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Falsi amici

La definizione di Wikipedia: “in Italiano ed in altre lingue romanze sono quelle parole della lingua inglese di derivazione latina che hanno evoluto il loro significato in maniera indipendente“. Si presume che chi scrive un articolo su un quotidiano nazionale dovrebbe conoscerne l’esistenza, anzi, ne sono certo, per cui se si traduce ignorando il significato vero della parola vuol dire che si vuol dare un messaggio differente. Quale messaggio? Il solito: siamo all’ennesima evidenza del cataclisma climatico.

Procediamo con ordine. Sul quotidiano “la Repubblica” di ieri, nella sezione (ahimè) Scienza e Tecnologie, è stato pubblicato un articolo su un misterioso “arcobaleno capovolto” avvistato a Cambridge in Inghilterra qualche giorno fa. Dopo aver brevemente spiegato che piuttosto che di un arcobaleno a testa in giù, si trattava invece di un fenomeno noto come arco circumzenitale (CZA), nell’articolo si ricorre ad una testimone oculare l’astronoma inglese Jaqueline Milton, per spiegarne l’origine.

La studiosa, con molta buona volontà si mette a disposizione, anche perchè lo aveva già fatto qualche giorno fa per il Daily Mail e perchè forse aveva saputo che anche un altro sito italiano un po’ meno noto aveva riportato la sua intervista. E così, pari pari da queste descrizioni scopriamo che si tratta di un fenomeno ottico ben noto, tutto sommato abbastanza raro, che si verifica con particolari condizioni atmosferiche e astronomiche, ovvero con cielo appena velato da nubi alte e sottili e con il sole ad una altezza compresa tra circa 32 e 22 gradi. Dunque un fenomeno che può essere visto più facilmente nelle zone fredde dove la nuvolosità è formata da cristalli di ghiaccio anche a quote un pò più basse e dove il sole non sale molto alto nel cielo.

L’astronoma dichiara di non aver mai visto di persona questo fenomeno e di esserne stata favorevolmente impressionata (dall’inglese impressive), da appassionata qualè delle cose che accadono in cielo. Qui finiscono le descrizioni del Daily Mail e del sito italiano. Repubblica invece, sempre alla ricerca della verità, si spinge parecchio oltre. Innanzi tutto traduce le sensazioni della studiosa con: “[…]  si trattava di una vista davvero impressionante”. Dall’accezione positiva della nostra interlocutrice al monito di Repubblica, passando per un “falso amico”, ovvero per una parola che significa tutt’altro. Vi faccio un paio di esempi: se avesse definito il fenomeno “terrific”, non ne sarebbe stata terrorizzata ma al contrario le sarebbe piaciuto tantissimo; se il vostro partner è “morbid” non significa che è soffice ma che è morboso.

Perchè ricorrere al monito? Semplice, perchè, appena chiuse le virgolette, si utilizza l’affermazione dell’astronoma che aveva sottolineato che è un fenomeno più comune nelle zone fredde, per attribuire l’avvenimento al cambiamento climatico, cioè alle temperature sconvolte di questo pazzo mondo e di questo pazzo clima. Inutile dire che questa è tutta farina di Repubblica, perchè nessuno di quelli che ha riportato la notizia si è azzardato a dire una cosa del genere. In effetti sarebbe stato sufficiente fare una piccola ricerca per scoprire che la rete è piena di immagini di questo fenomeno. In Inghilterra nel 2004 (guarda caso in settembre), a Pisa nel 2000 etc. etc… Se invece ne volete sapere di più, fate un giro su questo sito che si chiama Atmospheric Optics e vi toglierete ogni soddisfazione.

Non c’è nessun, ma proprio nessun collegamento con il clima che cambia, il fenomeno è raro ma non anomalo, dipende solo dal sole e dalla posizione dei cristalli di ghiaccio nelle nubi. Ghiaccio sì, proprio quello che abbonda nelle pazze nubi di questo pazzo mondo surriscaldato. Del resto notoriamente siamo usi raffreddare le bibite nel forno e riscaldare gli alimenti nel freezer.

