Quando vi capita di sentire che i ghiacci artici sono in ritirata da quando si è iniziato a misurarli, ricordate di aggiungere sempre mentalmente le parole “in modo oggettivo“, che tradotto significa “usando le sonde satellitari”. Non che queste non abbiano i loro problemi (a volte compaiono degli iceberg nel Tirreno ma poi si sciolgono per fortuna), ma indubbiamente la misura è almeno omogenea.
Non tutto però si può avere, per cui i satelliti è stato possibile usarli solo dopo che sono stati inventati. Sicché prima le misure erano fatte diversamente, da qualche parte deve esserci anche della documentazione che spieghi quale fosse il margine di errore.
Senza fare troppa dietrologia, vi vorrei far leggere quanto tratto dal Chicago Tribune del 2 marzo del 1975:
Uhm….1975. Le rilevazioni satellitari sono iniziate nel 1979, proprio quando l’estensione dei ghiacci era in fase apicale. Questi favolosi anni ’70 tornano sempre tra i piedi.
Vi ricorda qualcosa?
Sorry, ecco il numero 2.
http://www.sciencedaily.com/releases/2010/06/100602193423.htm
Periodo incasinatissimo. Mi limito a spunti di riflessione…l’argomento era stato un po’ “buttato li'” 🙂
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Alè, non giustificare la tua fretta con la mia! 🙂
gg
Eh, oh: non ho potuto resistere e anche se ho poco tempo, almeno t’ho buttato li qualche appunto in piu’ che si aggiunga al Chicago Tribune. Per dire che non e’ che prima del ’75 ci sia il buio soggettivo totale, suvvia.
Alessio, visto che il tuo link ci fa vedere solo un abstract senza grafici, potresti farci avere qualcosa di più consistente e su cui si possa ragionare ? Grazie in ogni caso.
In questi 2 lavori ci sono esempi di altri modi oggettivi di guardar un po’ più indietro del ’75
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.1973/abstract
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/joc.1973/abstract
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Alessio, ne hai postato uno solo.
gg