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Le Previsioni di CM – 30 Dicembre 2024 / 5 Gennaio 2025

Questa rubrica è a cura di Flavio

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Analisi sinottica

La cellula atlantica si protende dalle Azzorre fi sull’Europa centrale, in fase con la cellula termica russa. Il campo di massa tuttavia non si mostra uniformemente elevato per la presenza di una piccola goccia fredda al largo del Portogallo e di un più esteso minimo chiuso di geopotenziale tra Marocco e Algeria. Un altro minimo chiuso di geopotenziale è in azione sul Mediterraneo orientale. Il flusso principale scorre a latitudini più elevate con una profonda depressione centrata sul Mare di Barents che distribuisce in queste ore nevicate estese dalla Scandinavia alla Scozia. Cellula termica tra la Groenlandia e l’arcipelago artico canadese.(Fig.1).

La situazione sinottica evolverà piuttosto pigramente nel corso della settimana, con la “goccia nord-africana” che evolverà lentamente in direzione del Mediterraneo orientale, lambendo marginalmente sul finire della settimana le estreme regioni meridionali. Allo stesso tempo la cellula groenlandese si rafforzerà estendendosi all’Islanda e alle isole britanniche creando le premesse per l’estensione verso sud del sistema depressionario artico centrato tra la Scandinavia e la Russia Europea.

Questa dinamica favorirà il rapido passaggio di una debole perturbazione sull’Italia sul finire della settimana, proprio a ridosso dell’Epifania.

Sul lungo termine prevale l’incertezza con i modelli che mostrano la possibile formazione di configurazioni di blocco anticiclonico alle alte latitudini che potrebbero avere risvolti importanti sull’Italia a partire dalla settimana successiva.

La settimana sarà caratterizzata da tempo in prevalenza stabile su tutte le regioni nella prima parte, con tendenza ad un rapido peggioramento del tempo per il veloce passaggio di una perturbazione sul finire della settimana, con coinvolgimento delle regioni centrali e meridionali e il Nord in sostanziale ombra pluviometrica.

Consigli per il Rescue Team

È un finale d’anno di grande preoccupazione per il Rescue Team che dopo la clamorosa diserzione del Pallone vede un campo di alte pressioni decisamente rattoppato sul Mediterraneo: una palla di pezza che non solo non garantisce stabilità nel lungo termine, ma che non regala neanche temperature particolarmente elevate su Alpi e Appennini insolitamente innevati. Per giunta quei blocchi sul nord Atlantico non fanno dormire tranquilli… e tantomeno la ripresa quel dialogo sinottico così inopportuno con la Russia.

Meglio non pensarci e consolarsi piuttosto abbondando di panettone. Quello di farina di grillo: così si salva il mondo dal troppo caldo… (!?)…

Previsioni per la settimana

Da Lunedì a Mercoledì (Capodanno) prevalenza di tempo stabile e soleggiato su tutte le regioni. Addensamenti nebbiosi in intensificazione sulla Val Padana, valli e zone interne del Centro e anche del Meridione (in particolare sulle pianure pugliesi e campane).

Temperature in diminuzione mercoledì a partire dalle regioni settentrionali. Ventilazione debole con l’unica eccezione dei canali di Sicilia e Sardegna dove soffierà teso lo scirocco.

Giovedì cieli nuvolosi al Nord con estensione della copertura nuvolosa alle regioni centrali peninsulari ma in assenza di precipitazioni significative salvo deboli piogge su Liguria di Levante e alta Toscana. Generalmente poco o parzialmente nuvoloso al Meridione salvo addensamenti nuvolosi sulla Sicilia associati alla marginale influenza del sistema depressionario nord-africano.

Temperature in diminuzione al Centro e al Sud. Ventilazione in rinforzo dai quadranti meridionali.

Venerdì al Nord nuvolosità intensa su basso Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia orientale con precipitazioni sparse, nevose dalle quote collinari sull’Appennino tosco-emiliano. Molte nubi anche sulle regioni centrali peninsulari con precipitazioni sparse, nevose al di sopra dei 1000 metri circa. Da parzialmente nuvoloso a nuvoloso sulle restanti regioni in assenza di precipitazioni significative.

