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Un Mese di meteo – Febbraio 2022

IL MESE DI FEBBRAIO 2022

Mese con temperature massime superiori alla norma al Centro-Nord e piovosità inferiore alla norma salvo eccezioni a carattere locale.

Andamento circolatorio

La carta circolatoria media del mese[1] (figura 1a) evidenzia un regime di veloci correnti atlantiche guidate verso l’Europa dall’anticiclone delle Azzorre, centrato sul vicino Atlantico (lettera A in figura 1) e dal ciclone d’Islanda (lettera B). Una volta giunte sull’Europa tali correnti si presentano di Nordovest sull’Italia, assumendo carattere favonico sul settentrione (come mostra il classico “naso di foehn” frutto dell’interazione orografica con le Alpi). L’analisi circolatoria giornaliera offre risultati del tutto coerenti indicandoci la presenza di 10 giorni di foehn. Tale pattern circolatorio si è tradotta in una cintura di debole anomalia positiva dell’altezza del livello barico di 850 hPa (figura 1b) centrata intorno ai 45°N ed estesa dall’Atlantico verso il Nord Italia.

Figure 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – 850 hPa – carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa indica la presenza di 7 giorni con tipi di tempo anticiclonico, 13 con  tipi di tempo intermedio e 6 con tipi di tempo ciclonico (tabella 1). Sempre dall’analisi del regime circolatorio giornaliero (tabella 2) si desume il passaggio di 5 perturbazioni principali che hanno interessato in tutto o in parte il nostro territorio nei giorni 1-2, 14-15, 19-20, 22-25 e 26-28 febbraio. A tali eventi atmosferici si legano i giorni mediamente più piovosi nei tre macrosettori, che al Nord  sono stati il 15 febbraio con 16,4 mm, il 14 con 3,9 e il 25 con 3,4 mm, al Centro il 26 febbraio con 10,3 mm, il 15  con 8,2 e il 25 con 4,3 e al Sud il 15 febbraio con 7,7 mm, l’1 con 5,3 e il 22 con 5,1 mm.

Dal punto di vista climatologico giova porre in evidenza che nel mese di febbraio al nord piove di norma il 6-7% del totale annuo contro il 3-4% di quest’anno, al centro piove di norma il 7-9% del totale annuo contro il 5-6% di quest’anno e infine al sud piove di norma il 9-11% del totale annuo contro il 5-6% di quest’anno.

Andamento termo-pluviometrico

La carta dell’anomalia mensile delle temperature (figura 2) mostra che le temperature massime sono state soggette ad un’anomalia positiva al Centro Nord mentre il meridione ha presentato temperature nella norma o in lieve anomalia positiva. Le temperature minime sono invece risultate per lo più nella  norma salvo lievi anomalie positive nella seconda decade del mese (tabella 3).

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

L’anomalia termica positiva nelle massime è il risultato dei buoni livelli di soleggiamento e di un certo effetto favonico sul settentrione. I ridotti livelli di copertura del cielo hanno dal canto loro favorito il raffreddamento notturno mantenendo le minime su valori prossimi alla norma.

Per collocare in un contesto più ampio l’andamento termico sull’Italia facciamo ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama – Huntsville (figura 4a) la quale mostra che l’anomalia termica positiva sull’Italia si inserisce in una più vasta cintura di anomalie positive estesa dalle coste atlantiche americane al mar Caspio e che coincide grossomodo con l’area di massima anomalia positiva dell’altezza del livello barico di 850 hPa evidenziata dalla figura 1b. Un’analoga analisi non è possibile con la carta di anomalia termica globale mensile del Deutscher Wetterdienst (figura 4b), la quale presenta solo dati riferiti alle terre emerse ed in ogni caso evidenzia una debole anomalia termica positiva sull’intera area italiana con riferimento alla media 1961-90.

Figura 4a – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)
Figura 4b – DWD climat anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html).
Le precipitazioni mensili sono risultate in prevalenza inferiori alla norma con eccezioni a carattere locale su Alto Adige, Emilia, Medio e Basso Adriatico e Stretto di Messina. Si noti inoltre la pressoché totale assenza di precipitazioni su Piemonte, Val d’Aosta, e Ponente ligure. L’analisi a scala nazionale e per macroaree (tabella 3) indica che la prima decade del mese è risultata la meno piovosa.

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 1990-2019.

Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

Figura 5 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 6 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

(**) FONTI DEI DATI:

Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.

 

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

2 Comments

  1. Franco Caracciolo

    Molto interessante, alla luce di questa ultima rilevazione il trimestre invernale è stato praticamente in media rispetto agli ultimi 30 anni, per quanto riguarda la regione Abruzzo.
    Sarebbe interessante paragonare gli stereotipati alert emessi a fine estate scorsa dai c.d. Centri di calcolo…

    P.S. parzialmente OT: la classificazione dei climi di Koppen ieri citata in una interessante relazione dal collega dirigente dei Servizi Veterinari regionali, prevede che in Abruzzo i climi siano di 4 tipi: temperato caldo, sublitoraneo, sub-continentale e temperato fresco. Qualche mese fa venni ripreso dal Forum per avere espresso perplessità sulla attribuzione alla città di Milano del clima sub-tropicale, probabilmente qualcuno ha fatto confusione con il sub-continentale?

  2. Giulio

    Buongiorno, non sapendo dove chiedervelo vi scrivo qua, qual è un manuale completo di meteorologia? Sono studente di analisi e gestione dell’ambiente e vorrei ampliare le conoscenze su meteorologia e climatologia.
    Se conosceste anche corsi di studio post-laurea/master sulla climatologia ve ne sarei grato.
    Vi ringrazio.

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