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Il Popolo si è espresso

Il 16 Novembre si è votato per le elezioni di Midterm in America. Cosa che molti non sanno, alcuni stati hanno anche messo ai voti alcune proposte “ambientaliste” volte a diminuire le emissioni di CO2. Vediamo come è andata:

Lo stato dell’Arizona ha messo ai voti una proposta in perfetto stile liberal-californiano: la “Proposition 127” intendeva imporre per legge la riduzione delle emissioni di CO2 da generazione elettrica. Nello specifico, si chiedeva di aumentare la componente di generazione rinnovabile dall’attuale 8% al 50% nel 2030. Obbiettivo già di per sè estremamente ambizioso, e per giunta calcolato al netto del contributo della centrale nucleare di Palo Verde, che pure di CO2 non ne emette. Ma l’atomo non fa abbastanza “liberal”, si sa.

Come spesso accade in questi casi, la salvezza del mondo passerebbe attraverso il raddoppio delle spese energetiche del contribuente, raddoppio stimato dalla principale utility dello Stato: la Arizona Public Service, che prevedeva una esplosione della bolletta energetica a causa degli inevitabili tagli imposti alla produzione nucleare e a carbone, con associata perdita di efficienza e conseguente chiusura per mancanza di redditività. Come da copione, a chiedere a Mr. Johns di tirare la cinghia per salvare il mondo è un pluri-miliardario: al secolo Tom Steyer, uno squalo della finanza che appartiene di diritto alla classe degli eletti del supergoverno globalista. Ce le ha tutte lui, garantisce Wikipedia: californiano, filantropo, ambientalista e attivista liberal. Chi offre di più?

Va da sè che i Mr. Johnes dell’Arizona hanno deciso di tenersi stretta la loro centrale nucleare, rispedendo in California il salvamondo miliardario-ma-liberal con un risultato che somiglia molto a una pedata nel sedere: 70% – 30%.

Se a Phoenix e dintorni batte un cuore repubblicano, nel super-liberal stato di Washington si poteva realisticamente sperare in un esito diverso. Con la Iniziativa 1631 si intendeva infatti imporre il rimedio più amato dai salvamondo: una bella carbon tax di 15$ per tonnellata di CO2 emessa, da aumentare di ulteriori 2$ all’anno fino al raggiungimento delle agognate soglie di riduzione delle emissioni nel 2035 e 2050. Risultato? Bocciata anche questa: 56% vs 44%. Che saranno pure super-liberal, i Mr. Johnes di Washington, ma restano pur sempre dei provincialotti al cospetto dei cugini californiani che la carbon tax ce l’hanno già, e di ben 20$, beati loro…

In Colorado, infine, con la Proposition 112 si metteva ai voti un bando alle attività di perforazione petrolifera in un raggio di mezzo miglio da strutture civili. La disposizione avrebbe avuto un impatto notevole sulla produzione petrolifera nello stato, settore che dà lavoro a circa 30,000 persone. Risultato? Bocciata anche questa, 58% vs. 42%: i pozzi petroliferi restano dove sono, e con quelli anche un bel po’ di posti di lavoro.

Qualche riflessione

Sarà pur vero che la demografia sta lentamente cambiando il panorama elettorale americano, con roccaforti un tempo repubblicane che strizzano adesso l’occhio ai democratici grazie alla maggiore influenza e mobilitazione delle minoranze sudamericane numericamente crescenti.

Eppure quando si parla di politica energetica, non ci sono differenze etniche, sociali o geografiche che tengano: gli americani non ne vogliono proprio sapere, di perdere posti di lavoro, pagare bollette energetiche più care o lasciare la macchina in garage per salvare il mondo dalla CO2. Servono altri argomenti, per mobilitare le masse e convincerle a votare per questo o quel partito: servono proposte di legge che offrono soluzioni credibili per risolvere problemi veri. E non alchimie utopistiche che col pretesto di pericoli inesistenti gonfiano i portafogli miliardari di presunti filantropi a danno esclusivo di coloro che tali filantropi intenderebbero salvare.

 

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Published inAttualità

22 Comments

  1. AleD

    Ma tirar fuori qualche euro per far sistemare l’invio dei commenti è un investimento così insostenibile?

    • Non è un problema economico, ma di tempo. Comunque si, cercherò di sistemarlo 😉
      gg

  2. robertok06

    @fabrizio giudici
    “Pare che oggi si siano incazzati anche in Francia, per via delle tasse sul carburante.”

