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E con questi chi ci parla?

Non è tanto un problema di lingua, si esprimono fluentemente in inglese molto più di quanto non sappiamo fare noi. E’ piuttosto una questione di determinazione.

Leggiamo da un’Ansa del 24 marzo:

13:30 – Cina: a breve 1° programma per pioggia artificiale

24.03.2011

(ANSA) – SHANGHAI, 24 MAR – La Cina lancera’ a breve il suo primo programma per aumentare artificialmente le precipitazioni nell’area nord orientale del paese per cercare di garantire i raccolti di grano. Lo rende noto il China Daily. ’’Oltre un miliardo di yuan (oltre 100 milioni di euro) sara’ investito nel programma – ha detto Wang Guanghe, vice direttore del centro di intervento precipitazioni artificiali dell’amministrazione meteorologica cinese – e in seguito il programma verra’ esteso anche ad altre zone del paese’’. Wang ha detto che il progetto partira’ dal nord est essendo questa la zona piu’ a rischio per il raccolto del grano. Prolungate siccita’ nella zona, inoltre, potrebbero anche causare incendi delle foreste. Entro la fine del 2015 la Cina dovrebbe produrre almeno 100 milioni di tonnellate di grano all’anno e per la fine del 2020 ci dovrebbe essere un ulteriore incremento. Wang ha detto che e’ in programma l’acquisto di tre aeroplani di fabbricazione cinese di tecnologia avanzata per un valore di 300 milioni di yuan (circa 30 milioni di euro) che dovranno appunto servire a incrementare le precipitazioni nella zona ove necessario. Verra’ poi istituita una stazione sperimentale munita di radar per il controllo delle piogge e per analizzare le informazioni meteo finalizzate a programmare eventuali interventi correttivi. Gli esperti di agricoltura hanno accolto con grande favore il nuovo programma. Secondo Lu Bu, ricercatore dell’Accademia cinese di scienze naturali, quello della mancanza d’acqua e’ il principale ostacolo all’incremento della produzione di grano nel nord est della Cina. Alcune voci di dissenso provengono invece dagli ambientalisti secondo cui l’ambiente potrebbe avere un impatto negativo a causa della manipolazione del clima e del tempo. Secondo Lei Hengchi, professore dell’istituto di fisica atmosferica, tale impatto sarebbe comunque irrilevante in quanto la quantita’ di sostanze chimiche usate sarebbe troppo piccola per creare problemi. A partire dallo scorso ottobre, la maggior parte delle zone della Cina centrale e orientale hanno avuto seri problemi di siccita’.

Sostanze chimiche “irrilevanti” e pioggia dove non dovrebbe. Il grande Balzo in avanti della meteorologia.

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