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Le Previsioni di CM – 31 Ottobre / 6 Novembre 2022

Questa rubrica è a cura di Flavio

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Analisi sinottica

Una vasta ondulazione del flusso persiste sul medio Atlantico, alimentata da aria fredda di origine artica e con il minimo depressionario centrato tra l’Islanda e la Groenlandia meridionale. L’onda di Rossby è rallentata nella sua evoluzione zonale dal vasto promontorio anticiclonico che dal Nordafrica si protende in direzione dell’Europa centrale e della Scandinavia. Ad est della struttura anticiclonica, un vortice porta condizioni di maltempo sulla Russia europea, con le prime nevicate della stagione (Fig.1).

Nel corso della settimana la configurazione sinottica tenderà ad evolvere in senso zonale con l’ondulazione atlantica che si distenderà nel senso dei paralleli sotto la spinta del getto, ma con la concomitante resistenza del promontorio anticiclonico, che pur evolvendo verso levante, si mostrerà tenace alle alte latitudini per il consolidamento di un massimo a carattere termico sulla Russia europea. Questo favorirà l’abbassamento del flusso zonale e il passaggio di una perturbazione sull’Italia in seno ad una ondulazione piuttosto stretta in rapido transito sul Mediterraneo centrale.

La settimana sarà caratterizzata sul nostro Paese dal transito della citata perturbazione, e da una diminuzione piuttosto sensibile delle temperature che si porteranno su valori più prossimi alla media del periodo. Da segnalare anche le prime nevicate della stagione sull’arco alpino al di sopra dei 2,000 metri circa. Sul lungo termine ancora non si vede un cambiamento significativo del quadro sinottico, per la possibile ennesima rimonta anticiclonica nordafricana a seguito dell’altrettanto ennesimo affondo perturbato in Atlantico.

Consigli per il Rescue Team

Diminuzione delle temperature = clima impazzito. Aggiungere un po’ di terrorismo sanitario prefigurando epidemie influenzali “devastanti” a causa degli sbalzi termici “anomali”. Sorvolare con eleganza sulle prime nevicate sulle Alpi.

 

Previsioni per la settimana

Lunedì generali condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni. Aumento della nuvolosità alta e sottile sulle regioni nord-occidentali dalla sera.

Temperature generalmente stazionarie.  Tramontana tesa su Adriatico meridionale e Ionio.

Martedì molte nubi sulle regioni di nord-ovest con qualche precipitazione sparsa sulle Prealpi lombarde e in serata sulla costa ligure. Da poco nuvoloso a parzialmente nuvoloso sulla Toscana e sulle regioni di Nordest. Generali condizioni di cielo sereno o parzialmente nuvoloso sulle restanti regioni centrali e al Meridione.

Temperature in lieve diminuzione al Nord. Ventilazione moderata dai quadranti meridionali sui bacini di ponente.

Mercoledì molte nubi al mattino sul Nordovest con precipitazioni sparse sulle Liguria, in rapido trasferimento verso la Valpadana centrale e quella orientale in serata. Le precipitazioni saranno comunque a carattere debole e sparso. Nuvolosità in aumento anche sulla Toscana con qualche debole precipitazione sparsa. Parzialmente nuvoloso sulle restanti regioni centrali. In serata ampie schiarite sulla Valpadana occidentale e sulla Toscana. Al Meridione cielo generalmente sereno o parzialmente nuvoloso.

Temperature in lieve diminuzione al Centro. Tramontana moderata sullo Ionio, libeccio moderato sul Mar Ligure.

Giovedì dal mattino molte nubi al Nord con tendenza a ulteriore peggioramento nel corso delle ore e precipitazioni in intensificazione a partire da ovest, anche a carattere di rovescio o temporale sulla Liguria, e nevose sulle Alpi al di sopra dei 2,000 metri. Nuvolosità in aumento anche sulle regioni centrali peninsulari con le prime precipitazioni in tarda serata sulla Toscana. Parzialmente nuvoloso al Sud e sulle isole maggiori.

