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Le Previsioni di CM – 5/11 Settembre 2022

Questa rubrica è a cura di Flavio

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Analisi sinottica

Un vasto vortice è in azione a SW delle isole britanniche, incalzato più ad ovest dal ciclone tropicale Danielle. Più ad est, sul Mediterraneo agisce il promontorio anticiclonico africano innescato proprio dall’azione del vortice atlantico. Una cellula anticiclonica staziona tra la Groenlandia e la Scandinavia, dirottando sul suo bordo orientale aria fresca diretta verso la Russia europea e l’Ucraina. Sul bacino centrale dell’Artico prevalgono condizioni depressionarie con cieli nuvolosi e nevicate diffuse: la breve stagione del disgelo si avvia ormai alla conclusione, con i ghiacci artici che si avviano a registrare un minimo stagionale di estensione tra i più alti degli ultimi 20 anni (ne riparleremo).

All’inizio della settimana il vortice atlantico si sposterà in senso zonale colmandosi progressivamente, ma comunque influenzando le condizioni del tempo sull’Italia settentrionale, per poi lasciare il posto ad un letto di correnti tese occidentali che caratterizzeranno la seconda parte della settimana. La persistenza dell’anticiclone scandinavo, e la sua tendenza ad assumere progressivamente caratteristiche termiche, sembrano preparare il terreno per un ulteriore peggioramento delle condizioni atmosferiche sul Mediterraneo all’inizio della prossima settimana, con un possibile passaggio perturbato di stampo autunnale. Ne riparleremo.

La settimana vedrà cieli nuvolosi e opportunità per precipitazioni sparse al Centro-Nord, e una generale stabilizzazione delle condizioni atmosferiche nella seconda parte della settimana. Prevalenza di schiarite sulle regioni meridionali e persistenza del caldo sulle isole maggiori fino alla giornata di Venerdì.

Consigli per il Rescue Team

Non parlare dell’Artico.

“Fenomeni estremi” al Nord a inizio settimana, caldo “estremo” sulle isole maggiori.

Previsioni per la settimana

Lunedì generali condizioni di bel tempo su tutto il Paese, salvo annuvolamenti pomeridiani sulla regione alpina associati a qualche isolato piovasco.

Temperature in lieve aumento. Tramontana moderata su basso Adriatico e Ionio.

Martedì

Graduale aumento della nuvolosità al Nord con i primi temporali sparsi dalla serata. Parzialmente nuvoloso al Centro, ampie schiarite al Sud.

Temperature stazionarie o in lieve aumento. Ventilazione debole di scirocco.

Mercoledì cieli nuvolosi al Nord con rovesci e temporali sparsi in Valpadana nelle prime ore del mattino, seguiti da una pausa nelle precipitazioni, e nuovo peggioramento del pomeriggio con rovesci e temporali che si intensificheranno dalla serata sui settori centro-occidentali. Cieli nuvolosi sulle regioni centrali tirreniche ma con precipitazioni soltanto sporadiche. Ampie schiarite sulle centrali adriatiche e al Meridione.

Temperature stazionarie. Ventilazione debole di scirocco.

Giovedì cieli chiusi e precipitazioni sparse al Nord e sulla Toscana, con rovesci e temporali in particolare sulle Prealpi lombarde e sulla Versilia, e miglioramento sui settori occidentali dal pomeriggio. Cieli nuvolosi sul resto delle regioni centrali, con qualche precipitazione sui versanti tirrenici. Generali condizioni di cielo sereno o parzialmente nuvoloso al Sud.

Temperature in ulteriore aumento sulle isole maggiori. Ventilazione vivace di scirocco su tutti i bacini.

Venerdì cieli nuvolosi sulla Valpadana centro-orientale e a ridosso dei contrafforti appenninici esposti a ovest, con qualche debole precipitazione sparsa. Ampie schiarite sul resto del Paese.

Temperature in decisa diminuzione al Nord. Venti moderati di ponente, resiste lo scirocco su Ionio e basso Adriatico.

Sabato passaggi nuvolosi alternati ad ampie schiarite al Nord. Cieli nuvolosi sui versanti tirrenici con sporadici piovaschi sui versanti appenninici esposti. Prevalenza di schiarite altrove. Domenica nuvolosità irregolare al Sud con qualche rovescio sparso. Prevalenza di tempo soleggiato altrove, con tendenza ad aumento della nuvolosità sulle regioni nord-occidentali dalla serata.

Temperature in sensibile diminuzione al Centro e al Sud. Ventilazione di ponente in graduale attenuazione.

