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Un Mese di Meteo – Novembre 2024

IL MESE DI NOVEMBRE 2024

Mese segnato dalla scarsità delle precipitazioni sul settentrione. Temperature nella norma o in anomalia negativa nei minimi e nella norma o in anomalia positiva nei massimi.

Andamento circolatorio

La carta circolatoria media del mese di novembre (figura 1a) evidenzia come centro d’azione principale un anticiclone subtropicale di blocco che dall’entroterra africano si protende verso l’Islanda[2]. L’anomalia circolatoria è confermata dalla carta dell’anomalia della pressione al suolo (figura 1b) in cui spiccano la moderata anomalia positiva della pressione sul Mediterraneo Centro-occidentale e sul Centro Europa (aree in arancio) e la forte anomalia positiva (area in rosso) su Scozia e Islanda, di norma interessate valori di pressione al suolo particolarmente bassi (“ciclone d’Islanda”). L’anomalia circolatoria si è tradotta nella scarsità di precipitazioni del mese di novembre 2024, che in Italia si presenta di norma come mese più piovoso dell’anno tanto in termini di quantitativi caduti (media nazionale di 122 mm) che di giorni piovosi (media nazionale di 9.4 giorni piovosi). E’ peraltro tipico degli anticicloni di blocco produrre infiltrazioni di aria fredda di origine artica sul Mediterraneo, che è stato interessato da persistenti condizioni di instabilità accompagnate da locali piovaschi. Ciò spiega il fatto che la piovosità media sul Meridione è stata superiore a quella registrata sul Settentrione.

Figure 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.
Figura 1b – Carte dell’anomalia della pressione al suolo rispetto alla media 1991-2020.

L’analisi delle carte circolatorie e della distribuzione giornaliera delle precipitazioni evidenzia il transito di 4 perturbazioni manifestatesi rispettivamente dal 6 al 16 novembre, dal 17 al 22, dal 25 al 26 e dal 28 al 30. A tali perturbazioni sono stati associati i giorni mediamente più piovosi del mese che al Nord sono stati il 21 novembre con 9.1 mm di piovosità media, il 26 con 4.6 mm e il 20 con 4.4 mm, al Centro il 21 novembre con 6.6 mm, il 22 con 5.6 mm e il 20 con 4.6 mm e infine al Sud 1’11 novembre con 7.5 mm, il 15 con 5.2 mm e il 26 con 4.5 mm.

L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale ha evidenziato che nel mese di novembre si sono registrati 10 giorni con tipi anticiclonici, 9 con tipi ciclonici e 11 con tipi intermedi.

L’analisi climatologica per macroaree riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3a) ha evidenziato che a novembre al Nord piovono di norma 131 mm (12.5% del totale annuo normale) contro i 28 mm di quest’anno (-79%), al Centro piovono di norma 117 mm (14.2% del totale dell’anno medio) contro i 48 mm di quest’anno (-59%) e al Sud piovono di norma 111 mm (15.3% del totale dell’anno medio) contro i 74 mm di quest’anno (-33.8%). In sintesi dunque novembre 2024 si è caratterizzato per precipitazioni in sensibile anomalia negativa al Centro-Nord e in lieve anomalia negativa al Sud. Il numero dei giorni di pioggia (tabella 3b) è risultato in sensibile anomalia negativa al Nord (-52%), in lieve anomalia negativa al Centro (-9%) e in sensibile anomalia positiva al Sud (+49%).

Si segnala infine che nel novembre 2024 non ci è giunta notizia di eventi alluvionali verificatisi sull’Italia. Qualora i lettori avessero segnalazioni in merito sono pregati di comunicarcele.

Andamento termo-pluviometrico

Per quanto riguarda le temperature medie mensili, le minime sono risultate per lo più in debole o moderata anomalia negativa al Centro-Nord e in Puglia, più spiccata nella seconda decade del mese (figura 2); le massime si sono dal canto loro mantenute per lo più nella norma o in debole anomalia positiva, più spiccata nella prima decade del mese (figura 3). La carta dell’anomalia termica globale mensile dell’Università dell’Alabama e del Deutscher Wetterdienst (figure 4 e 5) indicano entrambe una debole anomalia positiva sull’Italia.

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

Figura 4 – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)]
Figura 5 – DWD climate anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/temperatureglobal/temperaturglobal.htm].
La carta di anomalia pluviometrica percentuale (figura 7) mette in luce l’anomalia negativa della piovosità registrata al Centro-Nord. Una buona piovosità ha invece caratterizzato il Sud contribuendo alla ricarica del sistema idrologico.

Figura 6 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 7 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2001-2020.

Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% . 

(**) FONTI DEI DATI:

Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.

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Published inAttualitàClimatologiaCommenti mensiliMeteorologia

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