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Al Gore, l’edera velenosa, la meningite e l’antrace

Al Gore nel suo libro “La scelta” ipotizza che il riscaldamento globale porterà alla diffusione di infestanti, insetti dannosi e edera velenosa. Cito:

Ci si aspetta che, in un mondo più caldo, anche la minaccia all’agricoltura delle infestazioni degli insetti sia destinata a crescere…..Inoltre il CO2 stimola di più la crescita delle piante infestanti piuttosto che di quelle alimentari, e le rende più resistenti agli erbicidi. Una delle specie indesiderate che prosperano in ambienti ricchi di CO2 è l’edera velenosa, che con l’aumento del biossido di carbonio non solo si sviluppa, ma produce un tipo molto più potente di urusciolo, veleno a cui è vulnerabile l’80% delle persone. Il programma di ricerca globale sul cambiamento climatico GCRP infatti dichiara: “Stando al continuo aumento delle emissioni di CO2, si prevede che l’edera velenosa in futuro si moltiplicherà e diventerà più tossica.”

Siccome l’affermazione mi ha particolarmente divertito perché neanche Ermione della saga di Harry Potter poteva inventarsi una minaccia planetaria dal mondo vegetale così terrificante, ho approfondito l’argomento cercando le fonti di Al Gore.

L’edera velenosa o edera del canada, (Toxicodendron radicans o Rhus radicans)1 è estremamente comune in alcune aree del Nord America e dell’America centrale ed è stata segnalata anche in Europa. Negli Stati Uniti cresce in tutti gli stati eccetto l’Alaska, le Hawaii e la California, ma è molto meno comune della quercia velenosa. L’edera e la quercia velenose contengono una resina urticante a causa di una sostanza idrorepellente chiamata urusciolo che provoca una dermatite da contatto caratterizzata da eritema, vescicole, prurito e bruciore2.

L’edera velenosa è detta anche l’ortica dei rocciatori, perché cresce anche sulle falesie e sulle rocce. La rimozione della resina va effettuata con acqua e sapone, e la dermatite si può curare eventualmente con antistaminici e cortisonici3.

Nel libro del politico americano non ci sono i riferimenti, c’è solo un link dove dovrebbero esserci le fonti4 ma è molto indaginoso far combaciare le affermazioni di Al Gore con le fonti.

Gore cita il rapporto IPCC AR4 capitolo 4.4 dove però si dice che l’effetto fertilizzante della CO2 sulla vegetazione è incerto, ma verosimile, se confrontato con i dati del paleoclima e riguarda la disponibilità di carbonio e il risparmio di acqua5 . Con un’atmosfera più ricca in CO2 infatti, l’apertura degli stomi per la respirazione è più breve e quindi la pianta perde meno acqua per evaporazione.

Nel dire che il CO2 favorisce le erbe infestanti, Gore cita gli studi di L. Ziska6 il quale afferma che nella competizione tra le colture e le infestanti, l’aumento della CO2 favorirà le infestanti che saranno più vigorose e in numero maggiore e quindi più difficili da controllare, come di fatto avviene attualmente nelle zone tropicali. Ovunque ci siano più nutrienti e fattori di crescita come: luce, acqua, sali di azoto, fosforo e potassio, CO2 e temperature ottimali, come nelle serre, tutta la vegetazione è più rigogliosa e sono favorite le piante a ciclo breve, a rapida crescita e ad alta riproduzione come molte delle infestanti, ma non solo.

Ho pensato che l’incremento di CO2 dovrebbe favorire anche i funghi, chissà quindi cosa potrebbe dire Al Gore sulla diffusione planetaria dell’amanite falloide, su quel poco della terra che non sarà diventato deserto al raddoppio della concentrazione di CO2 e a tutti i rischi che potrebbe correre la popolazione del pianeta nel fare risottini e frittatine ai funghi. Pensavo di fare una battuta, ma per scrupolo ho fatto una piccola ricerca e ho scoperto che lo hanno già detto: l’aumento del CO2 favorisce lo sviluppo di alcuni funghi patogeni per l’uomo7! Perché solo quelli patogeni non è dato a sapere, ma un dubbio ce l’ho: l’articolo è pubblicato su “Le Scienze” dell’Ing. De Benedetti che sulle rinnovabili di Sorgenia sta costruendo una fortuna. In realtà parlano solo dei patogeni perché stavano studiando solo quelli. Su “Le scienze” si dice anche che l’aumento di CO2 favorisce la crescita di batteri patogeni come quello della meningite e dell’antrace. Dopo le bufale sulle armi di distruzione di massa irachene, io, ingenuo come Remì, pensavo di non sentire più scemenze sull’antrace e sulla meningite.

