Estate: “sempre eccezionale”. Inverno:”sempre eccezionale (vedi estate)”. Non vi preoccupate, non state leggendo le previsioni climatiche per fine secolo, si tratta di due voci del “Dizionario dei luoghi comuni” di Gustave Flaubert (1784-1880), un’enciclopedia del “pensiero banale” redatta con ironia pungente osservando la realtà del XIX secolo.
Leggendo i quotidiani e seguendo i servizi televisivi di questi anni la situazione non sembra cambiata di molto: fa notizia il caldo ad agosto e l’arrivo del freddo in inverno, di volta in volta l’esperto di turno ci spiega che siamo davanti ad un evento eccezionale che però si è già verificato 5 o 10 o 30 o 100 anni fa. Nonostante che i fenomeni meteorologici “locali” non possano dirci nulla su cosa sta accadendo a livello globale, ci stanno abituando che essi, come le favole di una volta, hanno una morale per insegnarci che ormai l’uomo ha stravolto il clima globale e sta distruggendo Gaia.


