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650 Scienziati del dissenso

Che non ha senso, tanto quanto il consenso. Poche parole forse senza senso, ma è esattamente quel che penso.

Un uragano per quanto forte non è imputabile al riscaldamento globale, al pari di una stagione siccitosa o di un’estate afosa. Una nevicata per quanto intensa non è prova di alcunchè, se non della variabilità del tempo atmosferico. Però, se non fossimo stati torturati col catastrofismo della domenica in ogni giornata di sole, ora non staremmo a darci pacche sulle spalle ricorrendo allo stesso atteggiamento superficiale per provare che non siamo sull’orlo della catastrofe.

E’ quanto sta accadendo negli ultimi giorni. La Stampa, il Corriere della sera, Libero e molti siti di news sulla rete, tutti più o meno orientati al cambiamento di rotta, perchè il clima delle palme tarda ad arrivare ed il ghiaccio resiste in un inverno che si comporta da tale. L’ho scritto ieri e lo ripeto oggi: speriamo che almeno serva perchè qualcuno dica finalmente anche che la temperatura media globale ha smesso di aumentare da un decennio e la discussione possa diventare un pò più seria.

Con meno clamore mediatico, alcuni dei più noti studiosi del clima “non allineati” hanno preferito esprimere le loro opinioni in un documento presentato ufficialmente al Senato degli Stati Uniti, piuttosto che contando i fiocchi di neve caduti quest’inverno. Tra le pagine, i pareri di molte voci non proprio convinte dell’origine antropica dell’aumento delle temperature degli ultimi decenni del secolo scorso. Con imbarazzo ed enorme sorpresa scopriamo che tra le fonti citate c’è anche questo blog. Sarebbe stupido non ammettere che questo premia l’impegno profuso in questa iniziativa, ma avremmo preferito non essere tirati per la giacca in uno schieramento, perchè dalla contrapposizione non escono quasi mai verità.

Oggi in un servizio del TG2 sul nuovo cartoon della serie L’era Glaciale, il giornalista chiedeva sagacemente di avere “una parola una” sul futuro del clima, piuttosto che dover assistere alla partita a tennis tra catastrofisti e negazionisti. Provo a dargliela: boh. L’unica chance che abbiamo è affidarci a quanto sappiamo essere accaduto sin qui. Il clima è soggetto a cicli regolati da forzanti interne ed esterne. La congiuntura attuale, paragonata con il passato, lascia presagire una tendenza al raffreddamento su scala temporale medio-lunga. Nel breve invece si prega si leggere i bollettini giornalieri.

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Published inAttualità

13 Comments

  1. Angelo

    @Claudio

    Ricordo bene 25-30 anni fa gli allarmismi della glaciazione imminente (anche se meno opprimenti degli attuali).
    La mia novità non è l’AGC, ma la missione spaziale per bombardare il sole e dargli una “botta” per ravvivarlo.
    In alternativa, sto pensando anche alla soluzione di fasciare per qualche giorno il sole con le stesse coperte per i ghiacciai, riflettendo il calore su stesso magari potrebbe ravvivarsi un po’!

    Sentirò da un mio amico cosa sia meglio fare.

    😉

  2. @ Astrofisico
    Ho dovuto meditare a lungo prima di rispondere ai suoi commenti. Sono sicuro di non aver capito molte cose.

    Innanzi tutto ciò che mi preme di più. Il paragone che lei ha fatto non è “forte”, è inaccettabile. E non è neanche nuovo, visto che lo ha tirato fuori Al Gore nei giorni successivi all’assegnazione del premio Nobel, dimenticando che quelle che lei ha definito teorie evoluzioniste – leggi eugenetica – sono molto vicine ad un certo genere di ambientalismo estremo che vede nella sovrappopolazione la causa di tutti i mali del mondo, e condanna ad un discutibile destino una buona parte di quanti si stanno affacciando solo ora al progresso, agitando lo spauracchio della catastrofe climatica per limitare l’impiego delle risorse energetiche. Al riguardo le consiglierei di leggere il post “Il mondo senza di loro” e quelli che lo hanno seguito che trova a questo link http://www.climatemonitor.it/?p=218. Mi permetto di aggiungere che queste pagine non meritano di ospitare neanche il più fugace commento agli eventi assurdi e tragici da lei citati.

    Quanto al Minority Report, che come avrà letto ci ha colti alquanto di sorpresa, non mi sembra che le tonnellate di carta, i milioni di Gb e le ore di broadcating radio-televisivo riservate al Summary for Policy Makers abbiano suscitato la stessa perplessità in materia di coinvolgimento politico della divulgazione scientifica. Eppure lo scopo è nel titolo tout court. Non si può nemmeno parlare di bias, come lei ha invece fatto per il Report perchè l’operazione di coinvolgimento delle sfere politica economica e sociale nel dibattito scientifico è troppo palese. Ripeto, se c’è chi ha fatto con questo un uso ideologico e politico della scienza è proprio chi ha alimentato un business stramiliardario per una questione che non sta in piedi nemmeno con le stampelle. Fa freddo? E’ normale variabilità. Giusto. Fa caldo? E’ il riscaldamento globale. Giusto anche questo. Questo è quello che ci propinano gli ideologi, quelli veri. Non so se ricorda quante volte si è sentito dire che estati come quella del 2003 saranno sempre più frequenti, o che uragani come Katrina (leggi 3 scala Saffir Simpson, cioè di media intensità) saranno sempre più violenti e distruttivi, Non erano singole stagioni o singoli fenomeni quelli?

