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Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si…modella!

Ci siamo, anche Lavoisier è ormai superato. La famosissima frase a lui attribuita è infatti suscettibile di modifica. Le simulazioni al computer possono tutto, basta sapere cosa simulare.

Nella fattispecie, come suggerisce ironicamente Antony Watts, con l’interesse per l’AGW che sta inesorabilmente scemando (o per la sola “A” dell’acronimo), comincia ad essere disponibile del tempo macchina per simulare qualcosa di diverso dal clima del futuro.

Cosa di meglio dunque di una leggenda del passato, o meglio ancora di un evento biblico?

Si parla dell’attraversamento del Mar Rosso da parte degli Ebrei in fuga dall’Egitto, una fuga che si vuole sia stata resa possibile dal miracolo della separazione delle acque del mare. Neanche a farlo apposta, come in tutti i miti e le leggende che hanno nel tempo costruito la nostra memoria storica, ci sono di mezzo eventi atmosferici. Accadimenti che hanno assunto poi dei contorni quasi fiabeschi, o appunto miracolosi, soprattutto perché all’epoca del loro verificarsi non se conosceva la spiegazione e li si doveva attribuire inevitabilmente al potere divino.

Difficile dire che le cose siano andate esattamente come tramandato nel libro dell’Esodo, quanto piuttosto che alla base di questi racconti c’è sempre probabilmente qualcosa di vero, e forse, con gli strumenti giusti, anche di verificabile.

E così, partendo da una ricostruzione topografica della zona in cui pare sia avvenuto l’Esodo, alcuni ricercatori dell’università di Boluder in Colorado, ovvero nel sancta sanctorum delle simulazioni al computer, hanno provato a ricostruire le condizioni atmosferiche che potrebbero aver fatto accadere qualcosa di simile al racconto.

Un vento da est di 63mph, capace di soffiare per circa 12 ore, avrebbe potuto iniziare dopo 4 ore a spingere le acque in uscita da un antico fiume indietro nell’estuario, contenendo contemporaneamente le acque di una laguna nella quale sfociava il fiume e mettendo a nudo il letto del fiume attraverso cui sarebbe avvenuto il passaggio.

Al di là dell’ironia con cui abbiamo iniziato, si tratta di un esercizio interessante, con il quale si dimostra che queste tecniche possono essere anche utili se applicate al passato. Non si tratta di un mero esercizio di stile, infatti lo studio si propone di studiare il comportamento delle acque degli estuari dei fiumi e delle linee di costa soggette ad eventi meteorologici intensi, quelli che, racconti biblici o meno, purtroppo capitano spesso.

Qui di seguito, se credete, c’è il video della simulazione.

E qui, invece, la spiegazione dei ricercatori che l’hanno compiuta.

Qui sotto, infine, un “Esodo” ancora più biblico di quello simulato. Questo non lo sanno rifare eh?

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Published inAttualità

4 Comments

  1. teo

    Guido Botteri eccola!

    • Guido Botteri

      Grazie !

  2. teo

    Guido B. se ‘ti accontenti’ di Nico Fidenco ecco una versione italiana del tema del film Exodus

    Ma GG incorreggibbille…ancora micrometeo! Surface drag coefficient, parametrizzazioni alla Charnock, Hsu…vergogna!
    E cosi’ con due scivolate d’ala ti sei messo in corto finale e forse gia’ con il carrello sul pettine. Complimenti!

    Ma guarda che fatto strano pero’: tra pochi giorni presento ad un convegno un breve lavoro (piu’ una considerazione che un lavoro) su come l’urbanizzazione costiera potrebbe influenzare l’intensita’ locale della brezza e ci capitano dentro anche un po’ di queste vecchie parametrizzazioni. Ma si sa: parametrizzazione vecchia fa buon brodo.

  3. Guido Botteri

    da:
    http://www.istrianet.org/istria/organizations/united_istrians/exodus.htm
    Exodus
    La musica è molto bella, ma non l’ho trovata da nessuna parte, purtroppo.
    Testo in inglese:

    This land is mine, God gave this land to me
    This brave and ancient land to me
    And when the morning sun reveals her hills and plain
    Then I see a land where children can run free.
    So take my hand and walk this land with me
    And walk this lovely land with me
    Though I am just a man, when you are by my side
    With the help of God, I know I can be strong.
    [brief instrumental interlude]
    Though I am just a man, when you are by my side
    With the help of God, I know I can be strong
    To make this land our home
    If I must fight, I’ll fight to make this land our own
    Until I die, this land is mine.

    Testo in italiano:

    Questa terra e`mia, Iddio me la diede
    Questa coraggiosa ed antica terra
    E quando il sole mattutino rivela le sue colline e pianura
    Allora vedo una terra dove bimbi possono correre con liberta’.
    Quindi dammi la mano e su questa terra con me cammina
    E passeggiamo assieme su questa terra amabile
    Son solo un uomo. ma quando sei al mio fianco
    Con l’aiuto di Dio, so che potro’ essere forte.
    [breve intermezzo musicale]
    Son solo un uomo. ma quando sei al mio fianco
    Con l’aiuto di Dio, so che potro’ essere forte.
    Per riscattare la nostra terra natia
    Se lottar dovro`, lottero` per redimere questa terra
    Finche` si muore, questa terra e’ mia.

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