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Mese: Maggio 2009

Il falso mito dei lavori verdi

Va di moda. Ormai è tutto verde e ciò che è verde e buono e giusto. Dall’alimentazione allo stile di vita, dall’energia ai posti di lavoro. Viene da chiedersi come mai l’uomo non ci abbia pensato prima, basta apporre i prefissi eco- o green- e il mondo cambia. L’ultima eco-rivoluzione sta avvenendo nel campo dell’occupazione.

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L’era del tetto bianco

Lo sappiamo, non è una novità. Negli ultimi decenni i nostri amati tetti di casa sono stati oggetto di intensi studi. In questo caso non parliamo di studi strutturali, bensì del colore dei nostri tetti. E di colore ne hanno visto parecchio, dal classico rosso mattone o ocra, ai più moderni blu cielo e verde.

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Un pazzo? Ma qui è pieno di pazzi!

Ma il livello dei mari sale o no? Secondo le proiezioni del Panel Intergovernativo delle Nazioni Unite non ci sono dubbi, l’innalzamento del livello dei mari rischia di essere l’effetto più dirompente delle modifiche indotte dal riscaldamento globale, secondo chi ha curato molti dataset di osservazione invece non ci sarebbe traccia di alcun aumento, nè questo è probabile che si verifichi. A chi dare ascolto?

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Energia pulita o smacchiata?

Leggiamo dal Messaggero di oggi di un report presentato all’Accademia dei Lincei dalla Fondazione Edison, sul futuro dell’energia rinnovabile in Italia. L’articolo ci aiuta a…

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E’ questione di scelte

Sembrerà strano, ma tra tutti gli aspetti che devono essere considerati ed approfonditi nell’ambito del dibattito sul riscaldamento del pianeta, uno di quelli che presenta…

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Sole sulla Laguna Veneta

Potrebbe essere l’incipt di una previsione a scala locale, peraltro quanto mai attuale. Su queste pagine però, di previsioni ne facciamo molto poche e, quindi, non sarà  questo il caso. Quel che ci interessa è piuttosto quanto pubblicato recentemente da un gruppo di ricercatori italiani1 dell’Università  di Venezia sul Journal of Geophysical Research.

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  1. Zanchettin, Rubino, Traverso e Tomasino – Dipartimento di Scienze Ambientali []
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Ad ogni era il suo modello

La formulazione di sentenze definitive non può prescindere da un appropriato livello di comprensione scientifica, perchè la realtà, per dirla in breve, supera sempre l’immaginazione. E così, il modello fotochimico che si riteneva sufficiente – fatta salva la concorrenza di un fenomeno “sconosciuto”- a spiegare le dinamiche della deplezione dello strato di ozono, è messo in seria discussione da fattori che solo un approccio necessariamente riduttivo come quello della simulazione numerica può considerare non significativi in quanto solo in apparenza esogeni al sistema.

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CO2, tassarla o scambiarla?

Proseguiamo con l’analisi dei due modelli economici più famosi per affrontare la riduzione delle emissioni antropiche ad effetto serra. L’argomento è di stringente attualità , visto il dibattito in corso negli Stati Uniti. Tempo fa abbiamo affrontato qui la teoria, oggi cercheremo di andare più a fondo per comprendere luci e ombre di ciascuno dei due sistemi ed, eventualmente, per capire quale sia il migliore tra i due.

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Scienza o scienzocrazia?

Oggi ospitiamo una nuova firma su Climate Monitor, Paolo Mezzasalma, dell’ARPA EMR. Un altro che ha dimenticato di passare a ritirare il patentino di climatologo e quindi, come me, gira con un semplice foglio rosa di “persona informata dei fatti”. Qualcuno potrà pensare che non sia sufficiente, qualcun altro invece troverà eccessive le sue considerazioni. Personalmente, non posso fare a meno di rilevare che molto di quanto riportato in questo articolo è parte del pensiero fondante di questo blog.
Buona lettura, gg.

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Alea Iacta Est

Finalmente sembra abbiano trovato l’accordo. Il mondo è salvo o quantomeno sarà salvato. Dopo lunghissime trattative il piano per l’ambiente del nuovo corso americano è stato…

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