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Outlook di CM: Le prime verifiche.

Soltanto la settimana scorsa, dopo una mia insistenza spietata, Carlo Colarieti Tosti ha acconsentito a pubblicare l’articolo di introduzione dei nostri Outlook invernali. In fondo al post, come avrete avuto modo di leggere, ci sono delle immagini che rappresentano le previsioni di anomalie del geopotenziale alla media troposfera per i prossimi mesi, naturalmente mese per mese.

Ora il primo mese si è concluso, quindi possiamo cominciare a verificare il nostro lavoro. Quella che segue è l’immagine pubblicata martedì scorso per il mese di ottobre:

Come mi ha fatto notare Carlo spedendomi questa immagine e come si nota immediatamente, l’accordo è piuttosto buono, pur in presenza di due elementi di difformità abbastanza evidenti.

Il primo è la presenza nelle anomalie osservate di una continuità dell’anomalia negativa al traverso delle Isle Britanniche, ad unire i due poli negativi sul Mare del Nord e sul Vicino Atlantico, mentre nella previsione i due lobi erano separati da una debole anomalia positiva.

Il secondo è nell’intensità dell’anomalia negativa sul Mare del Nord, che nelle osservazioni appare meno profonda di quanto indicato nella previsione.

E’ probabile che nei prossimi mesi la distanza tra la realtà osservata e la previsione aumenti. Questo ci aiuterà eventualmente a registrare la previsione. Per adesso prendiamo atto che l’inizio è buono e che il pattern derivato da queste anomalie è stato dominato da AO e NAO negative, la prima a mentenere basso l’indice zonale e quindi a far prevalere flussi meridiani, la seconda a tenere bassa la stormtrack, portando umidità e flussi instabili verso le medie latitudini. Ma è autunno, quindi lo scambio nord-sud e viceversa è fisiologico. Vedremo come andrà in futuro.

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Published inAttualitàOutlook

5 Comments

  1. salvatore_b

    Buongiorno Guido,

    in merito ai possibili scenari del prossimo inverno al momento attuale nello scrutare i vari indici teleconnetivi mi pare vige la parola ‘dinamicità’ che si diverte a variare quasi di giorno in giorno le possibili tendenze (vedi lo scenario in zona ENSO). Volevo invece chiederti in chiave futura come vedi lo straordinario snowcover ch’è gia presente in zona eurasia http://www.natice.noaa.gov/ims/loop/nhem-1mo-loop.html. Potrebbe essere linfa vitale per la nascita ed affermazione verso ovest dell’Anticiclone Russo-Siberiano da gennaio in poi?Proprio in merito all’espansione verso l’Europa dell’anticiclone Russo, stò cercando di individuare,attraverso le configurazioni nei diversi anni passati,l’eventuale nesso tra un Vortice Polare che in autunno e prima parte inverno rimane ben saldo sul Polo e quindi funziona da serbatoio per grandi quantità di gelo (vedi febbraio 2012, gennaio 1979, febbraio 1956) e potrebbe poi favorire configurazioni antizonali di certa rilevanza.
    Saluti

    • Salvatore,
      il tuo è un punto di vista interessante che mi trova d’accordo. Queste sono settimane cruciali per cominciare a capire come si metteranno le cose per la prossima stagione fredda a livello continentale. Forse però più che nelle caratteristiche di inizio stagione del VPS, si dovrebbero andare a vedere gli altri indici teleconnettivi (quindi non solo ENSO), un po’ come abbiamo fatto nell’articolo con cui abbiamo introdotto gli Outlook di quest’anno.
      gg

    • salvatore_b

      Hai perfettamente ragione Guido, in effetti l’articolo che avevo ‘divorato’ appena messo online indica tutti i predictors/indici che possono indicare una visione di massima della futura stagione invernale. La particolarità di questa prossima stagione invernale risiede nel fatto (mio parere da appassionato/piccolo masticatore di meteo) che cercando di osservare questi indici si nota una grande dinamicità (personalmente vedo confermato lo stato del sole in questo max apparente e credo che anche la Qbo dovrebbe rimanere negativa almeno fino a fine anno)con conseguente non semplice previsione per gli scenari futuri. Inoltre il VPS pare nuovamente in netto rinforzo, speriamo che il fantasma del novembre 2011 con NAM over 1,5 sia scongiurato……anche se poi quel serbatoio di gelo è stato il ‘core’ (assieme a quella spinta poderosa dell’aleutinico) dell’avvezione siberiana che ha fatto storia per alcune zone/località.

      Ancora saluti ed ai prossimi outlook:-)

  2. Luigi mariani

    Guido,

    non sono riuscito a capire con che metodo sono state prodotte le carte di Carlo Colarieti Tosti presentate nell’outlook. Esiste una documentazione?

    Inoltre in passato utilizzavo le carte di previsione stagionale di Roeder che erano richiamabili dal sito web http://www.westwind.ch. Da alcuni anni queste carte non sono più disponibili. Hai idea di come venissero prodotte ed hai quanche notizia sull’autore?
    Grazie e ciao.
    Luigi

    • Luigi, la documentazione Carlo la sta preparando. Appena disponibile inizieremo a pubblicarla.
      Circa il tuo secondo quesito sinceramente non so darti indicazioni.
      g

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