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Se questo è un TG

Sono molti anni che non guardo più i telegiornali. Talvolta capitano, però, incidenti come quello di stasera. A casa di amici, tanta gente, la TV accesa mentre si discute del più e del meno tra una tartina e una nocciolina.

Si tratta del TG1, ogni tanto l’occhio cade sulla TV, anche perché il volume è alto, lo spazio non è tanto… Si comincia col solito tributo alla guerra ucraina: crimini, morte e distruzione. Qualcuno commenta che si tratta più o meno dello stesso servizio mandato sempre uguale da 6 mesi a questa parte.

Poi con nonchalance, si passa alla cronaca: in Italia fa caldo. E anche in Francia fa caldo. E capirai, è il 5 di agosto. Ma non è un semplice caldo estivo: si tratta infatti di un caldo mortale, pare di capire. La voce dalla Francia è quella della Botteri delle grandi occasioni, quella del “minuto d’odio” di orwelliana memoria, che tributava quotidianamente dagli stessi schermi al presidente americano, quello del partito sbagliato e coi capelli arancioni.

La tartina mi va quasi di traverso, ma il beneficio del dubbio glielo concedo: e se la Botteri stesse dicendo davvero qualcosa di giusto? Due volte al giorno anche un orologio fermo dà l’ora esatta. Controllo sul telefonino che tempo fa in Francia. E concludo che l’orologio della Botteri dà sempre l’ora sbagliata, anche quando è fermo. Forse qualcuno gli muove la lancetta due volte al giorno, così, per dispetto.

In Francia, infatti, oggi ha fatto decisamente fresco. Nel nord massime intorno ai 20 gradi: aria fresca atlantica ha fatto irruzione spazzando la calura del giorno prima, e vedo anche che i temporali infuriano nel sud del paese dove avanza il fronte freddo, mentre il nord si libera e sfoggia sicuramente quel bel cielo di un azzurro così intenso che solo i cieli del nord Europa sanno regalare anche d’estate. Altro che caldo “mortale”.

Sono i rischi che si corrono quando si fa informazione-spazzatura: un evento episodico viene presentato come se fosse permanente, immutabile, eterno. Poco importa se è durato un battito di ciglia. Tanto lo spettatore è un minus habens e si deve bere qualsiasi cosa, perché la notizia è creatura del cantastorie, mica rappresentazione del reale.

Casomai qualcuno avesse dei dubbi, subito dopo il servizio sul caldo “mortale” francese, irrompe l’esperto. Nelle forme di Tozzi, quello del piccone. Lo vedo e a stento lo riconosco. Non guardo la televisione da anni, è invecchiato anche lui. Come il suo stesso catastrofismo d’ordinanza. Ma la barba brizzolata gli dà quel tono a metà tra il salotto gauche caviar e il ricercatore “sul campo” che sicuramente fa molto TG1. Peccato, l’audio non funziona, il giornalista passa ad un altro servizio. Tiro un sospiro di sollievo. Dopo il “fact check” alla Botteri mancava solo quello a Tozzi.

Peccato, l’audio ritorna, ma il tempo per fortuna è poco. Il giornalista deve fare in fretta e quindi serve subito l’assist al Tozzi: “ma questo caldo eccezionale, questa catastrofe climatica, è permanente o passeggera?” (si sente odore di Pulitzer). “È permanente!” (e ti pareva). “Dobbiamo abituarci perché sarà sempre così: caldo, fuoco, distruzione…” Intuisco che con Tozzi l’asse terrestre ha cessato di inclinarsi: avremo 40 gradi per sempre: estate eterna, sempre 5 agosto. Invece di fermare l’orologio, lui che è evidentemente più potente della Botteri, ha fermato il pianeta Terra. Con la sola imposizione… del piccone.

Il TG continua con servizi di leggerezza insostenibile: la bellezza dei parchi italiani e la classifica stilata da non si sa quale social (la gente nel servizio sembra passeggiare felice.. ma non erano tutti morti di caldo nel servizio di 5 minuti prima? Saranno mica zombie?).

Segue carrellata di icone liberal americane. Un lungo servizio su Richard Gere, invecchiato anche lui: praticamente non ha più gli occhi, solo palpebre e una fessura in mezzo. Per ricordare di chi si tratta, mandano fotogrammi del secolo scorso di Ufficiale e Gentiluomo. L’avevo lasciato che si autocelebrava sul ponte della nave di una ONG. Avrà fatto un nuovo film? O starà raccontando le solite cazzate da multimilionario hollywoodiano sui poveri del mondo?

Siccome il politically-correct deve prevalere, all’icona liberal ottuagenaria maschile, segue altro servizio su altra icona liberal ottuagenaria, ma donna. Volto noto, pare di capire. Ma non riesco a riconoscerla, probabilmente perché stravolta da un consumo smodato di bisturi.

