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Acrobazie

Un consiglio ai fumatori. Si lo so che anche solo accennare al vizio del fumo non è politically correct, ma la categoria esiste ed ha diritto ad essere consigliata. Dicevo un consiglio: mettete definitivamente al bando i cerini e passate agli accendini. Bic se siete degli smemorati, Ronson se siete attenti all’estetica, Zippo se ve ne fregate di essere tacciati di americanismo, ma per carità basta con i cerini. Hanno il brutto vizio di bruciare le dita della persona cui restano in mano quando sono prossimi ad esaurirsi. Se la faccenda del fumo non vi riguarda il discorso vale lo stesso, per esempio se vi piace accendere candele dentro casa. Come vedete il consiglio è ad ampio spettro.

Tutto ciò premesso, escludendo che i pazzi furiosi del movimento 10:10 possano essere dei fumatori accaniti per ovvia incompatibilità ideologica, c’è da scommettere che siano amanti della luce vintage delle candele per opposte ragioni. Così a furia di accenderne sono rimasti col cerino in mano e si sono scottati le dita. Fin qui poco male, se non fosse che nel lasciare andare frettolosamente l’attrezzo, hanno appiccato il fuoco ad una discreta fetta del movimento di tutti i movimenti, quello ambientalista, il quale, per inciso, non credo proprio abbia nulla a che fare con queste assurdità, pur essendo colpevole di aver spesso omesso di prendere le distanze da queste assurdità.

E’ dunque ovvio che ora accorrano i pompieri (da leggere, commenti inclusi), nel tentativo di salvare il salvabile. Certo, ormai non è più un solo incendio, ci sono parecchi focolai in giro, per cui l’impresa non è semplice. Di questa (da leggere commenti inclusi) però vi vorrei dar conto, perché unisce allo sforzo suddetto un bel mix di spauracchi dei nostri giorni, spaziando dalle sordide manovre dei cattivi di sempre -la lobby dei petrolieri- al puro e semplice complottismo, giungendo infine ad instillare un dubbio mascherato da incredulità che come goccia che scava la roccia, pian piano potrebbe anche sortire l’effetto di spegnere l’incendio, almeno qui dalle nostre parti.

L’ipotesi, come tutte quelle che seppur balzane si vuole che abbiano qualche possibilità di essere accettate, non è del tutto peregrina, e nel paese del tutti contro tutti può trovare il suo spazio. Ve la spiego in due parole: il video del movimento 10:10 è talmente assurdo che potrebbe essere stato commissionato dai soliti cattivoni, maestri nella tecnica dell’infiltrazione, i quali, con le spalle grosse delle enormi risorse di cui dispongono avrebbero, circuito degli ignari ambientalisti militanti, oppure addirittura pagato dei finti attivisti per fare il lavoro sporco.

Al di là delle capacità acrobatiche necessarie per tenere in piedi un’ipotesi del genere, normalmente a detta di chi la porta avanti unica prerogativa sempre dei soliti cattivoni, ammetto di aver pensato la stessa cosa in un primo momento, salvo poi convincermi del contrario nell’apprendere che la portavoce del movimento è arrivata alle stalle del corto “No Pressure” dalle stelle del film “The age of stupid”, quello sì, pagato profumatamente e ben fatto con i soldoni del megamovimento. Di più, il sito del 10:10 è registrato a suo nome. Scorrendo quelle pagine e leggendo la cronaca degli ultimi giorni, non è nemmeno difficile capire dove abbiano preso le risorse per il loro capolavoro e quindi la possibilità di assoldare gente con la giusta espertise. Certo, per me la Sony UK e la Kyocera Mita hanno più a che fare col mondo dei combustibili fossili che con quello dell’ambiente, sta di fatto che il loro partenariato al movimento era ufficiale e tutt’altro che travestito da astroturfing come si vorrebbe che fosse invece ipotizzare. Se così non fosse stato, non sarebbero andati via sbattendo la porta al divampare della polemica sul video.

Né appare plausibile l’analogia con il recente avvitamento della componente politica del megamovimento, ormai dissoltasi come i ghiacci dell’Artico (scusate, mi è scappata), per la quale si ipotizza che siano intervenute simili tecniche di infiltrazione a decretarne la triste sorte, quando è noto che essa sia arrivata per l’ostinazione a dire no ad oltranza ignorando il fatto che i problemi con cui abbiamo a che fare sono così eterogenei e complessi da aver bisogno di parecchi compromessi, per aver voluto fare di tutta l’erba un fascio, clima, energia, ambiente, OGM et similia e, dulcis in fundo per aver appiattito le proprie posizioni su un credo politico certamente leggittimo ma comunque rivelatosi perdente, quando se c’è una cosa che necessita si assoluta trasversalità è proprio l’attenzione per l’ambiente, ed escludere a priori almeno una metà dei potenziali sostenitori non è stata proprio una grande idea.