Abbiamo capito che la stella di Repubblica brilla nella stessa galassia finanziaria di Sorgenia (CIR, la holding che detiene anche il gruppo editoriale l’Espresso detiene il 68,1% di Sorgenia Holding che, a sua volta ha il 79,5% di Sorgenia), impegnata nel settore dell’energia eolica, ma di questo gliene siamo grati ugualmente, perchè le fonti rinnovabili le abbiamo a cuore anche noi, senza la necessità di essere presi per i fondelli sul giornale.

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Published inAttualità

26 Comments

  1. dontfeednuclearists

    Ora che c’è anche Borrielli non posso che abbandonare la discussione, è uno che scende nel trivio e non disdegna di insultare mamme, sorelle e famiglie intere se non dici che ha ragione.

    Di fronte alla bestialità di tali soggetti non si puo’ che abbandonare il campo per non scendere al loro livello.

  2. Giampiero Borrielli

    Spett. Guido Guidi, la seguo con interesse da circa sei mesi, e i suoi articoli e riflessioni li condivido con tanti altri…ma lasci perdere il Sig. LaTorta. Se comincia a dargli importanza rispondendo ai suoi post, si ritroverà invischiato in sterili polemiche che avranno come unico risultato quello di avergli fatto perdere tempo!!!!
    Tempo che invece può utilmente impiegare nel continuare il suo eccellente lavoro di divulgazione!!!
    Con Stima a lei e ai suoi collaboratori
    Giampiero Borrielli

  3. duepassi

    “Gustavo LaTorta”…molto spiritoso, chissà come starà ridendo, credendosi assai furbo.
    Un nick in clima di feste, non c’è che dire.
    Però io sono diabetico, e non mi diverto con le torte, preferisco i nomi veri.
    Buon Anno a tutti.
    Guido Botteri

  4. Innanzi tutto scusate il ritardo, sono in vacanza e non ho facile accesso ad una connessione stabile. Cercherò di affrontare le cose con ordine. Per quel che attiene alla polemica con il nostro nuovo lettore (che forse già non lo è più ma spero di no), non si tratta certo di un problema di identificazione. Semplicemente, dal momento che nelle cose che scriviamo e diciamo ci mettiamo la faccia, ci piace che i nostri interlocutori facciano
    altrettanto. Forse è un vezzo, forse una limitazione, perchè qualcuno magari preferirebbe restare anonimo ed avere comunque delle cose interessanti da dire, però è una delle poche regole che ci siamo dati, oltre naturalmente a quella della buona educazione. E’ capitato più volte che in qualità di amministratore abbia sentito la necessità di contattare privatamente dei lettori, a volte per un semplice grazie, a volte per chiedere maggiori informazioni in merito a qualche argomento, a volte per invitarli a partecipare più attivamente scrivendo dei post, a volte (purtroppo) per chiedere di non andare sopra le righe. Per quel che mi riguarda non è un segreto che una buona parte della
    visibilità di queste pagine derivi anche dalle mie attività istituzionali, alle quali devo rispetto assoluto. Per evitare di essere coinvolto o coinvolgere a seconda dei casi qualcuno in discussioni che potrebbero in qualche modo ledere questo rispetto, ho la necessità di sapere sempre con chi ho a che fare. Questo è un limite alla discussione forse, ma non posso fare altrimenti. Quando i messaggi spediti privatamente tornano indietro perchè le mail inserite sono “fake”, significa che l’interlocutore non è disponibile ad un confronto aperto, e la sensazione forse sbagliata che si preferisca tirare il sasso e nascondere la mano non è piacevole. Il nostro amico ha firmato la sua mail, è convinto di avere a che fare con dei tonti e, da tali, gusteremo la torta di gustavo. Per quel che mi riguarda qui finisce il problema, e finisce anche per i commenti di “duepassi”, che con buona pace della dietrologia accennata sempre dal nostro nuovo
    amico, aveva già firmato un commento parecchio tempo fa.