    Esatto… ieri pomeriggio traffico al rallentatore un po’ dappertutto… entrata dei centri commerciali inclusa… con il periodo natalizio che arriva i commercianti non tarderanno a farsi sentire anche loro.
    Ho fatto fatica a districarmi nelle code con la moto…

    E non è finita: il primo ministro del presidente che crede di essere la reincarnazione di Luigi XIV ha annunciato ieri che non cambierà idea, e gli aumenti continueranno ad accumularsi… a gennaio altro giro di vite per il pe-ri-co-lo-sis-si-mo diesel! (**)… gli aumenti delle derrate alimentari e tutto il resto seguiranno a breve…
    Certo che se le ghigliottine fossero ancora legali… 🙂

    Ci sarà da divertirsi…

    (**) Il riscaldamento domestico a legna/pellet, diffusissimo in Francia, inquina molto di più delle vetture diesel, ma questo ai deboli di mente “ambientalisti” guai a dirglielo, ti prendono per pazzo…

  3. Gianni

    Come sosteneva André Frossard, i francesi amano le rivoluzioni ma odiano il cambiamento.

    Anche stavolta il bollettino di guerra è pesante.

    Una manifestante morta, 229 feriti di cui sette gravi, 117 arresti di cui 73 in stato di fermo. A Troyes un centinaio di persone hanno danneggiato l’ufficio della prefettura prima di dirigersi verso il municipio, provocando l’intervento delle forze dell’ordine. Nel Finistère, è stato usato anche un cannone ad acqua per disperdere i manifestanti.

  4. Fabrizio Giudici

    Pare che oggi si siano incazzati anche in Francia, per via delle tasse sul carburante.

  5. robertok06

    @fabrizio giudici
    “A pag. 7 c’è un diagramma. Nucleare 25,6%, eolico 11, 2%, solare 3,7%. Fonte Eurostat. Rispetto al 2016 l’eolico ha avuto un grande incremento, ma le rinnovabili senza idroelettrico sono al 21%, ancora sotto al nucleare.”

    Grazie del link… interessante!

    R.

  6. robertok06

    @renato Bacci
    “tra breve alcune nucleari francesi tireranno le cuoia per vetustà, anche se les messieurs tenderanno ancora a tenerlo nascosto”

    Scusa???? Se c’è una cosa che i francesi non tengono nascosta per nulla è il nucleare… hanno detto che fermeranno alcuni reattori che hanno 40 anni di vita, cosa ridicola ma è così…
    Quando non nn potrete, voi italiani d’Italia, importare elettronucleare francese importerete elettricità da Cerbone/lignite tedesche, via Svizzera e Austria.
    Gli “ambientalisti” italiani faranno la hola dalla felicità, ne sono sicuro…
    Ciao.

  7. Luca Maggiolini

    @Alessandro
    No nessuna scelta, altrimenti mica mi tafazzavo a quel modo. Purtroppo, per rispettare le deliranti norme sul risparmio e autoproduzione ecc ecc sono stato costretto a metterli – infatti ho messo il minimo indispensabile.
    Forse (forse però) vanno bene per chi è a casa tutto il giorno, non accende mai la luce, non ha il WMC, non ha l’induzione e il forno elettrico, non ha la tv, non ha il pc e non ha lo stereo a valvole (o li tieni spenti)
    Allora quello che produce riesce ad autoconsumarlo e copre tutta la sua spesa. Io invece che di giorno lavoro (pessima abitudine), cornuto e mazziato.

  8. robertok06

    @sylvie c.

    Ti conosco, mascherina… non sei lei, sei quello che “di là” si firma Jerry… il fantomatico climatologo da 26 anni, lettore assiduo di questo blog … non a caso sei stato proprio tu a tirare in ballo Guido e questo blog, con una delle tue tante diffamazioni. Adesso addirittura ti firmi col nome di Sylvie? Ma non ti vergogni?
    _____________

    @guido

    Ricevuto, chiedo scusa.

  9. Sylvie C.

    @Robertok06

    Grazie per la “ciarlatana italo-francese”.
    Beh io le dico che il ciarlatano sarà Lei. Invece di insultare e diffamare la gente si informi perchè ha scritto un sacco di sciocchezze.
    I dati riportati sono tutti con fonti, che Lei evidentemente , non sapendo l’ inglese, non è in grado di capire.

