Perché non vanno in vacanza? Perché non riposano le stanche menti così lungamente provate nel tentativo di spiegarci le bizze del tempo e del clima? Perché gli ‘esperti’ non ci lasciano in pace a goderci una tipica estate mediterranea?
No, non si può ci dobbiamo preoccupare.
Prendiamo la dotta spiegazione dell’onnipresente bio-climatologo.
Nella pur articolata dissertazione c’e’ tutto il sapere della saggezza popolare. Prima un po’ di capricci a giugno, poi tempo stabile e caldo, poi qualche temporale e poi, zac, ecco la rottura dell’estate a dopo ferragosto, in tempo perché riapra la Fiat. Il tutto perché da qualche parte sale aria calda, dimenticando di dire che questo significa che contemporaneamente da qualche altra parte ne scende di fredda. Vuoi mettere la bella manopola con cui si passava da una stagione all’altra nei favolosi anni ’60?
E questo cambiamento epocale, iniziato nell’anno 2000 circa, non si sa perché dovrebbe durare un trentennio. E poi, non si sa perché dovrebbe accadere altro. Proviamo a indovinare, arriva il definitivo disfacimento climatico? Qualcosa di disfatto ci sara’ indubbiamente, ma non lo dico per buona creanza.
In città fa più caldo, c’e’ più afa. Ma dai! Non sara’ mica colpa nostra che ci ostiniamo a vivere nelle case invece di trascorrere le notti nei campi e i giorni a vagare alla ricerca di bacche e animali da cacciare? Prima fresco poi caldo, tra giugno e luglio. Incredibile! E questa altalena e’ ovviamente dovuta ai mutamenti climatici. Che perle, che acume, che messaggi per i posteri!





In una condizione di alta pressione sull’italia e sole ovunque, condizione spesso definita dai tecnici “tempesta di sereno”, la giornalista dello spazio meteo del TG1 esordiva con: “iniziamo dal cattivo tempo”. Il servizio poi spiegava che si trattava di cattivo tempo riferito ad un paese dall’altra parte del globo!
Fateci caso il meteo del Tg1 è sempre apocalittico.