    Nel merito dei commenti non posso fare a meno di pensare che ancora una volta si sia fatta confusione. Una cosa è il clima e le cause che possono o meno determinarne variazioni non naturali, altra cosa sono l’ambiente e la sua salvaguardia. L’accusa che viene mossa così spesso a chi non è convinto dell’origine antropica del riscaldamento globale di essere anti-ecologista o di fregarsene
    dell’ambiente è falsa e pretestuosa. E forse è anche peggio di quella di collusione con non meglio specifici interessi economici. Ma, tant’è, ognuno è padrone di pensarla come crede, per il clima sono convinto che la parola fine a questa isteria la metterà la natura; per l’ambiente, speriamo che quando si tornerà ad averlo realmente a cuore non sia troppo tardi. Oggi la propaganda ha generato in troppi la convinzione che smettere di emettere CO2 risolverà ad esempio il problema di rifiuti o quello della cementificazione selvaggia, che sono specifici problemi ambientali per cui non solo non si impiegano risorse, ma non si fanno nemmeno adunate oceaniche come quella di CO2penhagen.

    Scusatemi anche se ho divagato, spero che il nostro nuovo amico torni a trovarci, come ebbi modo di dire in una analoga occasione qualche tempo fa, sono i commenti critici che fanno lo spessore della discussione, perciò, ben vengano. Se nel farli si può evitare di insultarsi ed adombrare colpe o collusioni di vario genere però è meglio.
    Saluti,

    gg

  5. admin

    Intanto chiariamo subito una cosa, “iscriversi” col proprio nome reale non è una regola di questo sito, si tratta semplicemente di netiquette. A maggior ragione se si apre un contenzioso nello stile di “dontfeednuclearists”. Al quale ribadisco che se non approva questa semplice regola di buon senso, trova centinaia di altri siti, compresi quelli con una moderazione molto più stringente della nostra.

    Il problema del nick vale per tutti, a meno che non si entri qui per dire solo “Buongiorno” “Buonasera”, e non è certo il suo caso “dontfeednuclearists”. Se volete mantenere il nick, è possibile farlo, basta anche solo firmarsi.

    C’è una ratio molto semplice dietro questa regola di buonsenso. Chi scrive su questo blog ci mette il proprio nome e la propria faccia, in chiaro, esponendosi giorno per giorno a tutto quello che sappiamo. La netiquette vorrebbe un contenzioso altrettanto in chiaro per equilibrare un po’ la situazione. Non schermatevi dietro a internet, e comportatevi come se foste (fossimo) tutti seduti intorno a un tavolo. Vi mettereste una maschera di carnevale per parlare? O vi è il sano dubbio che l’anonimato sia uno scudo per dare sfogo a tutti i propri sentimenti meno cavallereschi? Il dissenso? Quello è il benvenuto, contrariamente a quanto dica “dontfeednuclearists”.

    Saluti.

    CG

    • dontfeednuclearists

      Bazzico la rete da ben prima che fosse il fenomeno di massa che tutti conosciamo, con le varie storture annesse, e mai, ripeto mai, noi che la nettiquette (noi old style usiamo le due “t”) l’abbiamo praticamente scritta abbiamo preteso l’identificazione di chi esponeva le proprie idee, sin dai tempi delle BBS (per chi sa cosa siano).
      A maggior ragione oggi, che le rete è divenuta effettivamente una terra di tutti, ma ancora di nessuno, la protezione della privacy ritengo che sia non solo auspicabile ma addirittura necessaria, specie in questo recentissimo periodo di caccia alle streghe. Il buon sesno sta appunto nel proteggere i propri dati personali, non nel distribuirli alla massa indistinta dell’utenza internet.
      Ma tant’è, come ho già ben scritto, ognuno a casa “propria” mette le regole che vuole e non staro’ certo a discuterle, purchè non si cerchi di spacciarle come necessarie o assolutamente di buon senso, quando a mia modestissima opinione non sono né necessarie nè saggie.
      Accetto e addirittura condivido la moderazione, anche se non mi sono mai piaciuti i censori, ma anche qui, ognuno si protegge come crede.
      Firmero’ il messaggio, tranquilli, quando avro’ finito di scriverlo, se qualcuno ha ancora dubbi in merito.

