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Un mese di meteo – Febbraio 2013

IL MESE DI FEBBRAIO 2013 

 

Nel mese hanno prevalso condizioni di instabilità in tutte e tre le decadi. Il sistema più robusto si è presentato nella terza decade del mese in coincidenza con lo sviluppo di una struttura di blocco connessa ad un anticiclone sul mare del Nord. In complesso piovosità anomalmente abbondante su gran parte dell’area con anomalia negativa limitata al nordovest. Temperature prossime alla norma nei minimi e in anomalia negativa nei massimi, specie sul centro-nord1.

 

Andamento circolatorio

 

Di particolare interesse è risultata la dinamica della circolazione per gli ultimi giorni del mese. Dopo ripetuti tentativi dell’anticiclone atlantico di guadagnare latitudine, tentativi tutti non andati a buon fine per effetto della persistenza di una zonalità piuttosto bassa di latitudine, proprio la ripresa di questo flusso ha condotto all’isolamento di una anomalia barica positiva sul Mare del Nord, con conseguente flusso nord-orientale di aria polare continentale che dall’est europeo è giunto fino al limitare dell’area alpina. Successivamente, anche per effetto, della persistenza della zonalità di cui sopra, la massa d’aria polare ha interagito con l’aria più temperata del vicino Atlantico. Questa interazione è culminata, proprio nell’ultimo giorno del mese in una ciclogenesi mediterranea piuttosto intensa, con effetti che hanno però riguardato il nostro territorio solo nei primi due giorni del mese di marzo. Gli indici barici dell’area euro-atlantica sono rimasti entrambi in territorio negativo per l’intero mese, con valori negativi più accentuati per l’AO rispetto alla NAO, ad indicare un flusso rimasto comunque lento alle latitudini medio alte e più veloce alle basse latitudini.

 

1-10 feb 2013 850 hPa

11-20 feb 2013 850 hPa

21-28 feb 2013 850 hPa

La tabella descrive in modo sintetico le principali strutture circolatorie che hanno interessato la nostra area nel corso del mese di gennaio 2013 e che si sono sostanziate nel passaggio di 5 principali perturbazioni (saccature o minimi mediterranei).

Tabella – Strutture circolatorie a 850 hPa – sintesi

Giorni del mesedi gennaio Fenomeno
1 Un flusso di correnti occidentali interessa l’intera penisola.
2-3 Ingresso sull’area italiana di una veloce saccatura da Nordest che interessa dapprima il settentrione per poi portarsi sul  centrosud in forma di minimo di cutoff (primo evento perturbato del mese)
4 Campo livellato
5-6 Sull’intera penisola si ripristina un regime di correnti occidentali
7-10 Ingresso sull’area italiana di una veloce saccatura da Nordest che interessa prima il settentrione e poi, in forma di minimo di cutoff, si porta sul centrosud (secondo evento perturbato del mese)
11-16 Una saccatura da nordovest interessa il settentrione per poi raggiungere il centrosud in forma di minimo di cut-off (terzo evento perturbato del mese)
17-20 Sull’Italia campo livellato con instabilità residua sul centro-sud; sull’Europa centro-settentrionale si insedia un anticiclone dinamico che determinerà il tempo fino alla fine del mese.
21-26 Blocco a S rovesciata (o blocco di Rex) con anticiclone sul mare del Nord e depressione su Ligure – Tirreno a lenta evoluzione e che si esaurisce in loco (quarto evento perturbato del mese). Si noti la carta media della circolazione a 850 hPa della terza decade del mese che mostra un blocco di Rex veramente da manuale.
27-28 Campo livellato con instabilità residua sullo Ionio.

 

 

Andamento termo-pluviometrico

Le carte di anomalia termica indicano che il mese di febbraio si è caratterizzato per un lieve anomalia termica negativa nelle massime, specie al centro-nord, la cui causa è da ricercare nelle irruzioni di aria artica e polare continentale che hanno caratterizzato la seconda e la terza decade del mese. Prossime alla norma sono risultate invece le minime in virtù dell’elevata copertura nuvolosa che ha limitato il raffreddamento per irraggiamento verso lo spazio.

 

TX_anom_feb2013

 

TN_anom_feb2013

 

Le carte pluviometriche (isoiete e isoanomale) indicano che le precipitazioni sono state abbondanti e relativamente ben distribuite sul nostro territorio. Si noti anche che la piovosità più abbondante ha interessato le regioni centro-meridionali ed il nordest mentre si è registrata una sensibile anomalia pluviometrica negativa su Piemonte, valle d’Aosta, Liguria occidentale e Ovest Lombardia. Tale anomalia è dovuta al fatto che l’area in esame, per effetto foehn, è rimasta “in ombra” rispetto alla maggior parte dei sistemi che hanno interessato la penisola nel corso del mese.

Si noti infine sempre sul nordovest che un’analoga anomalia pluviometrica negativa si era già registrata nel gennaio 2013, a testimonianza del fatto che il sistema circolatorio in certi casi “ha una memoria da elefante”.

 

RR_feb_2013

 

RR_anom_PERC_suNOR_feb2013

 

Tabella – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia: medie e relative anomalie (*).

Periodo di riferimento

Nord

Centro

Sud

Media temperatura massima (°C) 1^ Decade (1-10 febbr)

9.0

10.3

12.7

2^ Decade (11-20 febbr)

7.7

10.2

12.5

3^ Decade (21-28 febbr)

7.0

10.3

13.7

Anomalia temperatura massima (°C) 1^ Decade (1-10 febbr)

0

-0.9

-0.6

2^ Decade (11-20 febbr)

-2.2

-1.1

-0.7

3^ Decade (21-28 febbr)

-3.7

-2.0

-0.5

Media temperatura minima (°C) 1^ Decade (1-10 febbr)

0.1

1.3

4.1

2^ Decade (11-20 febbr)

-0.6

0.7

3.6

3^ Decade (21-28 febbr)

0.4

1.2

4.7

Anomalia temperatura minima (°C) 1^ Decade (1-10 febbr)

-0.1

-0.3

-0.5

2^ Decade (11-20 febbr)

-1

-0.8

-0.7

3^ Decade (21-28 febbr)

-1.2

-1.4

-0.6

Precipitazione media (mm) Mese di febbraio

70.1

91.8

91.4

Norma (media 1995-2012) Mese di febbraio

47.0

61.4

56.4

Anomalia (% rispetto alla norma) Mese di febbraio

149 %

150%

162%

(*) Le medie e le anomalie sono riferite alle 97 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%) .

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  1. Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni  relative alla media ed alta troposfera. []
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