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Hide the Decline, il Trick della Cina

Il colmo dei colmi. Dopo aver legittimamente e molto furbescamente fatto fallire il vertice di CO2penhagen, togliendo le castagne dal fuoco a molti volenterosi della chiacchiera che alla prova dei fatti si sono tirati indietro, ora le autorità cinesi fanno sapere che il freddo e la neve che stanno sferzando il loro paese sono da imputare agli sconvolgimenti della circolazione atmosferica dovuti al riscaldamento globale.

Oltre a dimostrare di non aver capito che l’ondata di freddo che sta interessando a più riprese gran parte dell’emisfero nord è dovuta alla debolezza con cui il Vortice Polare Stratosferico (che del Global Warming se ne fa un baffo) ha iniziato la stagione invernale, sembra abbiano anche la memoria corta riguardo al fatto che la nevicata su Pechino del 1° novembre, ad esempio, se la sono procurata a colpi di ioduro d’argento sparato nel cielo in una sorta di anticipazione dei botti di capodanno. “Normalmente gli inverni sono freddi e secchi dalle nostre parti”, questo leggiamo nell’articolo linkato. Appunto, secchi, per questo hanno sentito il bisogno di stimolare le precipitazioni. In questa occasione invece sembra non abbiano tentato alcuna modifica del clima (Ufficio Modifica del Clima, così si chiamano i numerosi centri che si occupano di queste amenità da quelle parti), per cui è tutta farina del sacco del Generale Inverno.

Naturalmente però, nè loro nè la moltitudine di attenti climatologi che ci massacra quotidianamente con profezie di sventura, ha pensato di smentire questo nesso di causa effetto tra clima e tempo atmosferico. Ma non erano due cose diverse? Naturalmente no, se si parla di riscaldamento globale. Devo dire di essere almeno in parte daccordo, nel senso che il fenomeno è senz’altro global, ma trattasi di cooling e non di warming. E con buona pace delle temperature medie superficiali che hanno più errori del mio primo dettato alle elementari e che rappresentano il sistema solo in minima parte, trattasi proprio di circolazione atmosferica, cicli oceanici, cicli solari etc etc. Tutti fattori che si sono messi in fase per una modifica del clima verso il fresco.

Attendo serenamente la derisione e l’indignata smentita dei suddetti esperti massacratori, che certamente al riguardo vorranno dire la propria. Nell’attesa godiamoci questa carrellata di sconvolgimenti atmosferici da global warming e questo imperdibile video dalle pagine del Corriere della Sera.

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Published inAttualitàNews

9 Comments

  1. Gianluca

    Ciao Guido,
    potresti cortesemente spiegare meglio (per un appassionato ma non esperto meteo come me) la tua seguente frase:
    “l’ondata di freddo che sta interessando a più riprese gran parte dell’emisfero nord è dovuta alla debolezza con cui il Vortice Polare Stratosferico ha iniziato la stagione invernale” ?
    grazie mille,
    Gianluca

    • Gianluca, puoi dare un’occhiata a questi post:

      – Breaking news: Stratwarming in vista;
      – Stratospheric Sudden Warming;
      – Tutta la serie sul Sudden Warming del febbraio scorso.

      Con il search dell’home page li trovi facilmente.
      gg

  2. Alberto Gagnor

    Quelli di Met Office e tanti altri la cultura se la sono fatta leggendo il ” Manuale delle giovani marmotte “.
    Ciao

  3. teodoro georgiadis

    Leggo su http://www.vitacomunicazione.it/news/view/99004 :
    “Quanto alla questione del gelo rispetto al riscaldamento globale, per Mercalli «le due cose non sono collegate» perché «sui cambiamenti climatici si ragiona in termini di secoli».”

    Direi che siamo assolutamente d’accordo, e che una volta tanto lo si possa spiegare tutti insieme ai cinesi (e il tutti insieme, vista la mole di lavoro per spiegare a 10alla9 persone, e’ un bell’aiuto)che per i cambiamenti climatici bisogna ragionare in termini di secoli, in termini di secoli, in termini di secoli, in term….

    • Teo che dici facciamo assistere alla lezione anche quelli del Met Office?
      gg

    • Duepassi

      Sbaglio, o viene considerato “climatologicamente significativo” un periodo di 30 anni ? (Quindi il periodo 1940-1975 ci rientra, pare a me)
      Ma se mercalli vuole allungare i tempi, mi sta bene, perché mi pare che più son grandi i periodi e più viene smentito il GW.
      Però, se bisogna aspettare tempi lunghi per aver significato climatologico, allora devono aspettare anche loro, e darsi una calmata con la fretta che dimostrano.
      Più tempo passa, e più mi fa piacere, perché sono convinto che il tempo è galantuomo, sia quello cronologico che quello atmosferico, nel senso che si vedrà la verità
      Secondo me.
      Guido Botteri

  4. Duepassi

    La Cina è un paese “virtuoso” perché ha un basso tasso di emissione CO2 procapite.
    Capisco così che l’atmosfera sarebbe sensibile al procapite e non alla quantità di emissioni, e cioè….forse le emissioni stazionano buone buone sulla testa della singola persona, a mo’ di fantozziana nuvoletta ?
    O non è forse vero che, una volta in atmnosfera, sono libere di vagare dove il vento allegramente le sospinge ?
    E allora, che conta… il procapite, o la quantità totale ?
    Perché, se moltiplichiamo il basso tasso della Cina per la sua ingentissima popolazione, pare a me che la Cina svetti in testa alla classifica, o sbaglio ?
    Sarà, sarò ignorante e malignetto, ma a me sta faccenda del procapite mi pare proprio una furbata da bufalari…ma chi sono io per giudicare ? Nessuno.

    Guido Botteri

    • Simone82

      Infatti la Cina è da tempo la maggior produttrice di CO2 a livello mondiale. Pura matematica: 10×20 fa 200, ma 1×300 fa 300… Sempre a patto che la CO2 sia davvero quella bestia di Satana che tutti vogliono far credere: siccome oramai da diversi anni la crescita climatica delle temperature terrestri se ne sbatte della crescita della CO2 (la chiamano stasi climatica e se non erro dura esattamente dal 2003, una bella linea retta), forse vi sono altri problemi oltre quella…

    • Duepassi

      Caro Simone82,
      sono più che convinto che la CO2 non sia un problema, ma un gas invece essenziale per la vita su questo pianeta (vedi fotosintesi), ma avevo in mente un altro problema pratico:
      se ho ben capito noi che emettiamo meno CO2 pro capite dei tedeschi, e siamo meno dei tedeschi, e quindi emettiamo molta meno CO2 dei tedeschi (meno procapite x meno popolazione = molto meno in totale), dobbiamo pagare ai tedeschi un sacco di soldi per le quote CO2, ed è ingiusto, a mio parere, primo perché la CO2 è innocente, ma anche se non lo fosse perché paghiamo a chi emette molto più di noi !
      Sbaglio ?

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