Temperature in diminuzione al Nord. Grecale al Nord, libeccio teso sui rimanenti settori.

Sabato migliora al Nord con schiarite sempre più ampie. Ancora molte nubi sulle regioni centrali peninsulari con precipitazioni sparse, nevose sull’Appennino anche a quote basse sui versanti adriatici. Generalmente nuvoloso sulle restanti regioni con qualche debole isolata precipitazione sul basso Tirreno e schiarite anche ampie su Ionio e basso Adriatico.

Temperature in prevalenza stazionarie. Ventilazione tesa di ponente sui bacini occidentali, di libeccio su medio e basso Adriatico.

Domenica ampie schiarite al Nord, migliora gradualmente anche sulle regioni centrali dopo le ultime deboli piogge e nevicate al mattino su versanti adriatici e regione appenninica. Peggiora al Meridione con nuvolosità in aumento e precipitazioni sparse, nevose sui rilievi dalle quote medie.

Temperature in aumento a partire da ovest. Ventilazione occidentale in attenuazione, entra l’ostro in serata sui bacini occidentali.

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Published inAttualità

5 Comments

  1. Enri

    Ma l’outlook invernale quest’anno ?

    • Franco Caracciolo

      Mi pare evidente che sia tutta un’altra storia rispetto agli ultimi 2, in un contesto che dalle mie parti è un paio di gradi più caldo rispetto alle medie 1960-1990, il che che fa la disastrosa differenza per le stazioni di ski appenniniche…
      Possiamo confidare solo in un mix di eruzioni vulcaniche e Nigna prolungata, altrimenti non se ne esce per questa epoca.

  2. Domanda: qual’è oggi la situazione della neve (naturale, ovviamente) sull’arco alpino?

    Chiedo (e non per un amico …) perchè finora, in questa fine d’autunno e inizio inverno, non ho sentito i soliti altissimi lamenti dei catastrofisti sulla “neve-che-non-c’è-ghiacciai-che-si-sciolgono-a-ritmi-allarmanti”
    E’ nevicato di più e/o si è sciolta meno neve degli scorsi anni, alla data attuale?
    La Niña ha già cominciato a farsi sentire?

    Oppure, visto anche l’imminente arrivo del “climascettico” Trump alla Casa Bianca e dopo la figura di … che i catastrofisti climatici stanno facendo per aver causato il disastro dell’industria automobilistica europea, c’è semplicemente meno gente che “si espone” nel lanciare anatemi climatici (a parte gli “ultimi giapponesi” alla Fabio Balocco e simili buffi personaggi)?

    • Andrea D

      Leader influente che cambia: si cambia bandiera. Adesso vedremo se si ha l’onestà intellettuale (o la convenienza) di togliere quel “settled” davanti alla vituperata “science”.

      Per il resto , per lo meno qui sul medio Adriatico e in cosiderazione degli anni precedenti non ci si può lamentare: Hunga Tonga revenge/restoring e Nina hanno collaborato affinchè GranSasso e massiccio si siano imbiancati, come pure i monti gemelli nell’Ascolano, che prendo a riferimento, segno che la neve resiste anche per quote inferiori a 1700m.

      Quanto nella mia natia Brescia, la neve è rimasta sulle alpi, ma nei gg natalizi di mia permanenza le diffuse gelate e vistosi sottozeri sono stati quotidiani, mentre sono stato graziato dalla nebbia e ho goduto di visibilità eccezionale (na volta tanto).

      Tornando al medio Adriatico, considerati gli anni precedenti in cui se la neve arrivava sul Massiccio lo faceva quasi a termine stagione e considerando che i nostrani acquedotti hanno la stessa vergognosa tenuta di uno scolapaste, l’attuale imbiancata è manna dal cielo. Intanto però devo bruciare più legna..

  3. Franco Caracciolo

    Magari correggerei la datazione previsionale…
    Buona fine ed ancora migliore inizio del 2025 a tutto il Villaggio!!!

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