla Valpadana. Sereno o poco nuvoloso sulle rimenanti regioni.

Temperature stazionarie. Venti deboli.

Giovedì cieli nuvolosi sulla Sardegna e sui versanti tirrenici delle regioni centrali con precipitazioni deboli e sporadiche. Ampie schiarite al Nord, e parzialmente nuvoloso sulle regioni meridionali con tendenza ad aumento della nuvolosità sul basso Tirreno.

Temperature in generale diminuzione. Ventilazione in prevalenza occidentale, moderata.

Venerdì rapido passaggio di una perturbazione che, saltato il Nord, si manifesterà in mattinata con rovesci e nevicate a quote basse sulla Romagna e sulle Marche, in spostamento veloce verso le regioni meridionali dove i fenomeni si intensificheranno e saranno a prevalente carattere nevoso fino a quote molto basse.

Temperature in sensibile diminuzione su Nordest e alto Adriatico. Irrompe il grecale sui bacini settentrionali, persistono venti tesi occidentali sugli altri bacini.

Sabato residue nevicate in mattinata sull’Appennino calabro-lucano, in attenuazione nel corso della giornata. Irregolarmente nuvoloso al Meridione e centrali adriatiche con tendenza ad ampie schiarite. Generalmente sereno o poco nuvoloso al Nord e al Centro.

Temperature in sensibile diminuzione al Centro-Sud. Molto freddo sulle regioni adriatiche centro-meridionali. Venti forti di tramontana sui bacini centro-meridionali con rinforzi su basso Adriatico e Ionio.

Domenica possibile passaggio di un nuovo impulso freddo sul Meridione e regioni centrali adriatiche con rovesci e nevicate a quote molto basse, prossime al piano. Altrove generali condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso.

Temperature stazionarie su valori inferiori alla media del periodo. Freddo pungente al Meridione. Ancora tramontana forte sui bacini meridionali.

 

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Published inAttualità

3 Comments

  1. Francesco

    Vi prego parlate del DMI dei suoi grafici di volume ghiaccio artico “modificati”.grazie e complimenti.

  2. Nicola

    Di ondate di freddo degne di nota come quella che ci fu 5 anni fa in pieno mediterraneo centrale non se ne prospettano?

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