    • Alessandro

      @Sylvie C.
      A volte veramente mi sembra di essere un alieno, ho letto tutti i commenti:
      non sono riuscito a capire di cosa si stia parlando,di chi si stia parlando.
      Scusi la curiosità: per caso è pagata per fare pubblicità sul web?

  10. Luca Maggiolini

    Mia esperienza personale. Per restare all’interno dei parametri in vigore, ho dovuto installare almeno 2,1 kW di FV sulla mia nuova abitazione -la potenza installata è stata di 2,4 kW.
    Bene, dopo la primavera e l’estate posso dire che è una buffonata. Va bene per chi è a casa tutto il giorno e vive seguendo gli orari delle galline.
    Consumando elettricità di sera, visto che di giorno lavoro e quando sono in ferie sono spesso fuori casa, per me l’autoconsumo è minimale. Bene, pur avendo prodotto più di 2 kW le ho di fatto regalate al GSE, perchè quando produco non consumo e quando consumo non produco. La somma di “rimborso” della quota energia datami per aver contribuito alla produzione è stata di ben…… tadahhhhhhh squilli di tromba e fanfare a manetta….. 45 euro!!!!!!!!.
    Tra 150 anni mi ripago l’impianto, considerando quanto ho speso per metterlo – mi vogliono così bene da farmi diventare bicentenario?

    • Massimo Lupicino

      Compra una bella batteria Tesla e prega ogni notte che non ti si incendi…

    • Alessandro

      @Luca Maggiolini
      Ahia , perchè l’hai fatto? Anche te sei caduto nella rete del terrore consumistico pseudoambientalista?

  11. robertok06

    Giusto per dire… appena letto, sulla causa degli incendi “mai visti prima” in California…

    https://www.cnbc.com/2018/11/14/overwhelming-evidence-against-pge-in-deadly-fire-says-lawyer-suing.html?__source=twitter%7Cmain

    … mentre sullo stesso blog di climatologi alcuni sostengono a spada tratta questi incendi come prova del global warming assassino…

    … alla fine è colpa della società che fornisce gas e corrente che non ha chiuso i rubinetti e staccato la corrente nelle zone colpite dagli incendi???
    E il comizio del governatore Brown di due giorni fa?… che giurava che questo sarebbe solo l’inizio di quello che il GW ci porterà?
    Qualcuno porti pece e piume per Brown, subito!!!
    🙂

  12. robertok06

    Ottimo articolo, Massimo!…

    … anche se con questo sarai automaticamente etichettato “pro-Trump”, lo sai no? 🙂

    Ciao.

    • Massimo Lupicino

      Etichetta già appiccicata da prima delle elezioni americane per altro… Tranquillo non ho nulla da perdere né simpatie da guadagnare presso certi ambientini… 🙂

  13. robertok06

    @David

    L’italia ce l’ha il nucleare… oltre le Alpi… 🙂

    … Svizzera, Francia, Slovenia… importiamo da loro praticamente 24h/24… una quarantina di TWh/anno (piu’ di tutto il fottovoltaico e tutto l’eolico messi assieme, giusto per dare un’idea).

    L’import, ovviamente, non e’ tutto da nucleare… ma in gran parte si… basti pensare che la parte del leone la fa l’import dalla Francia (diretto o indiretto via Svizzera… che ci fa la cresta sopra, tra l’altro)… direi un buon 60-75%…

    Qui trovi i dati ufficiali di Terna:

    https://www.terna.it/it-it/sistemaelettrico/dispacciamento/datiesercizio/rapportomensile.aspx

    Come vedi (pag.7) nel mese di Settembre il FV e l’eolico hanno generato (in gran parte solo di giorno) 3,3 TWh… e ne abbiamo importati 3,2.
    Nei primi 9 mesi del 2018 FV+vento hanno generato 32 TWh… importati 33,9…
    Se si guarda la produzione di un anno intero, per includere tutte le stagioni, basta guardare la tabella relativa al 2017: FV+eolico 41,6 TWh… import 43 TWh.
    Non parliamo poi dei costi!… quasi la totalita’ del FV e’ “incentivato” (traduzione: pagano i pensionati al minimo e incassano gli “accorti” investitori proprietari delle grandi centrali a terra che producono il 90% del totale (vado a memoria sul 90%)… spesso fondi d’investimento stranieri e a volte eco-mafie varie de noantri).
    Costo medio del kWh FV in bolletta? 28 cEuro.
    Valore medio del kWh sul mercato elettrico? Meno di 5 cEUro (non ho tempo di verificare il valore esatto medio annuale 2017)… quasi 6 volte di meno…