Temperature in lieve diminuzione. Ventilazione sostenuta dai quadranti meridionali sui bacini di ponente.

Venerdì al primo mattino ancora rovesci e temporali diffusi sul Nordovest, in rapido trasferimento verso le regioni di Nordest, con le prime ampie schiarite sul Nordovest in tarda mattinata. Ancora nevicate sulle Alpi, con quota neve in abbassamento fino a circa 1,500 metri di altitudine alla fine dell’evento. Migliora sulla Toscana dopo i rovesci e i temporali del primo mattino, con nuvolosità e fenomeni in rapido trasferimento verso il Lazio e la Campania, e in serata anche su Sicilia e Calabria tirrenica con fenomeni localmente intensi sui versanti esposti alle correnti tese occidentali. Molte nubi anche sulle centrali adriatiche e sulle regioni ioniche ma con precipitazioni per lo più sporadiche e a prevalente carattere di debole intensità.

Temperature in ulteriore diminuzione al Centro-Nord. Venti forti a circolazione ciclonica attorno al minimo sulle regioni settentrionali.

Sabato e Domenica generali condizioni di cielo sereno o poco nuvoloso su tutte le regioni.

Temperature stazionarie al Nord, in graduale diminuzione nella seconda metà della settimana al Centro-Sud per avvezione di aria fresca dai Balcani. Da giovedì ventilazione vivace dai quadranti settentrionali lungo l’Adriatico e sullo Ionio.

Temperature in diminuzione al Meridione. Venti tesi di maestrale, in graduale attenuazione al Centro-Nord la Domenica, quando invece persisteranno rinforzi sui bacini sud-orientali.

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Buona festa di Ognissanti a tutti i lettori di CM

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Published inAttualità

7 Comments

  1. Andrea D

    Un occhio a Martin, tempesta tropicale destinata a rinforzarsi a uragano ed evolutasi nel giro di poco più di un gg da un disturbo tropicale che pareva fosse destinato a morire sul posto, come altri dell’appena finito ottobre.

    Nel giro di un paio di gg Martin transirà a post tropicale, mantenendo i venti a forza uragano, e si unirà con una depressione di origini polari, espandendosi e diventando un grosso ciclone extratropicale nordatlantico (si parla di 935-940hPa al momento del suo più profondo picco, con centro a S della Groenlandia), e nel suo cammino verso Ovest con centro fra Islanda, Irlanda e Scozia, è previsto che i suoi venti continuino a mantenere forza di tempesta violenta per un’ampia area.

    • Ivan

      Una tempesta perfetta a metà…un altro nord easter con contributo tropicale..un paio di giorni fa i forecast dell’onda significativa segnavano picchi da 15 metri..

    • Franco Caracciolo

      Ma questo in area mediterraneo sub alpina (NW italia del nord) cosa comporterà?

    • Andrea D

      Intanto prepariamoci a Eva, che a fare i conti con ex-Martin saranno i vascelli che dovranno incrociare al suo cospetto, nonché Irlanda e Scozia.

      Da me, Abruzzo costiero, cominceranno le danze con il consueto Garbino, non molto durevole dato che la goccia fredda si sposterà rapida. Poi, dopo una breve pausa (passaggio del minimo poco distante dalla nostra coccia), fra sabato 5 e domenica 6 avremo rovesci da Stau garantito, che ci piomberanno addosso venti da NE che in seguito vireranno a Maestrale.
      E “Andònie lu pescatore” trarrà bene in secco la barca, prima che la risacca se la porti via.

  2. Brigante

    Analisi impeccabile, anche in riferimento al previsto affondo perturbato; ma vorrei proseguire “copiaincollando” parte del mio commento della scorsa settimana:
    “Probabilmente il vortice polare viene disturbato in modo irregolare ma continuo, e senza una reale stagionalità, con l’effetto di avere meno energia a disposizione, ma una maggiore influenza sulle fasce temperate, laddove protende i suoi lobi secondo schemi alternati e ripetitivi.
    Se uno sblocco ci sarà, a mio parere sarà temporaneo, magari anche incisivo, ma siccome l’oceano condiziona il flusso d’aria che lo sovrasta, finché non cambieranno certe condizioni, un tempo simile, stabile e mite continiuerà ad imperversare su buona parte dell’Europa occidentale.”