      Credo pero’ che qui ci si stia nascondendo dietro a un dito, e dietro le rivendicazioni di identificabilità (come se davvero qualcuno credesse ancora nell’anonimato di internet) si voglia nascondere altro, e cioè semplicemente la mala digestione di opinioni non allineate. Questo lo credo e lo ripeto, benchè vi spertichiate a cercare di convincere del contrario.

      D’altronde, a leggere Gravina (che questa volta pero’ si firma come admin) sembra che io sia venuto qui a insultare e diffamare, quando mi pare vero semmai il contrario. Sarebbe curioso capire dov’è che leggete tutti questi “sentimenti non propriamente cavallereschi”, forse nel fatto che ho ritenuto pretestuoso l’articolo di Guidi a proposito degli “odd firends” che aveva scomodato pur di fare allusioni poco edificanti sul secondo quotidiano + autorevole d’Italia? Se è così, saremmo davvero difronte al maiale che da del porco alla gazella…

      O ancora, cos’è che disturba tanto nel nick “dontfeednuclearists”? (che ha scatenato veri e propri deliri da parte di duepassi). Vi diro’ la verità non è tanto che non mi piaccia il nucleare, è proprio che non mi piacciono i pronuclearisti e gli anti ecologisti. Mi sembra che abbiano argomentazioni deboli e un odio ingiustificato per i loro antagonisti, che in fondo hanno solo a cuore il loro pianeta e i loro figli. Magari potranno pure sbagliare, ma che le loro intenzioni siano nobili mi pare davvero fuori discussione.
      Io di mio non mi schiero nè da una parte nè dall’altra, sono francamente stufo dei guelfi e dei ghibellini in cui si dividono gli italiani su ogni singola questione, certo mi disturba l’ipocrisia e quando la ravviso sento di dover intervenire.
      Ecco la questione è tutta questa, nll’articolo di Guidi ho scorto dell’ipocrisia e mi ha infastidito. E ho spiegato, credo bene, dove e perchè.
      Tutto il resto che mi si attribuisce è pura speculazione.

      No, caro Guidi, non staro’ a spiegarle nulla sul nucleare nè cosa ritengo in proposito, non è mia abitudine salire in cattedra come piace fare a voi altri. Una cosa la dico e chiara, lascieranno, è vero, perplessi alcune posizioni estreme dei supposti eoclogisti, ma cercare di minimizzare i problemi dell’impatto sull’ambiente delle attività umane è miope e poco consapevole, ed è peggiore di un certo catastrofismo che certo fa sorridere, ma sicuramente è utile a creare un minimo di coscienza ecologica.

      Detto questo non credo che partecipero’ ad ulteriori discussioni su questo blog, mi sembra che siate ipersensibili alle critiche e alle voci fuori dal coro.
      In questo clima non mi piace confrontarmi con chi il confronto non lo vuole, al di là di quello che dice.

      Ringraziandovi per l’attenzione accordata, vi porgo i miei migliori auguri per un sereno 2010, raccomandandovi i valori della lealtà e del rispetto del prossimo.

      Gustavo LaTorta.

      ps.
      Anche bloccare gli ip, non mi sembra l massimo della correttezza, alla faccia di chi dice di accettare il dissenso.

    • Mi firmo come Admin, perchè sono anche l’Admin di questo sito. E sì, la vecchia guardia la conosco pure io. Prima connessione internet nel 1995, quando ancora si telefonava all’ISP. Prima ancora, sì avevo un modem a 56, per le bbs e non solo.

      Ah e visto che di vecchia guardia si parla, io dico ancora “L’Internèt”.

