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Raffreddamento globale

Gli strilloni di tutto il pianeta se ne facciano una ragione, le grida e gli strepiti hanno finito per sortire esattamente l’effetto contrario di quello che si proponevano. E così, dopo aver perso completamente le tracce del climate bill americano, ora va in soffitta anche il piano di riduzione delle emissioni del governo australiano.

Direi che più globalizzata di così l’opinione dei policy makers e dei loro connazionali nonché mandatari non potrebbe essere. Ricordate? In nome della necessit di agire in Australia avevano buttato a mare un governo. Ora, l’esecutivo che si era proposto come il salvatore del pianeta, rimanda a data da destinarsi -possibilmente dopo le elezioni comunque- non l’attuazione, ma la discussione iniziale del progetto.

Dunque, fuori l’Australia, che per inciso ha le più alte emissioni pro-capite del pianeta (ma emettono anche i canguri?), fuori gli States dopo l’audace tentativo di proporre una riduzione del 17% rispetto al 2005, cioè 3% rispetto al 1990, cioè niente, fuori India, Cina e Brasile, che nel gioco non ci sono mai entrati né si sognano di farlo, resta solo l’Europa, dove non ci sono i soldi neanche per il caffè.

Ma chi ci andrà  a Bonn e Città  del Messico Cancunn?

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2 Comments

  1. duepassi

    Personalmente trovo assurda questa presentazione delle emissioni in base al procapite, come se quello che emette la singola persona occupasse una parte del cielo diversa dagli altri. E non si tiene conto dell’estensione del territorio. Stati come Canada e Australia sono demonizzati per l’emissione procapite, pur essendo queste emissioni distribuite su un’estensione enorme (sono praticamente due continenti, o quasi). Che senso ha, se non quello di favorire stati altamente popolati, come Cina e India, e colpire l’Occidente ? Forse che le emissioni non si mescolano, e non si sommano lassù, liberamente nel cielo, e quindi ha più senso il totale, che non una indicazione del procapite che non tiene, furbescamente, conto dell’estensione del Paese ?
    Sinceramente questa la ritengo una truffa ideologica strisciante. Scusate, sarà forte quel che dico, e lo dico io personalemente, Guido Botteri, ma vorrei proprio vedere che giustificazioni tecniche verrebbero adottate da chi mi criticasse. Sinceramente.
    Chiedo scusa per i toni, ma questo è quello che penso.

  2. Claudio Costa

    ma emettono anche i canguri?

    Un pò meno di bovini e ovini, infatti ne stanno studiando gli enzimi ruminali, ma la domanda in realtà smaschera l’errore nel conteggio delle emissioni. L’australi aè un paese industrializzato, usano il carbone, ma la differenza la fanno appunto le emissioni di ovini e bovini, ancora di più la nuova zelanda, ma il metano zoogenico non è aggiuntivo altrimenti lo sarebbe anche quello dei canguri delle termiti ecc
    Invece considerano il metano zoogencio come CO2 equivalente e quindi come emissioni aggiuntive causa di agw…ma non è così

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