Io credo piuttosto che l’orrido video, che comunque è anche in buona compagnia e quindi moltiplicandosi gli episodi si assottigliano le possibilità del complottone perché aumenterebbero un po’ troppo le variabili da controllare, sia semplicemente frutto dell’eccesso. Eccesso di tutto, di risorse, di visibilità, di ideologia, di fiducia in un mondo ormai abituato a digerire tutto, di inpunità, di sfrontatezza, di assoluta mancanza di considerazione per le qualità intellettuali del proprio prossimo e dei propri presunti antagonisti.

Eccesso, una parola che con l’AGW pare ci vada veramente a braccetto, quasi come le acrobazie intellettuali che a volte si fanno per sostenerlo.

PS: tuttavia, se qualcuno avesse ancora dei dubbi, in questa lettera di scuse agli affiliati, agli sponsor e a tutto il megamovimento, il direttore di 10:10 UK si rende disponibile a rispondere personalmente per posta elettronica a quanti avessero deciso in questi giorni di manifestare il loro dissenso direttamente all’organizzazione. Accorrete numerosi! Siamo certi che i soliti cattivoni avranno messo a disposizione un team di risponditori. Naturalmente dovrete avere pazienza, perché nel frattempo sarà condotta un’indagine interna per capire chi ha sbagliato e perché. Ne attendiamo con ansia gli esiti.

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Published inAttualitàNews

Un commento

  1. Guido Botteri

    Caro Sancho, non credo che, almeno ufficialmente, almeno praticamente, almeno al momento e, spero e credo, e voglio credere, nel medio termine, chi ha girato quel video così pieno di “gore” (=”sangue”, non “Al Gore”), intendesse ammazzare direttamente gente.
    Quella è roba per fanatici di basso livello.
    Né credo affatto che Franny Armstrong intendesse davvero “qualche lieve amputazione”, in quel suo modo di vedere le cose, che qualche ambientalista di un certo livello ha etichettato come “stupidità” se non corruzione (alludendo insistentemente al fatto che anche Franny, sarebbe pagata dai petrolieri… e dando a questa balzana idea un fattore di probabilità addirittura maggiore, sulla base di un “cui prodest” che non tiene conto di tante altre motivazioni).
    Semplicemente le sarà parsa una bella battuta…e non mi pare strano per chi ha raccontato di come i suoi amici si siano divertiti a vedere la gente saltare in aria e il sangue schizzare dappertutto, occhi compresi, che poi sono scivolati lungo la vetrata…
    Che ci sia gente che prende sul serio cose come questa, e poi le fa, ne son piene le cronache (chi non ricorda James Lee ?), ma tanto, son “negazionisti” che verrebbero uccisi, no ? E allora ? Il pianeta sarebbe ancora più salvo…(secondo il loro punto di vista, non certo il mio, che anzi potrei essere tra le vittime).
    Si chiama “mandante ideologico”, ma lasciamo stare, non è di questo che vorrei parlare.
    Quello che volevo puntualizzare è l’identità di vedute tra chi ha fatto il film, e chi lo condanna da ambientalista, ma quando qualcuno gli chiede di non usare la parola “negazionista” rincara la dose, e dice che “negazionista” è poco.
    E’ questa la stessa violenza che è nella testa di chi ha fatto il film (e certo non intende andar per strada ad accoltellare alle spalle il primo scettico che trova).
    Ma è il mettersi nella cattedra del giudice, di chi detiene la verità, e non ammette pensiero diverso di quel pensiero unico che deve dominare.
    E’ quell’uso della parola “negazionista” che li rende uguali a chi ha fatto il film.
    Quel sentimento che pretende di conoscere la verità, e che proprio quella verità conosceremmo anche noi, ma la negheremmo, perché pagati dai petrolieri.
    E’ quell’ossessivo riferimento ai soldi, che pervade certi siti, e basta poco per rendersene conto, basta navigarci un po’, che li rende uguali, ugualmente intolleranti, ugualmente sedicenti detentori di verità inconfutabili, che però si stanno sgretolando e sciogliendo ancora più velocemente di come si squaglino i ghiacci dell’Artico e delle Alpi.
    Secondo me.

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