      PS: non blocchiamo IP su questo sito, come ha detto Guidi siamo contrari a oltranza a certe forme di censura. Con questo, chiederei a tutti di ritornare IT, altrimenti mi vedrò nuovamente costretto a intervenire come Admin…

      Saluti e Buon Anno a tutti quanti.

      CG

    • dontfeednuclearists

      Io sono sempre stato IT, peccato non poter dire lo stesso di tutti.

      Ps.
      Gustavo laTorta è il mio nome che ci crediate o no. Qui non si tratta di furbizia, ma di malafede,ed al momento non è certo la mia.

      E gli Ip li bloccate eccome, ne so un bel po’, so quello che dico.

    • admin

      Rispondo per l’ultima volta alla questione IP: noi non blocchiamo gli IP. Se lei ne sapesse davvero così tanto, saprebbe bene come funziona WordPress su hosting. La riprova (più diretta che mai) è che se fossimo su un forum, lei si sarebbe preso un bel ban da tempo. Qui no.

      Piuttosto ora ci costringete a chiudere i commenti in questa discussione. Grazie al comportamento di pochi, molti non potranno più esprimere il loro pensiero. Riflettete su questo.

      E ora noi tutti vorremmo dedicarci ad altro, piuttosto che continuare a moderare questa discussione.

      L’Admin

  6. Va bene, entriamo nel merito.
    Quando uscì questa notizia, l’unica fonte disponibile era il blog che ho linkato, in cui c’era il virgolettato dell’astronoma intervistata. In quelle frasi, c’era solo la descrizione (anche ammirata devo dire) del fenomeno. L’aggiunta del rischio clima che cambia è arrivata solo sull’articolo di Repubblica.
    Non è tirare l’acqua al proprio mulino o alle proprie pale eoliche? Può darsi, allora è solo una considerazione senza senso, superficiale e inutilmente catastrofista. Scegli tu cosa è meglio.
    Quanto alla tua replica, non sono affatto stizzito, semmai divertito e stimolato dal confronto. Però non essendo probabilmente in grado di imparare qualcosa e dovendo perseguire il fine ultimo di questo blog, che mi pare tu conosca meglio di me, cerco sempre di non prendermi troppo sul serio, facendo altrettanto con i miei interlocutori.
    Ad ogni modo, quale merito è più meritevole della proposta che ti ho fatto nel commento precedente? Vogliamo continuare con il cabarèt o proviamo a parlare di qualcosa di più concreto? 🙂
    gg

  7. dontfeednuclearists

    Io accetto la moderazione, se volete cassare i miei messaggi per motivi + o – nobili fatelo pure, non è mia abitudine dire agli altri quello che devono fare, soprattutto a casa “loro”.

    Non mi reputo nè maleducato nè incivile nel proteggere la mia privacy e se sarà questa la scusa buona per coprire una certa incapacità VOSTRA di entrare nel merito, utilizzatela pure nessuno ne farà un dramma.

    Ps
    Nessuno aveva bisogno di un giudizio di “consonanza” per le repliche tanto mie quanto quelle di Guidi.
    Mi sembra altresì di essere stato rispettoso dei miei interlocutori, benchè non la pensassi come loro.

    • Legga bene quello che ho scritto e scoprirà che la sua replica è superflua.

      Saluti

      CG

  8. dontfeednuclearists

    Educatissimo Guidi,

    Lei non sa chi sono io, come io non so chi è lei, nè francamente mi interessa. Sarebbe questione di apertura mentale (e mi rendo conto che sia difficile reperirne da queste parti) discutere delle idee piuttosto di chi se ne fa latore. Lo diceva anche Oscar Wilde, d’altronde: “Grandi menti discutono di idee, menti mediocri discutono di eventi, piccole menti discutono di persone.”

    Capisco che sia stizzito ma spero che abbia imparato che se non vuole che qualcuno intraveda interessi privati e particolari nelle sue opinioni allora farebbe bene a non ipotizzarne nelle opinioni di chi non la pensa come lei.
    Questo me lo auguro, ma nutro poche speranze che lei abbia imparato qualcosa.