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Published inAttualità

6 Comments

  1. FRANCO CARACCIOLO

    “….E lo sanno anche i portali meteo-peracottari da rivista scandalistica…”
    Ma il vero indicatore dell’impazzimento generale è che il Corsera ha elevato al rango di esperto in climatologia il Patròn del più peracottaro di tali portali!!!!
    Chettémp, chettémp si direbbe a Ovindoli (AQ) dove, in attesa della catastrofe climatica, si sono goduti una delle estati più “regolari” degli ultimi lustri.

    • Andrea D

      Nella mia natia lombarda città, che si fregia di una leonessa blu nel suo stemma, esclamerebbero qualcosa come un “O’ssignur!..”

      Ma da tre lustri ormai risiedo in una delle più “industriali” contrade di Atri e quindi sento i borbottii de “Ferna’ lu contadine” e “Ando’ lu pescatore”, che quanto a meteorologia locale la sanno più del peracottaro per eccellenza.
      Peracottaro avente un fatturato da invidia, come letto in un recente articolo nella sezione “Economia” del Corrierone, segnalatomi da un’amica; evidentemente qualcosa sa “vedere” e vendere.

      Articolo che peraltro conferma la tesi sostenuta dalla stessa amica piemontese e che ha/abbiamo verificato a suon di annunci di perecotte varie: facendo meteoterrorismo e invogliando la gente a fuggire dalle città per precipitarsi verso le località di vacanza, guadagnano milioni sia per clickbaiting e sia per i servizi a pagamento forniti a alberghi ed enti vari.

      Spietatamente bello è stato anche un articolo satirico di M.Serra comparso verso fine luglio su L’Espesso: “Il mio caldo è più infernale del tuo”, che spassosamente descrive il mondo delle “meteogang”.
      Meteogang fra le quali purtroppo, seppure di fave ne debba ancora mangiare per raggiungere le gang dominanti, si inserisce uno storico quotidiano meteo che seguivo assiduamente ma che ultimamente mi lasciava un po’ basito per certe uscite troppo filo-peracotta. Sentitomi con il caporedattore tecnico, ho saputo che lo stesso non collabora più da diverso tempo, essendosi dato a tutt’altro campo. “Ah! Ecco”. Perché non avrebbe mai permesso una deriva del genere (in bocca al lupo Alessio e spero di poterti rileggere un giorno).

      – Ma è tutta colpa delle Meteogang Peracottare o anche della dilagante meteo-cultura pari a zero di chi neppure mostra interesse a sapere la differenza tra un cirro e un cumulo ?

  2. Lidia

    Gent.mo Sig. Andrea La ringrazio per l’esaustiva risposta. Leggendo l’articolo che ho proposto in esame, ho avuto anche io la sensazione che la realtà potesse essere come quella da Lei descritta ma, non avendo conoscenze tecniche, ho chiesto a chi ne sa più di me.
    Cordiali saluti.

    • Andrea D

      Gentile Lidia

      Personalmente sono solo un simpatizzante, che a 14 anni, oltre a provocarmi sacrosante scottature alle dita maneggiando maldestramente il saldatore a stagno/piombo per elettronica, si faceva comprare una piccola “Guida alla Meteorologia” di Gunter D.Roth, edizione 1984, mentre i miei coetanei passavano il loro tempo libero presso le “sale videogiochi”.

      Non c’è bisogno di dire che il mondo virtuale internettiano può essere di grande aiuto nelle ricerche mirate, quanto poter condurre dritti a prendersi dei “granchi”.
      E’ sempre di aiuto in questo frangente farsi una infarinatura generale sulla affascinante ma ormai sputt** -non ho termini migliori, mi creda- disciplina della meteorologia.
      Dall’osservazione empirica -ma importante!- e riconoscimento di tipologie di nubi e fenomeni (anche il cielo azzurro può dare informazioni: non tutto l’azzurro è uguale), alla loro interpretazione (c’è chi fa cloudspotting) e all’interpretazione delle meccaniche di base che “fanno muovere” il tempo, così come l’interpretazione delle mappe meteorologiche, che lo statuario Bernacca illustrava con autentica passione, instillandola al pubblico e curandosi di essere sempre chiaro.

