Salta al contenuto

Vieni avanti, Gret Yin!

Incuriosito dalle continue segnalazioni sul TG1 in fatto di servizi clima-catastrofisti, ieri mi sono fatto tentare da qualche parola d’ordine intuita da un televisore lasciato acceso in un’altra camera mentre ero a cena a casa di amici: “blablabla… temporali… blablabla… bufera...” Mi sono quindi allontanato per pochi minuti con una scusa per godermi lo spettacolo, e ho beccato il seguente filotto:

  • Servizio sul maltempo estremo: una specie di copia-incolla di quello citato nella rubrica di previsioni del tempo del lunedì, laddove un temporale estivo diventa un evento biblico descritto con toni da fine del mondo.
  • I francesi decidono di tassare i viaggi in aereoin onore di Greta”. Evidentemente il tentativo precedente di tassare la benzina “per ridurre la CO2”, con conseguente rivolta dei gilet gialli ha insegnato qualcosa. Questa volta, infatti, si aumentano le tasse nel nome di una ragazzina minorenne e con le trecce, qualcuno osa contestare? Per giunta i “sans dents” dei gilet gialli non viaggiano certo in aereo, tantomeno in business class. Sarà quindi un successone.
  • Gi svedesi, comunque, restano più avanti di tutti sui temi ambientali perché il giornalista ci informa che in Scandinavia fioccano le prenotazioni di carri funebri elettrici (con tanto di immagine del carro green sullo sfondo). Evidentemente non basta che il morto in questione non emetta più CO2: anche la macchina deve fare la sua parte. A questo punto aspettiamoci presto il bando delle bare di noce: un sacco di iuta, una fossa comune, e salveremo un albero. Ma soprattutto, strapperemo un sorriso a Greta anche da morti. Garanzia di Paradiso.
  • Gran finale (che il trittico sopra non bastava): ecco a voi la Greta cinese! Servizio sulla giovane cinese che si muove sulle orme dell’eroina svedese. Il primo pensiero che viene guardando il servizio, è che si tratta davvero di un prodotto cinese: innanzitutto è destinato all’export, infatti la Gretinese in questione esibisce un cartello in inglese, mica nella lingua del posto. Inoltre, è meno buona dell’originale: non buca lo schermo come Greta, per quanto ne condivida l’espressione triste e deprimente. Ma soprattutto, altro che svedesi: i cinesi restano i più fighi di tutti. Parlano di global warming ad uso e consumo dei gretini occidentali che comprano i loro pannelli solari, mentre la Cina da sola avvelena l’aria di mezzo mondo. Ben venga quindi una Greta in salsa di soia ad uso e consumo degli europei, se questo può aiutare a salvare una industria cinese del fotovoltaico letteralmente in rotta, a causa della guerra commerciale e dei tagli agli incentivi decisi recentemente dal governo.

Una cosa è certa: tra un notiziario noioso e ingessato e l’intrattenimento finemondista del Tg1 non ho dubbi, scelgo il secondo: meglio una risata liberatoria che una sequela di imprecazioni. Intanto vado a modificare il testamento: voglio anche io il carro funebre elettrico. Così quello che non mi sono potuto concedere da vivo, l’avrò da morto. E a spese degli eredi, per giunta.

Tiè!

 

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

19 Comments

  1. VEI-6 Vesuvius

    Pensa un pò. Quando morirò, voglio che le mie ceneri e quelle dei miei gatti vengano gettate sopra ad un ghiacciaio (che ho già scelto), e voglio il monumento a valle, da lasciare in balia del ghiacciaio quando questo crescerà a causa dello stadiale o di una nuova glaciazione come quella del Wurm.

  2. robertok06

    Buona sera a tutti. Forse l’ultima sera.
    Stavo noiodamente stirando una camicia per domani… il tavolo da stiro danzanti alla finestra, un bel giro d’aria fresco… quando all TG1 arriva la notizia che mi fa dire, ad alta voce… Eh!… diavolo, se me o dicevano prima non perdevo tempo a stirare una camicia “.

    Cosa hanno detto?
    Non vorrei farvi andare la cena di traverso, ma il “ghiacciaio dell’Apocalisse “… oltre che a voce l’anno anche scritto in caratteri cubitali sullo schermo…. il ghiacciaio “Tueitsh” … (pronuncia stentata dello Thwaites)… è sul punto di mollare i freni (lo dice la NASA) … e dicono che sta venendo giù (ovviamente per via della CO2 assassina), e saranno 5 metri di acqua in più….!!!

    “Città spazzate via”… annuncia il “giornalista” Giorgino.

    Volevo solo dirvi, e concludo, che siete tutti molto simpatici voi negazionisti.
    Non pentitevi che tanto non ne avreste il tempo.
    🙂
    ———————

    P. S. : ovviamente non si sono neanche sognati di dire che è noto che la stabilità dello Thwaites è resa precaria anche da…

    “One major contributor to fast glacial flow is the presence of subglacial water, the production of which is a result of both glaciological shear heating and geothermal heat flux.”