    D’altronde la tecnica nella sua risposta è sempre la stessa: tentare di ribaltare BANALMENTE la frittata.
    Accusa me (ma da quale pulpito poi?) di aver sposato non si capisce bene quale causa e di seguirla ciecamente, quando è evidente che l’unico ad aver assunto questo tipo di atteggiamento, piutosto miope in verità, è lei, e lei soltanto.
    Non è forse lo scopo ultimo di questo blog? Quello di minimizzare, infangare, cercare di ridicolizzare e sostanzialmente di confondere le idee sulle questioni ambientali ed ecologiche in nome di un non meglio specificato modernismo d’accatto?

    Non ci sono, in fondo, questioni ideologiche su cui abbia voglia di misurarmi con lei. Si tratta solo del mio commento e della mia opinione sul suo articolo che ho trovato francamente pretestuoso, come credo di aver ben spiegato.
    Se poi lei perde il controllo se qualcuno osa non applaudire alle sue esternazioni, non so cosa farci, se è così sensibile si tenga le sue opinioni per lei e non le divulghi in pubblico.
    Se invece riuscirà a mantenere il controllo sarei lieto se entrasse nel merito del perchè non concorda con me e civilmente potremo confrontarci su questo.

    • E’ toccato a me approvare questo commento (è il mio turno oggi pomeriggio). Taglio corto e vado subito al dunque: abbiamo chiesto più e più volte su questo sito di avere quel minimo senso di educazione e civiltà, presentandosi e non nascondendosi dietro un nick, soprattutto nel caso in cui si desideri un dialogo. Se per caso Le fosse sfuggita questa regola, non è un problema nostro, è Lei che è entrato a casa nostra. Ciò detto, ritengo la risposta di Guido Guidi perfettamente consona.

      Saluti.

      CG

      Claudio Gravina

    • Duepassi

      Leggendo questi commenti, ho scoperto una cosa che non sapevo, e cioè che qui si chiede di presentarsi, e di non usare un nick.
      Mi dispiace, non lo sapevo, ed ho usato un nick che uso anche altrove.
      L’avessi saputo prima, mi sarei presentato col mio nome, ma ora brucerei il nick che uso anche su altri siti, e quindi sono in una situazione imbarazzante.
      Ho sempre usato il mio nick come se firmassi con nome e cognome, rispettando gli interlocutori, ma ora mi trovo in una strana situazione.
      Come risolverla ? Vi chiedo un consiglio su cosa fare.
      Con stima
      Guido B.

  9. dontfeednuclearists

    Curioso come si scriva un articolo capzioso e fazioso per tacciare un altro articolo di faziosità e capziosità.

    E’ quello che ha fatto Guidi che, sappiamo bene, sventola lo spauracchio di supposti interessi commerciali del gruppo Repubblica per le energie rinnovabili, per giustificare, probabilmente i suoi, per l’atomico.

    In fondo Repubblica non fa che riportare gli stessi identici dati che riporta lo stesso articolo di guidi (sia il nome del fneomeno, sia la sua inusualità). Leggi e leggi tutta la faziosità di repubblica starebbe nel fatto che utilizza la parola “impressionante” per tradurre “impressive” il tutto al bieco scopo di darne connotazioni negative piuttosto che positive.
    Insomma, siamo al delirio. “Impressionante” in Italiano, certo per chi lo conosce, non ha connotazioni nè positive nè negative, le connotazioni si capiscono dal contesto.
    D’altronde se dicessi che “l’accelerazione della Ferrari è impressionante” non direi nulla di negativo sull’automobile di MAranello e sulla sua accelerazione, anzi al contrario, il fatto che l’accelerazione mi abbia impressionato indica che mi ha impressionato positivamente, e non negativamente. D’altronde è esattamente lo stesso uso che si puo’ fare di “impressive” in inglese.