      Comunque, per farsi un’idea della questione iniziale, può cercare su Wiki*:

      – “Cloud Seeding” o “Inseminazione delle nubi”
      – Progetto Stormfury

      Ma è anche di interesse e di un certo fascino (almeno sul versante pratico, che su quello matematico è da farsi venire un mal di testa da competizione) , oltre ovviamente alla meteorologia di base in sé, curiosare su:

      – Teoria del Caos
      – Retroazione

      Entrambe fanno ampiamente parte della meccanica più approfondita che muove meteo e clima.

      * Ok, lo so. Wiki non è “il tempio” e spesso contiene strafalcioni, come pure io stesso -pur da non iscritto- ho corretto delle storture riguardanti altri argomenti che conosco benissimo, Ma in genere a piè di pagina ci sono riferimenti bibliografici e link per approfondire .

      Un saluto.

  3. Lidia Granello

    Buongiorno, non essendo un’esperta ma una semplice casalinga, mi permetto di sottoporVi un articolo che ho letto on line:
    https://www.nogeoingegneria.com/timeline/storia-del-controllo-climatico/geoguerra-e-cambiamento-climatico/
    per domandarVi se può essere plausibile o si tratta di pura fantasia.
    Internet è una giungla amazzonica dove è difficile muoversi tra le informazioni, ma padroneggiando la materia “clima” si può capire se, almeno in teoria, quanto è descritto nell’articolo può risultare verosimile.
    Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

    • Andrea D

      Da quello che ho letto e nel modo in cui è scritto l’articolo, pare di stampo complottista new-age, molto vicino alla panzana delle “scie chimiche”.
      L’illusione che ebbero gli Statunitensi nel secondo dopoguerra, a seguito dei primi esperimenti di “cloud seeding”, di poter “controllare le nubi”, svanì rapidamente già in quegli anni.

      I progetti statunitensi Cirrus e Stormfury fecero parte di un’ampia sperimentazione nell’ambito del cosiddetto “cloud seeding”, ovvero inseminazione delle nubi con iniezioni in quota di joduro d’argento (non “iodato”, come scritto nell’articolo) per introdurre nuovi nuclei di condensazione, pratica ancora oggi usata in ambito civile e militare da vari Stati per vari scopi, come per esempio il tentativo di riduzione della grandezza dei chicchi di grandine nei temporali intensi, oppure induzione di pioggia -in presenza di nubi- in aree aride o per facilitare lo spegnimento di incendi; il tutto con risultati alterni e non chiaramente dimostrati, fonti di dibattiti e prese di posizione.

      In soldoni: non sai mai al 100% se ciò che hai ottenuto dalla modifica sia davvero opera tua o se sarebbe accaduto lo stesso.

      Gli Yankee, all’epoca tentarono infatti esperimenti per ridurre la potenza dei cicloni tropicali o deviarne il loro percorso (progetto Cirrus, seguito da Stormfury, concluso nel 1969), ma i risultati inizialmente incoraggianti furono poi dubbi, non chiari, ancora oggi dibattuti anche per un errore di fondo: hai a che fare con un sistema caotico, non puoi prevedere con un’esattezza da “ti spacco il capello in quattro” come si sarebbe potuto evolvere lo stesso sistema in assenza di modifica intenzionale, se non parti da una condizione inziale perfettamente conosciuta in ogni suo punto e non la replichi in tutto e per tutto (impossibile anche al giorno d’oggi). Dovresti tornare indietro nel tempo e negli stessi identici posti.
      Non da’ sicurezza anche il trovare un’altra condizione iniziale simile per replicare l’esperimento di modifica, perchè “simile” non vuol dire “uguale”, e in un sistema caotico una piccola variazione ai nostri occhi “trascurabile” delle condizioni iniziali apparentemente uguali può portare a risultati completamente diversi della sua evoluzione.
      Lo sa chi ogni giorno deve imbastire previsioni meteorologiche anche a breve scadenza, dove l’affidabilità è maggiore, prendendosi a volte pure dei “granchi”.

      E lo sanno anche i portali meteo-peracottari da rivista scandalistica, che basta che osservino i modelli di previsione a medio termine per imbastire articoli clickbaiting su “apocalissi, armagheddoni, hurakani per la prima volta nella historia e finedelmondo”, salvo poi doversi smentire magari dopo mezza giornata , quando i modelli medesimi hanno riemesso un nuovo run previsionale. Alcuni portali incamerano lauti guadagni con questo modo di fare: hanno probabilmente “capito” meglio di altri come vanno le cose in questo mondo.

      In ultimo, con la tecnica del “cloud seeding”, ammesso funzioni realmente, stai però modificando -o tentando di modificare- temporaneamente un evento meteorologico, non il clima.

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