Tornando ad Al Gore, resta per me un mistero il meccanismo che rende le infestanti più resistenti agli erbicidi in un ambiente arricchito di CO2. Una vegetazione più rigogliosa non vuol dire che è più resistente ad una sostanza chimica. Infatti nel rapporto di ricerca globale sul cambiamento climatico GCRP8 che cita Al Gore c’è scritto che ad una concentrazione di CO2 di 680 ppm e ad una temperatura più alta, servono più dosi di erbicida perché a parità di superficie ci sono più infestanti, non perché le infestanti diventino magicamente più resistenti.

Sul fatto che un aumento di CO2 determini una maggiore diffusione di edera velenosa con una tossicità più accentuata il GCRP, citato da Al Gore, si basa sulla solita ricerca di ricerca di L. Ziska che però clamorosamente nel 2007 smentisce tutti9, perché dice che la concentrazione e la tossicità di urusciolo non aumenta con il CO2, che fa aumentare solo la biomassa dell’edera, come quella di tutte le altre piante.

Ritengo la minaccia dell’edera velenosa poco preoccupante, ci sono moltissime piante velenose nel mondo, ad esempio le bacche dell’edera europea, ma non per questo ci sono stati avvelenamenti da marmellata di bacche di edera. Ci sono pure moltissime piante urticanti: fin da bambini si impara a stare attenti alle ortiche, così pure chi fa roccia e trekking in Nord America deve imparare ad evitare il contatto con l’edera velenosa.

L’IPCC, L. Ziska, e il GCRP affermano che l’aumento delle temperature causerà un aumento delle popolazioni di insetti. E’ presumibile che gli insetti come i batteri, partecipino alla demolizione di grandi stock di carbonio contenuto nella sostanza organica che sarà sempre più disponibile con l’aumento delle temperature, specie nelle zone umide e nelle aree di disgelo. Questo determinerà perturbazioni aggiuntive di CO2 ma anche di metano. E pensare che ad un’affermazione simile del prof. Battaglia seguirono polemiche molto ironiche10.

Come già detto in altri articoli, l’edera velenosa, la malaria, la febbre emorragica11, la meningite, l’antrace, la siccità e gli uragani sono gli strumenti che Al Gore e altri usano per far paura alla gente e creare consenso attorno ai politici e ai movimenti che propongono la riduzione delle emissioni12.

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  1. http://it.wikipedia.org/wiki/Toxicodendron []
  2. http://www.antiveleni.altervista.org/piante/index.html []
  3. http://www.suimonti.it/index.php?option=com_content&view=article&id=14:ledera-velenosa-lortica-del-climber&catid=8:patologia-arrampicatoria&Itemid=16 []
  4. http://ourchoicethebook.com/chapter10/endnotes/ []
  5. http://www.ipcc.ch/pdf/assessment-report/ar4/wg2/ar4-wg2-chapter4.pdf []
  6. http://www.ars.usda.gov/research/publications/publications.htm?SEQ_NO_115=161698 []
  7. http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Funghi_patogenici_e_CO2/1284078 []
  8. http://www.globalchange.gov/publications/reports/scientific-assessments/us-impacts/climate-change-impacts-by-sector/agriculture []
  9. http://www.bioone.org/doi/abs/10.1614/WS-06-190?cookieSet=1&journalCode=wees
    “There was a nonsignificant increase in urushiol concentration in response to CO2; however, because of the stimulatory effect of CO2 on leaf biomass,” []
  10. http://alternativenergetiche.forumcommunity.net/?t=31861283 []
  11. http://www.climatemonitor.it/?p=6257 []
  12. http://www.climatemonitor.it/?p=6889 []
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