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Tag: ONU

CICERO pro domo sua

CICERO sta per Centre for International Climate and Environmental Research, centro di ricerca norvegese affiliato all’università di Oslo di dichiarato impegno salvifico in materia di cambiamenti…

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Talebani e climate change

Appena qualche giorno fa all’International Donors Conference per l’Afghanistan sono stati stanziati 16 miliardi di dollari fino al 2015. Questo e molto altro l’impegno della comunità internazionale per la popolazione afgana. La notizia è significativa perché testimonia la continuità di un impegno che dura ormai da anni.

Facendo ricorso alla solita googolata non sono riuscito a trovar traccia di questa notizia sui nostri media, forse qualcuno dei lettori saprà far meglio. Curiosamente però, appena qualche giorno fa, la Repubblica riportava una notizia al cui confronto quanto appena detto finisce decisamente in secondo piano.

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Afghanistan: dall’Onu 6 mln per combattere il Climate Change, 11:02

Il Programma ambientale delle Nazioni Unite e il governo afghano hanno lanciato la prima iniziativa nella storia del paese nella lotta contro il cambiamento climatico

(Rinnovabili.it) – L’Afghanistan è uno dei paesi più vulnerabili a livello mondiale per ciò che concerne gli effetti degli impatti dei cambiamenti climatici. Per dare una mano alla nazione e alla lotta che già oggi il territorio afghano si trova a dover intraprendere, le Nazioni Unite hanno deciso di collaborare con il governo per dar vita ad un’iniziativa da 6 milioni di dollari. Il progetto si propone di operare nelle comunità più vulnerabili ‘puntellando’ la capacità delle istituzioni afgane d’affrontare autonomamente i rischi provocati dai cambiamenti del clima. Un’azione necessaria se si considera come si tratti d’un Paese dove le catastrofi e gli eventi meteo estremi – tra cui siccità, tempeste di sabbia, e rigidi inverni – hanno influenzato oltre 6,7 milioni di persone dal 1998. Il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) collaborerà direttamente con l’Agenzia Nazionale per la protezione dell’ambiente (NEPA) sfruttando i finanziamenti provenienti dal Fondo mondiale per l’ambiente (Global Environmental Facility, GEF) è il meccanismo di finanziamento delle principali convenzioni nel settore ambientale, approvate in occasione del Vertice di Rio. Gli interventi dell’iniziativa si concentreranno sulla gestione delle acque e dei bacini idrografici, sul miglioramento dei sistemi agro-forestali e pastorali, accanto ad una componente di formazione e sensibilizzazione. “Il governo dell’Afghanistan sta mostrando un notevole impegno a lavorare con le comunità per un approccio orizzontale che affronti i cambiamenti climatici nel paese”, ha commentato il Coordinatore delle Nazioni Unite in Afghanistan,Michael Keating, in occasione del lancio dell’iniziativa, che si è tenuto a Bamiyan, 200 km a ovest della capitale, Kabul. “Accogliamo con favore anche la possibilità di aiutare le istituzioni afgane ad affrontare meglio gli shock e i pericoli ambientali, e ad aumentare la resilienza”.

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Per cui, nell’ordine, registriamo che:

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E’ estate in tutto il mondo

Proprio così siore e siori, il solleone batte ovunque, anche dove normalmente luglio vuol dire pieno inverno. Non può essere diversamente, a meno che l’insolazione…

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Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu! (la verità ti fa male, lo so)

“La verità` mi fa male, lo so…/La verità` mi fa male, lo sai!/Nessuno mi può giudicare, nemmeno tu/(la verità ti fa male, lo so)/Lo so…

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Tanto per intenderci

Siamo una specie incline alla praticità. La nostra società ha affinato la tecnica dell’analisi costo-beneficio di ogni azione. Naturalmente sono più le volte che si…

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Bali: il futuro del clima, fra illusioni e promesse

[photopress:cop13_15_6_750_357.jpg,thumb,pp_image]Sulla recente conferenza di Bali sono state scritte molte cose e molte altre se ne scriveranno in futuro. Oggi cambiamo un pò le regole e vi proponiamo un’intervista a Guido Guidi che un’amica di Climate Monitor ha pubblicato sul portale d’informazione Chronica.

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Ai blocchi di partenza

[photopress:bali.jpg,thumb,pp_image]Si è aperto a Bali il vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La marcia di avvicinamento è stata lunga ma molto veloce, animata dalle incursioni mediatiche del 4° rapporto dell’IPCC, diffuso con il contagocce per arrivare all’arringa finale soltanto lo scorso 24 ottobre. Non sono mancate neanche le interruzioni pubblicitarie, animate dall’impegno dei testimonial musicali riuniti da Al Gore nel Live Earth del 7 luglio, i quali, pur restando in tema, hanno di fatto ricondotto il problema alla sua giusta dimensione: il marketing. L’organizzatore ha promosso la sua personale campagna finanziaria, gli artisti hanno promosso se stessi, i buoni propositi sono arrivati alle stelle e la ricompensa è stata decisamente ricca, con il colpo di scena annunciato della concessione del Premio Nobel per la Pace agli occupanti della cabina di regia.

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L’importante è che non si sappia in giro

[photopress:nobel_medal.jpg,thumb,pp_image]Ho appreso questa notizia per caso, cercando tutt’altro nella foresta del web. La polemica sull’assegnazione del Nobel per la Pace non si placa, ma a quanto pare questo non è argomento su cui dovremmo essere informati. Mentre fervono i preparativi per l’ennesimo evento clima-mediatico dell’anno, la conferenza ONU sui cambiamenti climatici che si terrà a Bali a dicembre, proviamo ad informarci da soli. E’ accaduto in passato che dei Premi Nobel fossero rifiutati per umiltà, ma mai era accaduto che ciò avvenisse per generale (e non generico) dissenso con la deriva ideologica di cui sono ormai protagonisti gli assegnatari del premio.

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