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Le Previsioni di CM: 11/17 Luglio 2022

Questa rubrica è a cura di Flavio

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Analisi sinottica

Un vasto ponte anticiclonico si articola dall’Atlantico alla Russia, con tre cellule di alta inframmezzate a due figure depressionarie: un piccolo vortice al largo del Portogallo e un vortice più vasto centrato tra la Polonia e l’Ucraina. Il flusso principale resta relegato sull’Atlantico settentrionale, con tre piccoli centri depressionari disposti da Terranova alle Svalbard, e una depressione più vasta sul bacino centrale dell’Artico dove fino a questo momento l’estate si è rivelata decisamente fresca (Fig.1).

Nel corso della settimana il vortice europeo tenderà ad essere riassorbito dal flusso principale, con il cedimento del debole ponte anticiclonico scandinavo che metteva in comunicazione la cellula europea con quella russa.

Sorte diversa toccherà al vortice atlantico che invece tenderà a rimanere sul posto, sprofondando anzi ancora più a sud e approfondendosi con la conseguente risposta dinamica molto forte del promontorio anticiclonico africano che si rafforzerà ulteriormente raggiungendo valori del geopotenziale ragguardevoli, e portandosi lentamente in direzione delle regioni centro-settentrionali italiane.

Sul finire della settimana, quindi, una notevole ondata di caldo potrebbe interessare le regioni centro-settentrionali italiane, con valori massimi che la settimana successiva potrebbero portarsi su livelli diffusamente prossimi ai 40 gradi anche sulla Valpadana. Vale la pena sottolineare la natura sinottica di queste ondate di calore, causate tutte dalla risposta dinamica della cellula nordafricana alla persistenza di lacune bariche sul vicino Atlantico.

Una piccola speranza resta legata alla possibilità (al momento bassa) che il vortice atlantico venga riassorbito più rapidamente dal flusso principale, con conseguente indebolimento della risposta dinamica africana.

La naturale tendenza al riproporsi di configurazioni sinottiche simili tra loro, lascia intendere che questa estate 2022 potrebbe essere decisamente complicata per le regioni settentrionali italiane, già alle prese con una siccità molto intensa.

Se a questo si aggiunge la sempre più grave situazione energetica del continente europeo, e il bisogno di risparmiare gas ed energia elettrica in vista dell’inverno, si può solo concludere che la coperta è davvero corta.

Consigli per il Rescue Team

Che domande… Siccità e caldo record. E per una volta, tocca dare ragione a loro.

Previsioni per la settimana

Per tutta la settimana generali condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. Debole instabilità pomeridiana sui rilievi appenninici centro-settentrionali nella prima parte della settimana, e sui rilievi alpini orientali nella seconda parte.

Temperature in graduale aumento, più sensibile nella seconda parte della settimana sulle regioni tirreniche e nord-occidentali. Possibile ulteriore impennata del campo termico da lunedì, con valori estremamente elevati al centro-nord e gravi condizioni di disagio associate. Da lunedì a giovedì venti moderati di tramontana sul basso Adriatico e sullo Ionio. Altrove ventilazione debole variabile.

 

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Published inAttualità

4 Comments

  1. Alessandro Muzii

    Tu cuoce Brute fili mi…

  2. Spero che entro fine mese riprenda a piovere ché altrimenti ci toccherà soccombere ai tifosi del surriscaldamento universale dovuto ai peccati dell’Uomo, una volta Dio minacciava il diluvio come punizione per le malefatte umane ora pare opti per il contrario! Comunque mi ricordo anche decenni fa una lunga siccità e non mancava chi affermava che ormai ci stavamo riducendo come il Sahara, poi vennero le “bombe d’acqua”, pure esse frutto del surriscaldamento, naturalmente.

  3. rocco

    leggevo di una ricerca ( https://www.nature.com/articles/s41561-022-00974-7 ) che individua nella diminuzione dello strato di ozono Artico la causa delle anomalie meteo. Nello specifico si dice:”We find that springtime stratospheric ozone depletion is consistently followed by surface temperature and precipitation anomalies with signs consistent with a positive Arctic Oscillation, namely, warm and dry conditions over southern Europe and Eurasia and moistening over northern Europe.”
    In pratica nulla a che fare con il riscaldamento globale causato dalle emissioni di CO2.
    Si sa che le cause delle variazioni climatiche (ma è mai esistito un clima stabile?) sono molteplici e concomitanti.
    Chiedo:
    La diminuzione dello strato di ozono Artico otrebbe dipendere anche e non solo da variazioni nel flusso solare?
    Grazie

    • Giorgio

      Francamente il concetto di “diminuzione” dello strato di Ozono mi sembra piuttosto oscuro: diminuzione rispetto a che cosa esattamente? Esiste un livello di riferimento? E’ lecito dubitarne.

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