Non è dato sapere se James Lovelock volesse in effetti fondare una religione – dalla quale si è poi comunque dissociato – ma non credo fosse nelle sue intenzioni riunire sotto l’emblema del pianeta vivente le più grandi religioni della Terra.
Abbiamo visto e commentato da meno di due mesi la pubblicazione dell’enciclica ‘Laudato si’ di Papa Francesco, documento che va ben oltre la comprensione scientifica del tema dei cambiamenti climatici e della loro eventuale origine antropica superando l’IPCC e persino i più sfrenati attivisti climatici.
Ora arriva anche la comunità islamica, riunitasi in un simposio sui cambiamenti climatici, con la pubblicazione di una dichiarazione ad usum della Cop21 di Parigi e l’approntamento di un sito web dove è possibile esplorare i danni tremendi che il clima che cambia è cambia male ha inferto al Nepal durante il… … …terremoto del 2009. Altro che fuga in avanti.
La prossima quale sarà, il Buddismo, ultima delle religioni monoteistiche? Poi verranno tutte le altre, laddove i movimenti e le associazioni di vario genere sono già salite sul carro da un pezzo.
Niente di male per carità, è capitato anche a chi professa la fede di non raccontarla proprio giusta a volte, specialmente quando si è cercato di spiegare i fenomeni naturali di cui non si sapeva un gran che. Poi però è arrivata la Scienza, con quella ostinata abitudine di voler capire e spiegare con la ragione e non con la fede.
Ora si torna indietro. Beh, potevano anche dircelo che ci avevano ripensato.
[…] vuole, il termine non è casuale, che un clima che cambi per cause essenzialmente antropiche debba produrre eventi estremi sempre […]
Parlo per la mia religione: i preti tendono ad occuparsi di cose impropriamente (si noti: “di cose impropriamente” e non “di cose improprie”) quando non si occupano abbastanza di religione.
Scusate, devo assolutamente precisare, vista la sinteticità del commento: “… quando non si occupano abbastanza di Gesù Cristo”.
Nei tempi andati quando c’era siccità si pensava che gli dei fossero in collera con l’uomo, quando pioveva troppo uguale, stessa cosa in caso di pestilenze etc.
Oggi (in un certo senso) è lo stesso, ci convinciamo che la natura punisca la nostra condotta e gli scienziati sono gli odierni sacerdoti, apocalittici: “Convertitevi perché la CO2 è vicina!”
Ben (ri)trovato, Alèudin!
Più che monoteistico, il buddismo è nonteistico.
Caro Guido, non sarà forse che la dottrina dell’AGW è in realtà una religione travestita da scienza e che sta finalmente togliendosi la maschera?
Luigi