Un titolo trito e ritrito, ma so che i lettori di CM mi perdoneranno, perché forse questa è l’unica volta che lo si usa in…
3 commentiIl Villaggio di Asterix
Un titolo trito e ritrito, ma so che i lettori di CM mi perdoneranno, perché forse questa è l’unica volta che lo si usa in…
3 commentiDunque, se qualcuno avesse qualche dubbio su quanta gente ha “trovato la sua dimensione” nel movimento salvapianeta, eccone l’ennesima dimostrazione. Esiste un’organizzazione che si chiama…
2 commentiDunque, uno dei simboli indiscussi del riscaldamento globale è l’orso polare. Il ghiaccio si scioglie e gli orsi polari affogano, estenuati, mentre cercano di arrivare…
7 commentiDiciamocelo: per anni ci hanno fatto sentire in colpa perchè noi, terribili esseri umani, stavamo mettendo a repentaglio la vita di quegli orsetti bianchi, very tender, very soft. In realtà questa è l’idea un po’ troppo romantica di certa parte di ambientalismo. Gli orsi polari non fanno altro che fare il loro mestiere: vivono, si riproducono e sbranano per cibarsi. Quindi in realtà sono meno bianchi di quanto vogliano farci credere. E da oggi possiamo dire che sono anche meno a rischio estinzione di quanto ci hanno fatto credere, per farci sentire in colpa.
In questi giorni sono arrivati i risultati di una approfondita indagine sulla popolazione di orsi polari, nell’Artico canadese. Il censimento è stato condotto lungo ben 8000 km di territorio. Prendiamo ad esempio la Baia di Hudson. Mille orsi c’erano all’inizio degli anni 2000, mille orsi ci sono adesso. In barba alle catastrofiche previsioni di molti ambientalisti che volevano la popolazione di orsi già quasi dimezzata nel 2011.
E’ più o meno su tutte le agenzie e su tutti i quotidiani. Un gruppo di 14 ragazzi è stato attaccato da un orso polare,…
1 commentoE’ incredibile quanto possa essere interessante andare in giro per il web a caccia di notizie climatiche o pseudo-tali. E non bisogna neanche andare lontano,…
3 commentiArrivano delle buone notizie per gli orsi polari. Da dove? Non da Can’tCun naturalmente, ma direttamente dalla loro terra. Come spesso accade quando si cerca…
17 commentiSulla copertina dell’inserto “Sette” del Corriere della sera del 26/11/2009 c’è una foto fantastica di un orso appollaiato in bilico su un piccolo iceberg, probabilmente…
12 commentiIeri avevo mal di testa, oggi no. Ieri era colpa del global warming, oggi pure. L’ho scoperto su questo sito. La bellezza di 428 danni,…
5 commenti
Una scelta di marketing apparentemente vincente, che ha visto il trionfo del merchandising attraverso l’invasione di orsetti di peluche, portachiavi, oggetti e stoviglie di ogni genere, tutti con l’effige di questa simpatica famiglia di orsetti. E invece è stato il classico boomerang. Sarà l’avversione per una delle multinazionali più odiate ed al tempo stesso amate nelle sere d’estate, però dando tanta visibilità ai plantigradi delle alte latitudini hanno fatto un bel danno.