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Tag: Alluvioni

Se piove forte non c’è il Sole

Tranquilli, non sono stato troppo tempo sotto al sole, è ovvio che quando la pioggia cade copiosa per vedere il sole bisogna andare sopra le nuvole ma, in effetti, è proprio lì che vorrei andare.

 

Passavo dalle pagine di Tallbloke e ho trovato un articolo che collega gli eventi alluvionali sul nord Italia alle fasi di debole attività solare. Il paper ha questo titolo:

 

Orbital changes, variation in solar activity and increased anthropogenic activities: controls on the Holocene flood frequency in the Lake Ledro area, Northern Italy

 

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Uno stentato ritorno alla vita

Con i primi rudimenti di meteorologia si conoscono i Monsoni come dei venti stagionali su vasta scala che interessano molte regioni del Mondo. Nella stagione estiva, questi venti si comportano come delle brezze di mare di vastissime proporzioni, spingendo, per esempio sul continente indiano ma anche sull’Africa e sul Sud America, grandi quantità di umidità proveniente dagli oceani. La presenza di catene montuose importanti impedisce a questi flussi umidi di proseguire il loro cammino dentro i continenti e si generano così delle piogge torrenziali spesso causa di vaste alluvioni.

Diversamente d’inverno, sempre prendendo ad esempio il continente indiano, quella che “soffia” è una brezza di terra sempre di vastissime proporzioni. Aria fredda proveniente dagli altipiani alle spalle dell’Himalaya che scende giù verso l’oceano mantenendo condizioni di aridità quasi assoluta.

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Eventi estremi e Climate Change: Anche in Spagna nulla di fatto

Non è certo la prima volta che parliamo di cambiamenti climatici, eventi estremi e danni da essi provocati. Le analisi che abbiamo avuto modo di commentare sin qui hanno però quasi sempre riguardato l’oltre oceano a firma di Roger Pielke jr, sebbene qualcosa di più generale abbia trovato spazio anche nel recente report IPCC dedicato proprio a questo argomento.

Oggi ci avviciniamo un po’ a casa, più precisamente andiamo in Spagna. Su Natural Hazards and Earth System Sciences  è stato pubblicato un articolo focalizzato sui danni causati dagli eventi alluvionali.

Assessing trends in insured losses from floods in Spain 1971–2008

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Le ultime parole famose

Sembra una barzelletta ma non lo è. Alla fine di marzo, cioè al culmine di un periodo decisamente siccitoso per gran parte del comparto europeo, belpaese e albione inclusi, più o meno tutti, aventi diritto e non, si sono cimentati nelle previsioni stagionali.

Obbiettivo, capire se la primavera, notoriamente stagione piovosa, avrebbe confermato il suo carattere sanando almeno in parte il deficit idrico oppure no. Secondo obbiettivo, gettare il cuore oltre l’ostacolo e farsi un’idea per la prima parte della stagione estiva.

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Maltempo, eventi estremi, ricerca e divulgazione.

Prima di cominciare questo post vorrei che leggeste con attenzione le frasi che seguono. Vengono dal Sunnary for Policy Makers dello Special Report dell’IPCC sull’esposizione al rischio da eventi estremi (SREX – SPM).

Si prende atto:

[info]

Le incertezze nelle serie storiche dei cicloni tropicali, l’incompleta comprensione dei meccanismi fisici che collegano i parametri dei cicloni al cambiamento climatico e l’ampiezza della variabilità dei cicloni tropicali genera soltanto un basso livello di confidenza per l’attribuzione di cambiamenti misurabili dell’attività dei cicloni tropicali all’influenza antropogenica. L’attribuzione di un singolo evento estremo al cambiamento climatico è un’azzardo.

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Poi quasi con rammarico si chiarisce:

[info]

C’è un basso livello di confidenza nell’osservazione di ogni genere di aumento di lungo periodo (40 anni o più) nell’attività dei Cicloni Tropicali (intensità, frequenza, durata), dopo aver tenuto conto dei cambiamenti intervenuti nella capacità di osservazione. E’ probabile che ci sia stato uno spostamento verso nord delle rotte principali delle tempeste extratropicali. C’è un basso livello di confidenza nei trend osservati dei fenomeni a ridotta scala spaziale come i tornado e la grandine a causa della disomogeneità dei dati e dell’inadeguatezza dei sistemi di monitoraggio.

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E infine si prevede:

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E’ probabile che a scala globale la frequenza dei cicloni tropicali possa diminuire o restare essenzialmente invariata.
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Piove sempre dove ha già bagnato, eppure ogni volta sembra una sorpresa – Aggiornamento

Con le informazioni che seguono, il CNR che descrive brevemente ciò che è accaduto in Liguria negli ultimi 50 anni (Nell’immagine: Sarno, 5 maggio 1998 – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco).

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