    L’Italia, sulla spinta del favoloso movimento “ambientalista” di 4 incompetenti spesso in malafede (esempio qui sotto (*)) ha deciso di contribuire a salvare il mondo installando e “incentivando” 19 GWp di fottovoltaico che per 20 anni costeranno circa 6,5 miliardi di Euro/anno… dico SEI VIRGOLA CINQUE M-I-L-I-A-R-D-I di Euro!!!!
    Il tutto per generare 22-23 TWh/anno… cioe’ 1/1000 della produzione elettrica mondiale, a occhio e croce!…

    https://yearbook.enerdata.net/electricity/electricity-domestic-consumption-data.html

    E’ un po’ come voler combattere la fame in Africa inviando 4 scatolette di caviale beluga… 🙁

    (*): ho letto ieri su un noto blog di climatologia, mantenuto da climatologi professionisti (con l’aiuto di ciarlatane italo-francesi) che il FV e l’eolico avrebbero un fattore di capacita’ medio del “20-30%”… ????
    Dai dati Terna per il 2017 si ricava che l’eolico ha generato al 21%, e il FV al 14% (scarso)… media 16,9%.
    Notare che quello che ha scritto questa stupidaggine insegna all’universita’… e magari indottrina gli studenti con dati sbagliati, pure????

    Ad ogni modo: in fatto di produzione di energia i siti web mentono in maniera spudorata.
    Esempio (di ANSA!):
    http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/focus_energia/2018/02/13/eolico-2017-anno-dei-record-in-europa.-italia-in-controtendenza_6061413a-7af8-4d94-8a3f-9a10015b541f.html

    “Quotidiano Enegia – Dopo aver superato il nucleare nel 2013, l’idroelettrico nel 2015 e il carbone nel 2016, l’eolico punta adesso a divenire la prima fonte di generazione europea.”

    Total nonsense!… la prima fonte ma solo come potenza installata… mica come energia generata!
    I dati Eurostat sono chiari: il nucleare e’ la prima fonte di produzione di energia elettrica in Europa. Punto.

    Questi sono i dati per il 2016 (l’equivalente per il 2017 non lo trovo adesso):

    https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/File:EU-28_Electricity_production_by_source,_2016_(in_%25)-F2.png

    Delle due l’una: o mentono sapendo di mentire, o sono talmente ignoranti da non capire la differenza fra potenza NOMINALE installata e energia generata… la prima conta poco (metti una turbina da 2 MW in pianura padana e vediamo quanti MWh/anno genera?) la seconda e’ quello che conta, quello che gli utilizzatori chiedono.

    Nucleare 26%, vento+”altro” (che include il farlocco FV) 14%… poco piu’ della META’.

    Ovviamente se uno dice una cosa del genere i soliti noti “ambientalisti” lo etichettano “amico della lobby nucleare (o fossile)”, o “amico di Trump”, o “negazionista”…

    Mi viene da vomitare a pensare a certa gente… lo dico sinceramente.

    • Roberto,
      io non leggo più quel blog da un pezzo, perché non c’è verso di discutere serenamente senza essere insultati, anche dalla persona che hai gratuitamente insultato. Qui non facciamo la stessa cosa.
      Per cortesia, continuiamo ad essere diversi.
      Grazie,
      gg

  14. David

    …e sarebbe ora che anche qui nell’italietta dei NO a tutto,ripensare seriamente al nucleare(non solo per le emissioni,ma anche per la bolletta che lievita sempre più).

    • Renato NACCI

      Invece qui ci stiamo indaffarando per chiudere, possibilmente anche prima del 2025, le tre centrali a carbone che offrono un minino di garanzia alla produzione e di stabilità alla rete; semmai ciò accadesse (ma anche dopo il 2025) i produttore esteri ci terrebbero definitamente per le pa..le (eoliche), decidendo se fornirci energia o meno (tra breve alcune nucleari francesi tireranno le cuoia per vetustà, anche se les messieurs tenderanno ancora a tenerlo nascosto) a prezzo imposto: non abbiamo perso la sindrome del Tafazzi e continuiamo a martellarci da soli sui gioielli di famiglia

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