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Tag: Risorse

Prosperità e temperature, strane correlazioni, logiche conclusioni

Ormai più di 200 anni fa, l’astronomo  William Herschel individuò con i suoi studi una correlazione tra le macchie solari e il prezzo del grano. Al crescere…

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Cicli e risorse, per riflettere un po’.

di Guido Botteri

Le risorse NON si distruggono, ma sono (generalmente) cicli.  Tutta la nostra vita è piena di cicli, come diceva qualcuno due mila anni fa, parlando del seme che dà vita alla pianta e della pianta che fa nascere i semi.

Le risorse sono anche il lavoro dell’uomo, le sue tecnologie (che sono sempre in evoluzione), i suoi strumenti, sempre nuovi man mano che il progresso avanza.

Le risorse NON sono dunque qualcosa che esista di per sé stesso, e che venga dissipato dall’uomo, come pensano i maltusiani,

ma

sono (anche) un prodotto dell’uomo. Come i prodotti agricoli. Se l’uomo non ne producesse in quantità con le sue tecnologie e i suoi strumenti, la produzione spontanea di prodotti agricoli sarebbe minima e non potrebbe sfamare che un piccolissimo numero di uomini.

Non è quindi la “distribuzione” dei prodotti agricoli il più importante dei nostri problemi, ma la loro produzione.

La carica elettrica era conosciuta fin dai tempi dei Greci antichi (da loro viene il nome “elettricità”), ma finché l’uomo non ha capito quello che poteva dargli, l’elettricità ha continuato a scorrere senza che l’uomo l’usasse. Né finirà perché l’uomo la usa, perché l’elettrone è un costituente dell’atomo. L’energia elettrica è dunque una costituente dell’universo non eliminabile, non consumabile (come fonte). Al solito, quello che conta nelle fonti energetiche non è che esista l’energia, ma i costi per renderla utilizzabile dal consumatore.

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Per un pugno di pop corn

Nelle ultime settimane, complici una primavera relativamente secca e un’estate molto arida, sono arrivate pessime notizie dal settore agricolo. Il caldo, ma soprattutto la scarsità delle piogge, sembra abbiano avuto un impatto decisamente negativo sulle coltivazioni, nel nostro Paese, come ci ha ricordato la Coldiretti (AGI), ma anche altrove, soprattutto negli Stati Uniti, dove il caldo non è stato da meno e la siccità è stata paragonata al terribile evento degli anni ’30, noto come Dust Bowl.

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Ma questi qui hanno mai sentito parlare di bisogni primari?

Un paio di settimane fa abbiamo pubblicato in rapida successione una serie di articoli riguardanti delle opinioni più o meno estemporanee sulle vicende climatiche e ambientali. Tra quei post, quello più articolato riprendeva un pezzo di Bjorn Lomborg.

Si parlava di problemi reali, di povertà, di accesso alle risorse energetiche, di qualità della vita insomma, non certo per come la intendiamo noi, quanto piuttosto come è appena necessario per sopravvivere. Senza voler assolutamente ripetere quanto già scritto, riprendiamo soltanto un breve passaggio del pezzo di Lomborg:

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Ma guarda un po’, un’altra lettura interessante: Gli egoisti della decrescita.

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Luigi Mariani ci propone una interessante analisi dei sistemi di calcolo dell’Overshoot day, dalla quale si evince quanto sia fuorviante l’approccio seguito dal Global Fottprint Network, proponendo al contempo delle proposte operative a mio parere molto più condivisibili. Guido Guidi

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