    Sia gentile, in qualità di commentatore è comunque il benvenuto, ma si astenga dall’usare citazioni “forti”, come lei stesso le ha definite.
    gg

  3. Claudio Costa

    @astrofisico

    Malgrado Al Gore sia tutt’altro che uno stimato scienziato, (anche se è stato allievo di Revelle) si è permesso di fare la seguente dichiarazione vergognosa:

    “Che chi nega il problema del riscaldamento globale e della sua causa antropica
    è equiparabile a chi durante il nazismo negava l’olocausto ”
    Al Gore

    Il termine negazionista, anche se corretto, è volutamente spregiativo dopo la dichiarazione di Al Gore!
    Il paragone ai fanatici iraniani e/o a neonazisti è offensivo! Me l’hanno detto due volte, uno sul sito del Lombroso (non lui ci mancherebbe) uno sul sito ecoblog,

    “sei come quei tre o quattro che negano l’olocausto”
    Ho dovuto spiegar loro che mia madre faceva la guida ai ragazzi di Brescia alle visite ai campi di sterminio, e che per me usare il termine negazionista, anche se corretto linguisticamente, è un insulto. Tra l’altro il termine varrebbe anche per i serristi che negano la maggior influenza delle forzanti naturali su quelle antropiche! Penso che chi usi questo termine non sia molto intelligente, perché al posto di ottenere consenso, ottiene una reazione contraria.
    Mi piacerebbe vedere Al Gore dire la stessa frase a Tel Aviv, senza scorta, davanti all’israeliano N Shaviv (noto scienziato scettico ex ipcc) e al russo Yuri Izrael, di chiare origini ebraiche (climatologo scettico, imposto da Putin come vice presidente dell’ ippc) che non perde occasione per dire che il protocollo di Kyoto non ha alcun fondamento scientifico
    Adesso Al Gore ha cambiato metafora dice che:
    “chi nega che l’uomo sta causando una catastrofe climatica

    è come quelli che sostengono che la terra è piatta!”

    Il paradosso è che alla consegna del Nobel per la pace ad Al Gore ( che ha attuato 5 operazioni di guerra, da vice presidente) e a Pachauri presidente dell’ipcc (ex ministro del petrolio indiano, ex amministratore delegato dell’indian oil company) se fosse stato malato il presidente dell’IPCC Pachauri, il premio assieme a Gore lo avrebbe ritirato Yuri Izrael: uno scettico di origine ebraica che però è come quelli che negano l’olocausto.

    Astrofisico non c’è proprio nessuna dimostrazione che il delta CO2 determini l’agw ti ricordo la posizione del CNR Italia : è sbagliato dar per sconatato la’zione dell’uomo sul clima perchè non è quantificabile.

    Astrofisico hai per caso una teoria su cosa ha causato la piccola glaciazione, se non il sole ai minimi termini, come sembra stia per accadere per i prossimi cicli 24 e 25?

    @ Angelo

    L’AGC non è una novità basti pensare al presunto raffreddamento da solfati antropogenici negli anni 40-75.
    raffreddamento che invece è correlato strettamente con la TSI le machhie solari e le oscillazioni oceaniche.

    @Beppe
    chissà com’erano acidi allora gli oceani con la CO2 a 7000 ppm cioè nel periodo di massimo sviluppo della vita sulla terra

  4. marcus

    E il Sole se la dorme… La costante “Sole” sta gradualmente uscendo dal pacchetto in cui l’avevano rinchiuso gli antropocentristi. E da costante irrilevante sta gradualmente guadagnandosi l’appellativo di “variabile”.
    Oltre un anno dopo il minimo solare registriamo un nuovo mese con 0.8 sunspot. Pazzesco! dico, pazzesco che solo oggi si cominci a prenderne atto.

  5. astrofisico

    Non avevo intenzioni polemiche nel mio intervento: il mio paragone, volutamente forte, intendeva richiamare l’attenzione sui rischi cui si presta la ricerca scientifica, quando chiama in causa interessi che prescindono dalla scienza stessa.
    Proprio per questo ritengo che alcuni temi debbano essere affrontati con molta lucidità e nel più puro metodo galileiano, da persone assolutamente competenti e addentro alle tematiche di cui si parla.
    Si rivela quindi quanto meno inopportuno, a mio parere, portare una diatriba scientifica (termine magari sgradevole, ma che ben descrive una situazione quale quella che si è venuta a creare) all’interno di un’istituzione politica quale il Senato americano, quasi a voler rivolgere un appello alla politica affinchè si erga a giudice della questione.
    Questo non fa altro che rallentare, e rimettere in discussione, tutte le misure che solo adesso si stanno cominciando timidamente a mettere in atto per modificare il nostro rapporto con il sistema Terra.
    Detto questo, proprio perchè mi trovo profondamente d’accordo con quanto è stato detto sopra sul fatto che è un errore considerare un singolo evento, per quanto estremo, comunque ricollegabile ad un singolo microclima, un indice di una certa direzione intrapresa dal clima mondiale, credo che non si possa usare il fatto che nell’ultimo anno indubbiamente si è osservato un rallentamento della crescita della temperatura globale, come il segnale dell’inizio di un global cooling, di un’era glaciale addirittura, secondo alcuni, o semplicemente come strumento per negare l’influenza antropica sui cambiamenti climatici.

