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Tag: Risorse alimentari

Agricoltura biologica v/s agricoltura convenzionale: vantaggi e svantaggi

Spesso su CM si è parlato di agricoltura. In diverse discussioni è stato posto in evidenza che la “rivoluzione verde” verificatasi nel secolo scorso, ha…

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L’Energetica delle Filiere Agro-Alimentari

Energia e vita Tutti gli esseri viventi del pianeta, dai batteri alle balene, hanno in comune una molecola fosfatica, l’ATP, che funge da vettore energetico…

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Energia, acqua e cibo: perché le attuali policy sono inefficaci

Diverse volte su queste pagine abbiamo affrontato le questioni legate alle problematiche energetiche ed alla lotta alla fame nel mondo. Qualche giorno fa il commento…

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Da un picco all’altro, non c’è verso di stare tranquilli!

Siamo cresciuti, parlo della mia generazione, con lo spauracchio del picco del petrolio. Si saltava da una crisi petrolifera all’altra, con i profeti di sventura…

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Improbabili difensori della terra

Ieri l’altro l’amico Luigi Mariani mi ha segnalato l’uscita di un suo articolo sulla rivista Agrarian Sciences. Dato che si tratta di argomenti che ci…

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Uh oh, brutte notizie per l’Earth Overshoot Day

Ne abbiamo parlato qualche giorno fa. Il 19 agosto scorso, secondo i calcoli del Global Footprint Network, saremmo passati attraverso l’Earth Overshoot Day, il giorno…

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Produzione agricola e Global Warming

Nel loro articolo “Getting caught with our plants down: the risks of a global crop yield slowdown from climate” David B Lobell e Claudia Tebaldi…

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Un paio di grafici al giorno

Dal blog di Roger Pielke Jr, due curve molto interessanti. Rappresentano la quantità di cibo pro-capite e la totalità della terra destinata alla coltivazione, naturalmente…

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Tranquilli, è per il loro bene

L’argomento di oggi è controverso, o almeno è presentato in questa forma, sebbene le opinioni al riguardo non dovrebbero essere discordanti. Si parla di ‘land…

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Tecnologia e Agricoltura – Spunti di Riflessione dallo Speciale di IEEE Spectrum

Tecnologia e agricoltura: associare i due termini è del tutto spontaneo per l’agronomo ma lo è assai meno per il comune cittadino, vittima dei luoghi comuni del naturale, del biologico, del biodinamico, del chilometro 0, della tradizione, dei buoni cibi di una volta, ecc. E così mentre è chiaro a tutti che sarebbe tecnicamente improponibile ed oltremodo pericoloso realizzare un’automobile con la tecnologia di fine ‘800, lo stesso concetto di “improponibilità tecnica” e “pericolo per la salute” fatica non poco ad essere avvertito in relazione alle filiere agro-alimentari, anche perché le stesse ditte tecnologicamente più avanzate usano i concetti di naturale e pre-tecnologico come strumenti di marketing dei propri prodotti (un esempio per tutti: il “mulino bianco” di Barilla) contribuendo non poco al proliferare di miti e luoghi comuni. In proposito occorre dire in modo netto che è l’agricoltura tecnologica a sfamare il mondo, gran parte del cibo di cui si nutre l’umanità essendo oggi prodotto in aree ad agricoltura tecnologica evoluta quali Usa, Canada, Australia, Europa, Brasile ed India. Inoltre gli esseri umani al di sotto della soglia di sicurezza alimentare sono circa 900 milioni secondo FAO, cifra rimasta pressoché invariata in termini assoluti dagli anni ’60 ad oggi ma che in termini relativi è scesa dal 35% dell’umanità del 1970 al 15% attuale. Per intenderci sono usciti da una cronica insicurezza alimentare i giganti asiatici Cina ed India e la stessa Africa mostra segnali significativi di progresso nell’autosufficienza alimentare. All’ottimismo dovrebbero spingere inoltre i dati in figura 1 ed il fatto che l’outlook FAO del marzo 2013 preveda un raccolto di frumento per l‘anno in corso di ben 690 milioni di tonnellate (28 milioni di tonnellate in più del 2012; il secondo raccolto record di sempre).

 

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Bugs life

Una vita da insetti. Per quanto la si sia voluta romanzare nel celebre cartoon di qualche anno fa, non deve essere proprio il massimo. E pare che in futuro sia anche destinata a peggiorare. Colpa del global warming? No, per una volta, colpa del fatto che formiche, bruchi, lombrichi, cavallette et similia, saranno allevati in batteria a scopo alimentare. In buona parte del mondo succede già e, sinceramente, non ci trovo niente di strano. E’ solo questione di cultura.

 

Questi, ma anche tanti altri, i concetti espressi dal Direttore Generale della FAO qualche giorno fa a Roma. L’articolo è di Greenreport, lo trovate qui. Cercate di arrivare in fondo perché è interessante, anche se vi scapperà un sorriso quando leggerete che oltre ad essere molto nutrienti e a consumare molto meno degli animali normalmente allevati nel mondo occidentale, hanno anche un pregio enorme: non fanno le puzzette, quindi non producono metano. Anzi, i gas da decomposizione tendono ad abbatterli.

 

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Tecnologia ed efficienza: così si sfama il mondo

All’Angelus del 14 novembre scorso Papa Benedetto XVI ha invitato ad un «rilancio strategico dell’agricoltura», specificando che la rivalutazione dell’agricoltura non dev’essere vista «in senso…

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