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Mirror posting dal Foglio – All’Ipcc fa caldo, ma non è colpa del global warming

Questa faccenda è…lascio a voi il giudizio, perché sono stanco di dover mescolare l’interesse per la nostra materia con la pratica del lancio di materia poco nobile nel ventilatore. E’ un fatto però che mentre tutti i media si sono lanciati a testa bassa sul presunto conflitto di interessi di Willie Soon di cui abbiamo parlato ieri, davvero in pochi hanno riportato sin qui un’altra notizia ben più incresciosa, e cioè le dimissioni del Chair dell’IPCC giunte dopo l’accusa di molestie sessuali ad una dipendente. Così, piuttosto che mettere mano alla pala, preferisco soddisfare la vostra eventuale esigenza di sapere con il come sempre efficacissimo post che Piero Vietti ha messo sul suo blog. Buona lettura.

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Alla fine è arrivato lo scandalo sessuale, e non poteva essere altrimenti, manovra odiosa e cialtrona per eliminare gli avversari più tignosi. E così dopo 12 anni di presidenza del panel di esperti pagati dall’Onu per dimostrare l’influenza dell’uomo sul clima, l’Ipcc, l’indiano Rajendra Pachauri si è dovuto dimettere per una storia di messaggini espliciti e indesiderati spediti via email e via sms a una ricercatrice ventinovenne (Pachauri ne ha 74) da poco assunta da un think tank da lui diretto a New Dehli.

Peccato, perché avrebbe dovuto dimettersi ben prima di un’accusa di questo tipo (e su cui decideranno i giudici). Pachauri è, assieme all’ex vicepresidente americano Al Gore, il grande manovratore della campagna mediatica e (poco) scientifica che nell’ultimo decennio ha convinto politici ed opinione pubblica che il mondo sia in pericolo per colpa del riscaldamento globale causato dalle attività umane. Pachauri avrebbe dovuto dimettersi anni fa, dopo la buffonata del Nobel per la Pace del 2007, quando prima del summit di Copenaghen migliaia di email di scienziati del clima vennero pubblicate online.

In quegli scambi, gran parte dei guru climatici sponsorizzati dall’Ipcc si accordavano su come “truccare” i dati in loro possesso per far sembrare più grave l’innalzamento delle temperature globali. O almeno avrebbe dovuto lasciare la poltrona quando qualche tempo dopo il report ufficiale dell’Ipcc incluse studi approssimativi (e pagati da associazioni ambientaliste) sullo scioglimento dell’Himalaya. Pachauri invece ha continuato a tirare dritto, a occupare un posto per oltre un decennio trasformando la ricerca scientifica in una questione di potere, rapporti politici e amicizie.

Ora è arrivato lo scandalo sessuale (lui dice che è colpa degli hacker), che ci libera di una figura ormai screditata, ma lo fa paradossalmente salvaguardandone la credibilità scientifica. Non ne avevamo bisogno. A meno che quella di Pachauri fosse una mossa ben studiata: poiché le temperature globali non si alzano più, ha provato almeno ad alzare quelle del suo ufficio.

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Published inAttualità

2 Comments

  1. Maurizio Rovati

    Comunicato ANSIA:

    E’ noto che quando fa caldo gli ormoni impazziscono, infatti uno studio della Milf University of South Carolina, dimostra che l’aumento dei casi di stupro, pedofilia, necrofilia, zoofilia etc è dovuto per il 97,4% al GW.
    Infatti ben il 97,4% degli SMS inviati dal Dr RP erano di contenuto esplicitamente sessuale, la stessa percentuale (97,4%) degli SMS di DSK, mentre il rimanente 2,6% non sa o non risponde.
    C’è inoltre un consenso del 97,4% sul fatto che le dimissioni di chiunque sia stato colto, come si suol dire, col sorcio in bocca, il 97,4% del totale, siano causate dal surriscaldamento globale, che favorisce, manco a dirlo, la riproduzione dei sorci e la proliferazione dei maiali.
    Tutto questo dimostra che non dobbiamo attendere un minuto di più per prendere quei provvedimenti che l’associazione UFS (Union of Familykeeping Scientists, scienziati che tengono famiglia) chiede vengano messi in atto per salvare il pianeta.

    P.P.
    (Peppa Pig)

  2. mancinelli luciano

    Grazie per i chiarimenti e pure grazie per ESSERCI. luciano mancinelli , alias suddito non domo e……..

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