  6. La Co2 magari satura il suo effetto radiativo. Non lo sappiamo con certezza, e gli studi mi paiono molto carenti in merito. Ma di sicuro acidifica gli oceani. E ne altera e uccide gli ecosistemi. Attenzione quindi a facili e apparenti vittorie.

  7. Giorgio Stecconi

    Caro astrofisico,
    penso che nessuno di noi voglia inquinare di più di quanto non stiamo già facendo oggi e quindi ridurre i nostri sprechi è obbiettivo di tutti noi, detto questo:
    di parascientifico questo sito ha ben poco, molti di noi nel loro piccolo sono scienziati, anche se non climatologi e le nostre fonti ufficiali la NOAA la NASA lo SWPC lo stesso IPCC. In questo sito si raccolgono fonti le si analizzano insieme, si discutono, questa è scienza. Chi non è uniformato alla maggioranza rimane uno scienziato, la scienza vive delle discussioni e delle opposte tesi.
    Per quanto riguarda la Shoah la sua frase non è memmeno degna di un commento.

  8. astrofisico

    Neanche a me piace vedere scienziati che si accapigliano sulle respinsabilità del gw in atto, fra negazionisti e “catastrofisti”, ma intendo dare una sola buona ragione per cui è necessario intraprendere delle misure per minimizzare l’incidenza delle attività antropiche sul clima (accertate ormai da ben noti processi chimici e termodinamici); l’umanità è nata e si sviluppata, almeno dal punto di vista economico e sociale, in un macroambiente come quello terrestre fatto in un certo modo; se esso venisse a cambiare repentinamente come sembra stia accadendo in questo secolo, probabilmente l’uomo non sarebbe in grado di far fronte a questi sconvolgimenti. Pertsnto, nel dubbio, è certamente opportuno ridurre il nostro impatto, e sperare che le variazioni del clima mondiale tornino ad essere su scala plurimillenaria come i carotaggi sembrano far pensare.
    A ciò aggiungerò anche un’altra motivazione a demerito delle tesi negazioniste; a mio parere questa visione parascientifica delle cose ha lo stesso valore delle derive evoluzioniste che hanno portato Hitler e Mussolini a giustificare lo sterminio degli Ebrei. Sono un esempio di utilizzo ideologico e politico della scienza, che risponde alle necessità dei poteri economici che al momento detengono saldamente l’egemonia nel mondo capitalista, di continuare il loro utilizzo indiscriminato delle materie prime che la Terra fornisce.

  9. Angelo

    Caro Guido,
    Oltre a complimentarmi per la citazione nel Minority Report, il che dimostra e conferma la qualità del tuo blog sulla quale non ho mai avuto dubbi, volevo solo aggiungere qualche osservazione.

    Spero che questa “nuova era” non parta col piede sbagliato dell’era precedente ovvero che l’ideologia politica non prevalga sul metodo scientifico. Perché se così accadesse credo che diventerei un AGWista…giusto per bilanciare un po’! Anche se non sono molto ottimista perché da sempre l’ideologia usa la scienza per dimostrare la propria consistenza: e non c’è niente da fare!
    Sono comunque curioso e fremo nell’attesa delle mosse di tutte le associazioni, organismi istituzionali e politici che dell’AGW ne hanno fatto bandiera e ottenuto abbondanti finanziamenti generando business “biblici”.

    Che ne dici, caro Guido e cari lettori, iniziamo a parlare di AGC (Anthropogenic Global Cooling)? Sarà ancora la CO2 il nuovo veleno? O forse il sole? E se fosse il sole che facciamo per ravvivarlo? Avete visto “Sunshine”? Iniziamo a raccogliere soldi per la missione spaziale, nel mio prossimo intervento vi darò le coordinate bancarie.

  10. Lorenzo Fiori

    Beh allora finalmente si tirano le somme e si giunge a qualche conclusione così almeno potremo spostare le nostre ‘energie mentali’ in gioco su altri obiettivi scientifici…
    Di certo però non ha senso mettersi a monitorare il clima giorno per giorno e conviene forse lasciar che il tempo (cronologico) faccia il suo dovere…
    Una cosa però va detta: dai Grafici dei ‘Carotaggi Antartici’ la presente ‘era interglaciale’ si starebbe prolungando più del solito e quindi forse sarebbe imminente il cambio di rotta auspicato da molti ‘scettici’ verso un raffreddamento globale, forse però ancor più catastrofico del GW stesso…

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