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Sono scettico ma mi aggiorno

Non sia mai che qualcuno smetta di aver dubbi, di sentire la voglia di approfondire, di capire. Di informarsi collezionando ogni tipo di fonte disponibile. Pratiche difficili queste nell’era della consumismo della comunicazione. ma noi continuiamo a praticarle, imperterriti, dietro le palizzate del villaggio di Asterix.

E, non me ne voglia, abbiamo il nostro Druido, che ha sostituito le classiche pozioni magiche con i post. Non contento, l’amico Franco Zavatti ha appena aggiornato il uso mega-post, quello appunto intitolato “Sono Scettico”, cui si può accedere anche dalla nostra sidebar.

E’ un documento vivo, con molte riflessioni e molti inserti ma, soprattutto, la bellezza di oltre 90 riferimenti bibliografici, con i quali è possibile avere davvero un’idea a 360° su cosa voglia dire informarsi per bene.

Ve lo regalo per il week end, a questo link.

Sono Scettico (pdf – 9Mb)

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Published inAttualità

8 Comments

  1. Alessandro Muzii

    A proposito dell’annosa faccenda che vorrebbe la CO2 come una sorta di manopola capace di regolare la temperatura atmosferica, vorrei porre un quesito. In questi giorni, come già accaduto nelle estati passate, si assiste a una risalita di aria africana calda che impedisce a quella più fresca, di provenienza atlantica, di mantenere il famoso clima temperato mediterraneo. E’ presumibile che l’aria che si riscalda per irraggiamento sul territorio africano, vuoi per la latitudine inferiore, vuoi per la presenza di ampie aree desertiche, sia più calda della nostra dai tempi dei tempi. Ma se il trigger dell’ulteriore aumento (di temperatura) fosse effettivamente dovuto alla maggior presenza in atmosfera di CO2 antropogenica, come fa ad essercene una concentrazione così elevata in quei territori che sono per definizione desertici?
    Al liceo, poi, mi avevano insegnato che CO2 e Metano sono tra i gas più pesanti presenti in atmosfera e quindi se ne restano in basso. Come farebbero quindi, a raggiungere la soglia della tropopausa ove, mi sembra di capire, si verifica il temuto effetto serra?
    Tks

    • Non è così semplice Alessandro, ma nemmeno troppo complicato. Non entrò nel merito del forcing da CO2, ma chi comanda è sempre la distribuzione della massa, che dipende dal bilancio energetico.
      GG

  2. claudio ceneda

    le slides di cui si parla alla fine dell’articolo non sono raggiungibili.
    per il resto complimenti

  3. Davide

    Lidia…
    Vivo in Pianura Padana; circa un milione di anni fa qui c’era un mare tropicale, mentre 10.000 -anni fa, i ghiacci perenni arrivavano fino al Garda.
    Circa 12.000 anni fa, dove attualmente c’è il deserto del Sahara, si trovava una foresta pluviale; e proposito di Groenlandia, lo sa che il nome significa ‘Terra Verde’ ?
    Chi conosce la storia geologica della Terra sa benissimo che i cambiamenti climatici sono sempre stati all’ordine del giorno (ovviamente su scala gieologica)… ecco perché non dobbiamo cedere a questa narrazione mainstream tramite le quali le elktes vorrebbero condannare i suoi figli (il sottoscritto fortunatamente non ne ha) ad un futuro tetro e oscuro.

  4. Lidia Granello

    Gent.mo Prof. Zavatti, la ringrazio moltissimo per la risposta. Condivido sul fatto che a noi comuni mortali è precluso l’utilizzo della sfera di cristallo, che resta (Ça va sans dire) ad uso esclusivo dei maghi.
    Ho letto anche il suo articolo di “nove anni fa” e, ammetto di non averci capito nulla tranne una cosa: i cicli. Ecco, la matematica per me è sempre stata incomprensibile, ma ho sempre avuto la sensazione che il mondo, e tutto ciò in cui esso si muove, fosse governato da una legge ciclica.
    Detto ciò ho fiducia nei prossimi anni, i giovani affinino l’arte dell’adattameto come abbiamo fatto noi, spero che questa estate passi velocemente e finisca presto e che il prossimo inverno, anche se purtroppo non sarà come diceva mio zio: “Da bruciar la casa per vedere un po’ di nero!” (rigorosamente in dialetto), sia almeno degno del suo nome. E poi…………..”Se il non-modello è sbagliato lo scopriremo presto”.
    Mi auguro di non morire nel frattempo.
    Cordiali saluti e grazie per il tempo dedicatomi.
    Lidia

  5. Gentile Lidia,
    anche io, come lei, ho sofferto e soffro per la diminuita capacità di sopportare il caldo, credo a causa anche dell’età (74 anni e mezzo) e vorrei, davvero, riuscire a sapere quale sarà il clima (e anche il meteo) dei prossimi anni.
    Purtroppo, noi comuni mortali non avremo la possibilità di saperlo (lo sanno solo i maghi dei modelli climatici che però sbagliano troppo per i miei gusti e i politici, la fiducia nei quali lascia un po’ a desiderare …).

    Se vuole, nove anni fa, estendendo un po’ le osservazioni, avevo “previsto” un minimo delle temperature attorno al 2030 e in questi ultimi anni ho letto varie altre ipotesi contenenti un simile abbassamento; potremmo già essere “a tiro” per osservare un inizio di diminuzione e sperare in estati più accettabili (per noi, ma i giovani potrebbero volere altro).

    In realtà, l’unica cosa che possiamo fare è analizzare in modo critico i modelli per cercare di capire se le loro previsioni possano essere attendibili, e questo ho tentato di fare nel mio mega-post (come lo chiama Guido Guidi), elencando una serie di situazioni in cui i modelli climatici non funzionano o sembrano non funzionare.
    La ringrazio molto per il suo commento. Franco

  6. Avevo qualche dubbio che il riscaldamento fosse opera dell’uomo, pensavo piu’all’inclinazione dell’asse terrestre o ad andamenti ciclici(vedi il 1725) o gli anni 1940/70,ma ultimamente mi sto convincendo he sia la co2 prodotta dalle attivita’ umane e dal conseguente scioglimento del permafrost.

    Immagine allegata

  7. Lidia Granello

    Ho letto l’articolo e ammetto la mia ignoranza, ho capito ben poco. Premetto che non ho mai creduto al cambiamento climatico per cause antropogeniche, ma essendo abbastanza vecchia, vedo con i miei occhi e sento con il mio stanco corpo che questo è cambiato. Sopporto molto male il caldo e vorrei sapere solo se l’Italia diventerà come i Caraibi o come il deserto dei Gobi (la causa mi interessa davvero poco lo ammetto) in modo da capire se dovrò vivere gli ultimi anni della mia vita in Groenlandia.
    Vi ringrazio anticipatamente per una graditissima e spero negativa risposta.
    Lidia

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