    Ad oggi si intravedono finalmente dei germi di cambiamento, a partire dalla temperatura delle acque superficiali oceaniche, che nell’ultima settimana stanno registrando un progressivo calo sul tutto il comprato Atlantico orientale, effetto dello stazionamento plurisettimanale ormai di condizioni depressionarie e relativi treni perturbati.
    https://www.tropicaltidbits.com/analysis/ocean/cdas-sflux_ssta7diff_global_1.png
    Questo calo è anomalo e inatteso per la stagione, e segna anche l’assenza prolungata dell’alta pressione delle Azzorre.

    Per vedere gli effetti di questo cambio di registro, a mio modesto parere bisognerà attendere almeno altri 10-15 giorni. L’associazione di un vortice polare debole, e di un redivivo anticiclone azzorriano, potrebbe quindi portare effetti notevoli in area europea. A questo si aggiungerà il progressivo “tramonto” dell’ITCZ, peraltro già iniziato da oltre una settimana https://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/international/itf/itcz.shtml , e che ha contribuito a regalarci una prima metà d’autunno decisamente estiva.
    Per ora gli indici teleconnettivi non inquadrano ancora nessun cambiamento, e nei modelli c’è gran confusione, come poche volte nel recente passato; che ne pensate?

    • Andrea D

      Personalmente preferisco non guardare le proiezioni mensili, troppo inaffidabili. Già a una settimana di distanza l’ ECMWF può dare di run in run situazioni alquanto diverse.

      Le proiezioni a 15gg o 1 mese sono preda facile per i soliti magnati meteoPeracottari per imbastirci articoli-fuffa (es.: la “novembrata”), ma cascano nello stesso errore anche le “opposte fazioni solari” con roba del tipo: “fine della siccità, nessuna novembrata, sarà acqua e neve con episodi nella ‘n’ settimana qui e poi là”.

      Se devo vedere a un settimana di distanza, dopo che la nostrana tempesta Eva avrà picchiato ben bene fra oggi e domenica 6, si paleserà un nuovo impulso freddo da NO che prenderà principalmente il nord Italia, con scavo di una depressione padana fra il 9 e il 10, ma non conviene spingersi in dettagli maggiori.
      Un run successivo potrà mostrare risultati differenti (No, il fronte resta oltralpe. No, andrà in frontolisi. No sarà più arretrato e meridionale e scaverà una depressione ligure..) Se poi il tropico ci mette lo zampino con qualche disturbo vagante, ecco un nuovo scompigliarsi delle carte in tavola.

    • Andrea D

      Come complemento del mio precedente intervento, intanto che Eva si allontana dopo aver flagellato ben bene anche l’Adriatico, ecco che l’impulso freddo accennato nella precedente per il 9-10 già risulta un poco più addossato sull’arco alpino.

      Ma le PerecotteTeam hanno a oggi la possibilità di sfornare un paio di titoloni facili facili che suggerisco loro (voglio la percentuale sui clickbait e interazioni):
      – “Novembrata in Europa Centrale!”
      – “Arriva la Tempesta di San Martino!”

      Il primo titolone è riferito alla formazione e rapido spostamento sulla MittelEuropa e Scandinavia di una bolla anticiclonica, mentre il secondo titolone si riferisce alla retrogressione di aria fredda da NE, favorita dal bordo meridionale dello stesso anticiclone mitteleuropeo, e successivo isolamento di un cutoff (12-13 novembre) sulle nostre teste.

      Questo è ciò che stamattina (domenica 6) sforna a il modello, vedremo in settimana gli aggiustamenti.

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