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Tag: Isola di calore urbana

L’isola che non c’era

di Guido Guidi

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Beh, per la verità c’èe sempre stata, anche se qualcuno ha fatto finta di non vederla. Si tratta dell’Isola di Calore Urbano, tecnicamente nota come UHI e, più volgarmente, nota a tutti come quella cosa che quando d’estate fa molto caldo fa in modo che in città invece ne faccia moltissimo. Non che sia un fenomeno solo estivo, s’intende, asfalto e cemento si scaldano più del suolo nudo sempre, così come il rimescolamento dell’aria generato dal vento  fa comunque fatica a entrare più di qualche centinaio di metri nella cinta urbana.

 

E così, è probabile che se un determinato punto di rilevamento della temperatura si trova in un’area urbana, o che magari lo è diventata nel corso degli anni, il trend di lungo periodo ne possa risentire. Per evitare che questo avvenga, anche in considerazione del fatto che la grande maggioranza dei punti di osservazione sono dentro o prossimi ad aree urbane, esistono delle procedure di omogeneizzazione dei dati, in pratica degli aggiustamenti.

 

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In vacanza su un’isola……di calore!

[photopress:population_small.gif,thumb,pp_image]Uno degli aspetti più controversi del dibattito sull’effettiva profondità della nostra impronta ambientale è senz’altro la comprensione del mix di variazione di destinazione d’uso del suolo, cementificazione, produzione di calore per attività industriali etc. etc., che la letteratura ambientale conosce come “Isola di calore urbana”. Eppure arrivare a comprendere quanto effettivamente possa essere pesante questo effetto è assolutamente necessario per comprendere il comportamento del clima anche a scala globale. Gli ultimi 150 anni, già sul banco degli imputati per aver visto crescere a dismisura le attività industriali e le conseguenti emissioni di gas ad effetto serra, hanno anche visto aumentare moltissimo l’urbanizzazione del territorio, e dove le popolazioni non si sono spostate in massa verso le città, in pratica sono queste ultime ad essersi spostate verso di loro. Pensiamo ad esempio alla Pianura Padana, una vasta area rurale divenuta ormai una zona urbana densamente popolata. Se dovessimo prendere in esame il trend della temperatura, quando esattamente si dovrebbe cominciare ad applicare delle correzioni ai valori osservati per essere sicuri di eliminare il “rumore” del calore prodotto dalle attività urbane?

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