    … vedasi qui…

    https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0012821X14005780

    Tralascio poi di far notare che Thwaites non ha neanche lontanamente il potenziale di far salire di 5 metri il livello di mari e oceani, come demenzialmente annunciato dal “giornalista” Giorgino. .. dato che…

    “It has the potential to raise global mean sea level by 0.6 m”…

    …. vedasi qui:

    “Retreat of Thwaites Glacier, West Antarctica, over the next 100 years using various ice flow models, ice shelf melt scenarios and basal friction laws”

    The Cryosphere, 12, 3861–3876, 2018

    https://doi.org/10.5194/tc-12-3861-2018

    DOMANDA : Non esiste più il reato di procurato allarme???

    • Roberto,
      “non si sono sognati di dire …”
      E nemmeno che (dallo stesso link che hai postato):
      “The presence of such inferred warm upper mantle also suggests regionally elevated geothermal heat flux in this sector of the West Antarctic Rift System and consequently the potential for enhanced meltwater production beneath parts of Thwaites Glacier itself.”

      Ogni volta che sentiamo parlare di Antartide che si scioglie (non vedevano l’ora di poterlo dire) dobbiamo controllare di quale zona si parla. E’ praticamente sempre la Penisola Antartica (Antartide Occidentale) che ha una struttura geologica particolare (crosta più sottile e quindi maggiore calore verso la superficie, calore che scioglie -da sotto- i ghiacci). Non ci lasciamo ingannare da chi parla (questa volta Giorgino) senza sapere bene cosa sta dicendo o, se lo sa, mente sapendo di mentire.

      Come al solito eccellente commento. Ciao. Franco

  3. Fabrizio Marini

    Fin dalle elementari mi sono sentito dire la famosa frase: dobbiamo imparare a rispettare l’ambiente. Cosa assolutamente giusta. Beh è da un pò che sento dire sui media che dobbiamo imparare a rispettare il clima.
    Ecco questa espressione mi pare un tantino più criptica…

  4. Le sparate eco-climatiche sono praticamente infinite e molte le conosciamo, anche se non c’è mai limite al peggio. E conoscerne di nuove solletica dolcemente (?) il nostro masochismo.
    Per me, però, la vera chicca di questo articolo è il titolo.
    Impagabile!
    Bravo Massimo. Ciao. Franco

    • Massimo Lupicino

      Grazie Franco 🙂

  5. Fabrizio Giudici

    «Dobbiamo muoverci velocemente, è un dovere raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. So che non tutti i Paesi partono dallo stesso livello»

    “Neutralità climatica” non l’avevo ancora sentito.

    • Massimo Lupicino

      Per ora siamo alla neutralità cerebrale, ovvero all’encefalogramma scientificamente piatto.

    • Massimo Lupicino

      Grazie Filippo, allora tocca ringraziare i TG che diffondono queste informazioni essenziali al grande pubblico…

  6. Luca Rocca

    Notizia del giornale radio regionale liguria
    “Un morto per il caldo ieri sera, un ragazzo si getta in mare per sfuggire al caldo e scompare , avviate le ricerche della guardia costiera”
    Per chi si fosse preoccupato il giorno dopo lo hanno trovato a casa che dormiva, non aveva avvisato gli amici che tornava a casa.

    • Massimo Lupicino

      Fantastico, meglio della settimana enigmistica certi notiziari :D:D:D

  7. Fabrizio Giudici

    Io ricordo perfettamente che nel Manuale delle Giovani Marmotte c’era una paginetta su come gli scienziati pensavano si sarebbe evoluto l’uomo: tra le altre cose, con più peli, perché il clima si sarebbe raffreddato (erano gli anni ’70…).

    Se lo ritrovo, la scannerizzo e la posto.

    • Massimo Lupicino

      Paperino in confronto a certi paper odierni e’ due spanne sopra. E comunque ci ha preso, perche’ oggi va di moda non tagliarsi i peli superflui nel nome del #metoo.

    • Massimo Lupicino

      Secondo me di questo passo evolveremo in specie senza cervello, perche’ viene il sospetto che se questo e’ il prodotto dell’evoluzione umana, tanto vale svuotare la scatola cranica e non pensarci piu’ (letteralmente). Comunque stai certo che questa “notizia” un posto in scaletta al TG se lo guadagna di sicuro…

  8. Andrea Beretta

    In effetti bisogna ammettere che il tg1 “gialloverde” è molto più godibile di quello della precedente gestione. Lasciato da parte il martellamento sui migranti e le tinte fosche tipiche degli intellettuali da salotto che li gestivano prima, il nuovo corso pare essersi buttato a testa bassa sul catastrofismo climatico. Ma se i cinesi copiano, gli svedesi sono una “fu civiltà ” e i francesi sciovinizzano tutto…noi italiani facciamo il catastrofismo a “tarallucci e vino”: per la serie, la situazione è drammatica, ma non seria. In questo senso, il tg1 ci rappresenta alla grande

    • Alessandro

      Bisognerebbe però tradurre con ” la situazione dell’informazione è drammatica e non seria”…si ride a crepapelle infatti a quanto lggo a sentire il tg1…scusate ma io non la vedo la tv, spero che la maggioranza faccia come me perchè quando arriverà quel giorno forse si comincerà a parlare dei problemi dei consumatori (anche del settore informazione)…

    • Massimo Lupicino

      Piu’ che giallo-verde, giallo limone… Di sicuro e’ un tg del cambiamento 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »