Salta al contenuto

Le Previsioni di CM – 6 / 12 Febbraio 2017

Questa rubrica è curata da Flavio___________________________

Situazione ed evoluzione sinottica

Una vasta circolazione depressionaria è in azione in queste ore sul Mediterraneo centrale, con minimo centrato sulle regioni centrali italiane, e associato intenso maltempo che interessa tutta la Penisola: in queste ore il maestrale soffia con intensità di burrasca forte sul Mare di Corsica e di Sardegna con associate condizioni di mare grosso, le precipitazioni interessano gran parte del Paese e bufere di neve interessano l’intera dorsale appenninica alle quote medie. Il vortice mediterraneo è alimentato da aria fredda continentale in discesa  lungo il bordo orientale di un anticiclone centrato tra la Finlandia e la Carelia. Un profondo vortice è in azione a NW dell’Irlanda, rallentato nella sua evoluzione zonale dalla presenza dell’anticiclone scandinavo e dall’azione del getto in uscita dall’Atlantico canadese che genera depressioni in successione tra la Nuova Scozia e Terranova (Fig.1).

Fig.1: GFS, Lunedì 6 Febbraio 2017. Geopotenziale e isobare al suolo. Fonte: www.wetterzentrale.de

La situazione sinottica sarà poco evolutiva nel corso della settimana, con l’anticiclone scandinavo ben saldo sulle sue posizioni e il flusso atlantico costretto ad abbassarsi di latitudine con l’effetto di convogliare aria umida e instabile nel cuore del Mediterraneo. Le condizioni del tempo saranno quindi all’insegna dell’instabilità perturbata sull’Italia, con precipitazioni frequenti e diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. Non mancheranno ulteriori apporti nevosi sui rilievi, in particolare quelli appenninici, ma con opportunità per nevicate a quote molto basse al Nord, dove sarà più avvertita l’azione delle correnti fredde continentali convogliate lungo il bordo meridionale dell’anticiclone scandinavo (Fig.2).

Fig.2: GFS, Giovedì 9 Febbraio 2017. Il tracciante di massa d’aria mostra le infiltrazioni di aria fredda continentale sulla Valpadana e il richiamo di aria umida dal Mediterraneo. Fonte: www.wetterzentrale.de

Ci aspetta quindi una settimana all’insegna di condizioni meteo decisamente invernali, sulla falsariga di una stagione che è trascorsa fino a questo momento all’insegna della normalità climatica da un punto di vista termico, pur in presenza di un significativo deficit precipitativo sulle regioni settentrionali che gli ultimi episodi di maltempo hanno solo parzialmente attenuato.

PS: Vale la pena segnalare che le recenti cronache dal Global Warming hanno regalato insolite nevicate dalle parti degli Emirati Arabi, con accumuli fino a 10 cm sui rilievi. Chissà se il “nuovo modello di sviluppo” vagheggiato dall’ONU prevede investimenti in funivie sui monti di Al Hajar, in prossimità del Tropico del Cancro. Sicuramente verrebbero alimentati da pannelli solari, ben più convenienti del petrolio anche da quelle parti. L’unica accortezza sarà accertarsi che vengano liberati dalla neve, altrimenti… elettricità pochina, e funivie ferme.

PPS: ci sarà un Al-Merkall anche da quelle parti, a spiegare che nevica perché fa più caldo? E dispenserà perle di saggezza a reti unificate in tv e sui giornali? O piuttosto lo rincorreranno con una scimitarra?

Fig.3. Effetti del global warming in prossimità del Tropico del Cancro. Fonte: www.middleeasteye.net

Previsioni del tempo sull’Italia

Lunedì al Nord iniziali condizioni di maltempo con precipitazioni diffuse e localmente abbondanti, più intense e probabili a sud del Po, e più sporadiche sulla regione alpina. Quota neve compresa tra 1000 e 1400 metri. Schiarite via via più ampie al passare delle ore a iniziare dalle regioni nord-occidentali. Sulle restanti regioni generali condizioni di instabilità perturbata con precipitazioni frequenti e diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, nevose sull’Appennino a quote comprese tra 1200 e 1400 metri. Fenomeni in attenuazione dal pomeriggio anche sulle centrali tirreniche con schiarite via via più ampie. Temperature in diminuzione le massime al Centro-Sud. Venti a rotazione ciclonica attorno al minimo sulle regioni meridionali, si segnalano condizioni di burrasca per venti di maestrale su Mare di Corsica, Mare e Canale di Sardegna e Canale di Sicilia.

Martedì ampie schiarite al Nord, in estensione a tutte le regioni centrali e alla Sardegna. Condizioni di residua instabilità al sud con residui fenomeni più probabili sulle regioni sud-orientali, in esaurimento nel corso della giornata. Tendenza a nuovo aumento della nuvolosità dalla sera a cominciare dalle regioni nord-occidentali. Temperature in diminuzione sulle regioni nord-orientali e adriatiche. Venti dai quadranti settentrionali, sostenuti sulle regioni centro-meridionali.

Mercoledì molto nuvoloso sulle regioni nord-occidentali, Lombardia e Trentino Alto-Adige con precipitazioni sparse, più intense e persistenti sull’arco alpino centro-occidentale e sul basso Piemonte, nevose a quote superiori a 600-800 metri, con quota neve in ulteriore calo in serata sul Piemonte dove potranno portarsi localmente al piano. Cieli nuvolosi sulle regioni nord-orientali ma in assenza di precipitazioni significative. Nuvolosità in aumento sui versanti occidentali delle regioni centro-meridionali peninsulari con precipitazioni a partire dalla serata, anche a carattere di rovescio o temporale. Perturbato sulla Sardegna, con piogge, temporali e nevicate a quote superiori ai 1300-1400 metri. In attesa le regioni centrali adriatiche e quelle sud-orientali, interessate da nuvolosità alta e sottile in assenza di fenomenologia. Temperature in diminuzione al Nord e sulla Toscana. Venti a circolazione ciclonica attorno al minimo centrato in serata sulla Sardegna.

Giovedì residue precipitazioni sul Piemonte in mattinata, nevose anche a quote molto basse, in miglioramento. Cieli generalmente nuvolosi sul resto del Nord con possibile ulteriore peggioramento in serata associato a precipitazioni sparse, nevose anche a quote molto basse. Condizioni di tempo perturbato sul resto del Paese, con le precipitazioni che si sposteranno lentamente dalle regioni occidentali in direzione di quelle adriatiche e ioniche. Fenomeni localmente intensi e persistenti, specie sui versanti tirrenici. Nevicate molto abbondanti sull’Appennino, a quote comprese tra i 300-500 metri dell’Appennino tosco-emiliano e i 1200-1400 metri dell’Appennino meridionale. Temperature generalmente stazionarie. Venti sostenuti, a circolazione ciclonica attorno al minimo sul basso Tirreno.

Venerdì nuvolosità irregolare su tutto il Paese con precipitazioni sparse, più probabili sul Piemonte, medio Adriatico e regioni sud-orientali, in progressivo miglioramento. Temperature stazionarie. Venti orientali, in generale attenuazione.

Sabato e Domenica condizioni del tempo in ulteriore miglioramento, specie sulle regioni meridionali. Prognosi ancora riservata per quanto riguarda il Centro-Nord, con la possibile persistenza di nuvolosità e fenomenologia sulle regioni di Nord-Ovest per l’azione di un minimo chiuso di geopotenziale in spostamento retrogrado verso il Mediterraneo occidentale. Temperature in aumento e ventilazione generalmente debole.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualitàLe Previsioni di CMMeteorologia

4 Comments

  1. Flavio

    Caro Luca, le tecniche di “inseminazione” delle nubi sono note da alcuni decenni, ricordo che andavano molto di moda negli anni 80-90, gia’ allora si parlava di ioduro d’argento. Non mi sembra si siano fatti molti passi avanti anche se qualcuno vanta di aver ottenuto risultati… Il mio dubbio principale riguarda il fatto che prima di tutto devi avere delle nuvole da inseminare, e non mi sembra che negli emirati abbondino, francamente… Se si vuole disponibilita’ di acqua illimitata basta trovare una fonte energetica illimitata e che costi molto poco, e utilizzarla per desalinizzare l’acqua del mare. Molto meglio che svolazzare sopra le nubi spargendo argento… 😉

    • Luca Maggiolini

      Ecco, una cosa che mi infastidisce tanto, ma proprio tanto è quell’ “ever before”…. Dubai da quanto esiste come città? 200 anni scarsi? e come metropoli moderna con relativa strumentazione e rilevazioni? 30-40 anni ? esagero, 50 anni?
      Considerando che la Terra ha 5 miliardi di anni non è “leggermente” presuntuoso (per non dire completamente ridicolo) dire “come mai prima”???

    • Luca Fava

      Luca, hai perfettamente ragione, ma io speravo che qualcuno con conoscenze metereologiche commentasse la tecnica del cloud seeding.

Rispondi a Flavio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »