La storia di oggi è appena uscita su Science, e arriva in rilancio da Eurekalert, anche se in realtà circola nell’ambiente da un po’ di…
1 commentoIl Villaggio di Asterix
La storia di oggi è appena uscita su Science, e arriva in rilancio da Eurekalert, anche se in realtà circola nell’ambiente da un po’ di…
1 commentoNo, per dirla come gli autori di un interessante articolo che fa il punto sullo stato dell’arte della conoscenza sulla relazione causale tra il riscaldamento…
3 commentiComunque vada pioverà, così si potrebbe riassumere l’articolo uscito sul web della BBC per commentare un nuovo paper di Nature Geoscience. Del resto c’è da…
2 commentiL’indimenticabile Lucio Dalla cantava “Ma l’America è lontana, dall’altra parte della Luna…“, ed eccoci qui che ci siamo avviati verso una novella Pangea versione tira…
1 commentoLa stagione autunnale del 2014 è stata molto piovosa in alcune parti d’Italia. Il mese di settembre ha distribuito piogge abbondanti al Meridione e Adriatico…
4 commentiQuest’ultimo scorcio di primavera – domani alle 12:51 con il solstizio d’estate si entra ufficialmente in estate – è stato particolarmente dinamico. Masse d’aria diverse,…
Lascia un commentoUn esagono, il vortice polare settentrionale di Saturno è un esagono o, almeno, tale sembra. Il flusso che gli gira attorno, la sua corrente a…
2 commentiIl mio SUV, ma anche il vostro o, se preferite, la vostra utilitaria, è un jet. Ma non nel senso del motore a reazione, piuttosto nel senso del jet stream, ossia il veloce flusso ad alta quota che separa l’aria polare da quella delle medie latitudini e quest’ultima dall’aria sub-tropicale.
Il jet stream, o corrente a getto, è il motore della circolazione atmosferica a livello emisferico, dove il calore ricevuto dal Sole ne è invece il carburante. Volendo potremmo andare avanti parecchio con i paragoni tra un mezzo meccanico e la circolazione dell’aria attorno al Pianeta, ma per il momento ci fermiamo qui.
Ci basti sapere che le oscillazioni latitudinali e longitudinali della corrente a getto polare determinano la rotta delle perturbazioni. Quella che stiamo vivendo per esempio è una stagione che sta vedendo il getto polare muoversi a latitudini piuttosto basse, sicché le perturbazioni viaggiano basse e la stagione è piuttosto piovosa. I “puristi” del meteo mi perdoneranno per questa descrizione a dir poco grossolana, ma ne avevo bisogno per preparare l’argomento di oggi.
La scorsa primavera nelle cronache meteorologiche hanno tenuto banco l’outbreak di Tornado negli Stati Uniti centrali. Un anno prima, invece, era stata la volta delle alluvioni, per le quali ebbe un ruolo importante anche il disgelo della grande quantità di neve caduta nei mesi invernali.
Inutile dire che anche allora, come accade ormai più o meno regolarmente, l’indiziato numero uno per l’intensità degli eventi registrati è stato il cambiamento climatico. Oggi, per la precisione ieri e oggi, al meeting dell’American Geophysical Union, due meteorologi americani hanno presentato un poster con il quale attribuiscono l’intensità di quegli eventi alla sovrapposizione del getto polare e di quello sub-tropicale. Tecnicamente questo evento si definisce ‘merging’.