    Certo il corretto riportare la notizia di Repubblica, termina con una brevissima considerazione, e cioè che l’inusualità del fenomeno e il suo verificarsi potrebbero essere connessi a un cambiamento climatico, considerazione che possiamo anche non condividere, ma certo non escludere.

    Ma questa possibilità invece scandalizza Guidi che ci intravede subito una macchinazione.

    Come si suol dire “Ognun del proprio cuore, gli altri misura”.

    • Carissimo,
      brancolo nel buio sulla tua identità, ma da amante della buona tavola e non essendo per nulla interessato al nucleare, deduco che anche se qualcuno dovesse seguire il tuo consiglio, continuerò a potermi togliere ogni genere di soddisfazione culinaria. Il mio interesse per l’atomo nasce e finisce con la risonanza magnetica che ho fatto ad un ginocchio anni fa. Devo dire che è risultata utile. Ieri l’altro hanno bussato alla mia porta i cattivi nuclerists, offrendomi lauti compensi per continuare a remare dalla loro parte, anche se lo faccio solo per il mio ginocchio. Ci siamo accordati per una cifra con parecchi zeri, peccato che non ci siano numeri primi davanti. Sono però disposto a dividerli con chiunque abbia voglia di informarmi sull’argomento, anche a beneficio dei lettori di CM. Sempre dal nick capisco che ne devi sapere parecchio, altrimenti sarebbe solo uno stupido vezzo ideologico no? Perchè non ci scrivi un bel post sullo stato dell’arte di questa tecnologia, della sua eventuale utilità o inutilità, oppure della sua necessità a prescindere da pregi e difetti? Sarebbe davvero un importante arricchimento per queste pagine, siamo stanchi anche del nostro solito scetticismo becero, sentiamo decisamente il bisogno di sposare una causa e seguirla devotamente. Magari così ci scappa pure qualche numero primo. Che dici, accetti?
      gg

  10. @ James
    Many thanks, hope you stay with us.
    gg.

  11. James

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  12. […] probabilmente, perché secondo Guido Guidi autore del blog Climatemonitor: “Non c’è nessun, ma proprio nessun collegamento con il clima che cambia, il fenomeno è […]

  13. Anna

    Caro Guidi,
    peccato che i suoi articoli, ironici ma seri e ricchi di informazione, non trovino spazio sui giornali come Corriere e Repubblica. Speriamo almeno che i giornalisti sensibili ai temi scientifici, navigando in rete, leggano le sue osservazioni e, colti dal dubbio, comincino a mettere in discussione le loro certezze. Cordiali saluti. Anna

  14. Stavamo già commentando con gioia e ammirazione le immagni del fenomeno (abbastanza raro) quando la pubblicazione di quell’articolo su Repubblica (con un titolo a dir poco scandaloso!) è stata per noi come una doccia non fredda, ma ghiacciata.

    http://forum.meteoweb.it/viewtopic.php?t=17900

    Il problema più serio, però, è che sono pochissimi, come noi, ad avere uno spirito critico nei confronti di quell’articolo. Pochissimi conoscono i dettagli tecnici della meteorologia e dell’atmosfera, e la stragrande maggioranza dei lettori crede davvero che quello è un fenomeno “avariato” provocato dalle attività umane che sarebbero “devastanti” per l’atmosfera.

    E così le battaglie che combattiamo quotidianamente e che vedono in Guido Guidi (e in altri meteo/man Italiani) un punto di riferimento scientifico, sembrano già perdute in partenza.

    Ma non arrendiamoci.

  15. Grazie Roberto.
    Chissà se recepiranno mai il messaggio. Ben venga la moltiplicazione delle opinioni, prima o poi arriveranno a segno.
    gg

  16. …Speriamo che il giornalista di Repubblica che ha tradotto le parole della cara Jaqueline Milton, leggendo la tua puntualizzazione non cada sul “pavement” ma corra “of course” a correggere l’articolo!!! :-))
    Complimenti Maggiore!
    Chiara

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