Salta al contenuto

Alla faccia del consenso

Un po’ di corsa oggi, come capita spesso ultimamente. C’è però comunque sempre qualcosa di interessante da proporre, e quella di oggi è tutt’altro che rapida da leggere.

Siamo in tema di non consenso, ammesso che questo abbia senso. Nell’ultimo anno sono usciti 58 nuovi paper che in un modo o nell’altro propongono aspetti delle dinamiche del clima che non hanno davvero niente di speciale o senza precedenti oggi rispetto a ieri. In poche parole, il clima, che è sempre stato pazzo, non è oggi più pazzo di ieri.

In questi paper, compaiono 80 grafici diversi, senza picchi, mazze da hockey o andamenti vertiginosi. Non è semplice selezionarne alcuni, per cui vi rimando direttamente al link dove sono elencati sia i paper che i grafici.

Buona lettura

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

18 Comments

  1. CarloMarxsirivolta

    Interessante. Molto interessante. Quando dai dati emerge qualcosa che contraddice un certo mainstream….allora vuol dire che c’è stata una interpretazione “cattiva” o “fuorviante”.
    Ancora una volta, se i fatti o i dati contraddicono il caro NOSTRO pensiero di cui siamo tanto INNAMORATI….tanto peggio per i dati e/o la realtà….

    • Ti sbagli Diego, è molto interessante, anche dal punto di vista sociologico. I grafici, di qualunque natura siano, espongono i dati. Se in molti di quei grafici non ci sono segni di disastro imminente, quanto piuttosto di ripetuti “disastri” già avvenuti in passato, diventa particolarmente interessante capire perché gli autori siano invece convinti che il disastro ci sia, almeno per quelli che hanno risposto.
      gg

    • Diego

      Trovo più interessanti, anche da un punto di vista sociologico, i passaggi in cui gli autori interpellati segnalano le sviste, i fraintendimenti, le manipolazioni e le “leggerezze” di chi ha raccolto i paper. Le chiedo quindi: a chi dare fiducia? A chi fa uno studio (magari andando a scavare tra i ghiacciai in Antartide), lo sottopone a peer review e poi lo pubblica? O a chi prende una parte di quello stesso studio, taglia un grafico qui e uno là, cita frasi fuori contesto e poi su un sito internet spara un bel titolone fuorviante?

    • Diego, per definizione non si da fiducia, si guardano i dati. Una cosa di cui ancora non abbiamo parlato, ma quei grafici mostrano o no che i trend non sono significativi?
      gg

    • Diego

      Quali grafici? Quelli tagliuzzati senz’altro no, gli altri chissà 😉
      A parte le battute: onestamente non capisco il senso della sua domanda sui trend. Stiamo parlando di un articolo uscito su un sito americano che, manipolando i dati presentati in 58 paper pubblicati su riviste peer review, fa dire loro cose non vere. O no?

  2. Luca G.

    Facciamola più semplice…io sto ancora aspettando che qualche fautore dell’AGW dia spiegazioni scientifiche,serie e di buonsenso alle anche più evidenti oscillazioni climatiche che il clima ha sempre avuto,anche in tempi in cui l’uomo al più, emetteva con falò e meteorismo. Oscillazioni che tra l’altro conferma la branca scientifica della paleoclimatologia, o anche questa è falsa?

  3. Simone

    Grazie per questa lezione climatica da parte di un altro esperto climatologo… A no: dopo la lezione del fumettista e dell’economista adesso è la volta dell’ingegnere civile. I climatologi evidentemente non esistono, devono essere anche quelli un’invenzione dei sostenitori del riscaldamento globale.

    • DarioC

      non fai neanche ridere.

    • Gian luca

      Simone

      guarda che gli 80 grafici non li ha mica disegnati Richard… lui li ha semplicemente messi tutti insieme, prendendoli da 58 paper scritti da climatologi.

    • Luca Maggiolini

      Abbiamo capito, Simone, ma non è che questa obiezione la devi eccepire solo quando ti fa comodo e invece ignori la cosa quando non ti piace. Come più volte detto – l’IPCC che dà lezioni al mondo e pretende di dettarne le scelte, è un organismo PO-LI-TI-CO che è presediuto, controllato e la cui linea di comportamento è dettata da NON climatologi (anzi, non scienziati). Però ciò che dice è come vangelo scientifico! E allora? Come la mettiamo?
      E il geologo Tozzi che ciancia di tutto tranne che geologia?

      C’è, poi, l’aspetto dei metodi. Se altri giungessero ai propri risultati manipolando, correggendo e ottimizzando i dati come Karl et soci, sai che scandalo? E di scandali l’IPCC è strapiena – però non si può contraddire sennò sei negazionista…

    • In rispetto del tuo amore per la grammatica, visto che l’altro giorno hai corretto ad un commentatore un apostrofo mancante, ti faccio presente che si scrive “Ah no”. E qui mi fermo, non imitandoti nel cercare improbabili correlazioni tra scrivere post con refusi e mancanza di argomenti (anche perché la tua mancanza di argomenti è evidente).

      PS Visto che insisti con l’argomento “competenze”, io insisto con la domanda: dunque, per te, l’IPCC – pieno di gente che secondo te non c’entra niente con il clima, è totalmente squalificato?

    • Carlo

      Simone sembra faccia parte di quella gente attenta alla forma e non alla sostanza, all’ortografia anzichè all’argomento, al dogmatismo anzichè al relativismo.

    • Cao

      la è di anziché è volutamente stata scritta perché non ritengo di far parte di quel tipo di gente.

    • Gian luca

      Ancora Simone

      E poi cos’hai contro i fumettisti?
      Non ti rendi conto che con le tue parole sminuisci anche il sapiente lavoro del Guru dell’AGW???!!!… il padre del Consensus al 97%… il famoso fumettista di Brisbane John Cook!!!
      ^_^

    • Simone

      Io nel frattempo aspetto a togliere le gomme termiche alla macchina, non vorrei ci sia il rischio di un colpo di coda invernale come avvenne ad esempio l’8 giugno 1783 che nevicò in Toscana fino a 300 m di quota e fece oltre un metro e mezzo di neve al paese dell’Abetone.

    • David

      Sparisci troll del menga;se qui sono troppo democratici per bannarti, fai nella tua banale vita almeno un gesto positivo(oppure vai sulla repubblica ove scrivono articoli che ti danno soddisfazione).

  4. Alessandro2

    Estiqaatsi! Non c’è un hockey stick neanche a pagarlo. Sito salvato nei segnalibri. Grazie per la segnalazione. Una domanda da ignorante: sbaglio o le acque del Nord Atlantico si stanno raffreddando di brutto? Ha qualcosa a che fare con la corrente del Golfo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »