16:18 - L'analisi Arpal conferma: raro ciclone tropicale nel Mediterraneo 12.10.2010 Una vasta circolazione mediterranea legata al passaggio di un sistema frontale in occlusione sul centro Nord determina tempo instabile sul Mediterraneo centrale e la nostra Penisola con nuvolosità diffusa e un gradiente barico significativo da Est a W sulle zone settentrionali del Mediterraneo (Settore Ligure, Corsica Provenza, Leone e Baleari); qui i venti hanno raggiunto intensità notevoli dal I° quadrante fino a 40-50 kt di vento medio (tra Capo Mele e Tolone). Tale gradiente è determinato da un'interazione tra un promontorio anticiclonico in Pianura Padana (appendice di una vasta struttura europea che presenta il suo massimo sulla Gran Bretagna) e una circolazione africana legata ad un jet ascendente di origine extratropicale. Si prevede che nelle prossime ore si attiverà una circolazione a centro "caldo" sul mare di Alboran che dovrebbe approfondirsi a Sud delle Baleari (attorno a 990 hPa) per poi muoversi velocemente a metà settimana in direzione del Canale di Sardegna e Sicilia. Tale struttura per Mercoledì attiverà probabilmente una nuova fase di maltempo (legata ad una banda occlusa) sui bacini tirrenici, Corsica, Sardegna e Baleari, che potrebbe anche essere associata a intense precipitazioni; queste ultime potranno interessare successivamente le regioni centrali e Adriatiche centro meridionali. Tali circolazioni calde non sono molto frequenti in Mediterraneo in quanto sono sicuramente più vicine ai cicloni tropicali ed hanno caratteristiche opposte alla depressione delle medie latitudini o depressioni mediterranee. Si formano quando una spinta di aria più calda di origine extratropicale si insinua nella depressione o nella saccatura in quota. L'aria calda in questa struttura tende a situarsi ai bassi livelli ed è inoltre caratterizzata da dimensioni più ridotte e una nuvolosità spiraliforme caratterizzata da un'intensa rotazione ciclonica dei venti attorno al minimo; questi ultimi risultano più forti al suolo che in quota (contrariamente alle circolazioni temperate in cui abbiamo l'opposto). Generalmente tale circolazione tende a restare sul mare e si adatta alle caratteristiche del bacino come dimensione (per cui i minimi mediterranei hanno un raggio d'azione minore rispetto a quelli che si originano sulle zone atlantiche), autoalimentandosi finché rimane sul mare. Poi, a maturità tende a colmarsi scomparendo completamente a volte fino a dare origine anche ad una piccola zona anticiclonica (al posto del minimo al suolo). Arpa Liguria