Concludo con una certa rassegnazione che pur partendo da livelli decisamente infimi, l’edizione del TG1 di stasera aggiorna sicuramente record storici di cattivo giornalismo. Ma forse il livello dell’informazione giornalistica italiana ormai è sempre questo: immutabile, fermo, e scassato come l’orologio della Botteri e l’asse terrestre di Tozzi. E sarà pure che i TG sono entrati in campagna elettorale. Quindi dovranno abbassare ulteriormente la barra.

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Penso per un attimo che con le nuove elezioni ci sarà un nuovo CDA in rai, e magari anche dei TG meno inguardabili di questo. Penso sicuramente male, perché in 30 anni di elettorato attivo ho imparato soltanto una cosa: che per quanto uno si illuda di cambiare le cose votando, quel cambiamento non avverrà mai. E agli “errori degli elettori” si rimedierà facendo ricorso ad alchimie politiche bizantine, travestite da “alte lezioni costituzionali”.

E giacché di politica si parla, penso quanto sarebbe bello se un TG che dice di fare servizio pubblico, sfidasse apertamente i politici italiani, in questi stessi giorni di campagna elettorale. Magari proprio in campo climatico/ambientale. Con domande del tipo:

  • C’è poca acqua e c’è la siccità. Perché non sono stati costruiti nuovi invasi? Magari aumentando (incidentalmente) la produzione idroelettrica?
  • Perché abbiamo acquedotti colabrodo che non vengono mai riparati?
  • L’elettricità costa troppo. Invece di chiederci di non fare la doccia e di spegnere i condizionatori, perché non ci spiegate come mai non si è investita una lira nella produzione di energia a basso costo e da fonti diversificate?
  • Perché il nostro gas in Adriatico dorme, anzi viene succhiato dai nostri vicini croati?
  • Perché non si fa più idroelettrico in Italia?
  • Perché pur essendo stati pionieri mondiali nel geotermico adesso abbiamo paura anche solo di nominarlo?
  • Perché abbiamo dismesso le centrali nucleari il giorno dopo averle accese? Per poi comprare energia atomica francese e slovena a costi maggiorati?
  • Perché disseminiamo pale eoliche dove non c’è vento, e pannelli solari su terreni fertili?
  • Perché, piuttosto che fare vera mitigazione del rischio climatico, si preferisce bruciare miliardi di euro di denaro pubblico in progetti-barzelletta di “decarbonizzazione”, come quelli contenuti nel mitico PNRR?

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L’ultima domanda me la faccio da solo. Che ci faccio io, in una casa in cui ancora si guarda il TG1 delle 20? Sarò mica nella cena sbagliata, come Fantozzi al funerale dell’odiatissimo “megadirettore ereditario” Vignardelli Bava, morto “prematuramente” a 106 anni di rosolia? E sostituito, manco a dirlo, da uno ancora peggiore di lui?

 

 

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Published inAttualità

24 Comments

  1. Claudio

    Bell’articoloì Grazie!
    Io aggiungerei una domanda: perché non ci sono desalinizzatori dell’acqua marina lungo le coste? dopotutto siamo una penisola. E quell’acqua servirebbe per irrigare, no?
    Così almeno non sentiremmo la Coldiretti lamentarsi: “Piove poco, piove troppo, troppo caldo, troppo freddo,”.
    Ciao a tutti!
    Claudio.

  2. H71

    Ottimo articolo. Ignoranti e dementi dell’informazione e non solo. Non conoscono neppure la geografia elementare. Situazione paradossale sempre più allarmante in un paese sostanzialmente immobile da decenni. Non vollero il nucleare negli anni 80′ ora il paese secondo questi coproliti umani ed istituzionali dovrebbe arrangiarsi con pale demenziali…

  3. Caro Massimo,
    mi associo a quanto scritto da Franco: insuperabile!
    Se avessi voce in capitolo ti proporrei per scrivere articoli di fondo sul Corriere.
    Unico dubbio: se i TG rai iniziassero a dire la verità su tutta una serie di vicende i soldi del PNRR arriverebbero ancora? E lo spread come sarebbe?
    Temo (e lo dico con rammarico perché da bambino mi hanno insegnato che le bugie non si devono mai dire e io cerco da sempre di attenermi a quella regola) che l’ipocrisia sia da lunghissimo tempo un elemento essenziale della realpolitik e che il nostro benessere dipenda da questa ipocrisia generalizzata.
    Circa quel “Da lunghissimo tempo” segnalo il “Della dissimulazione honesta”(https://it.wikipedia.org/wiki/Della_dissimulazione_onesta) di Torquato Accetto, scritto nel 1641, ai tempi in cui contrastare il potere era davvero letale, nel senso che perdevi la testa e non solo il lavoro al TG, come capitato a Philippe Verdier in Francia (https://en.wikipedia.org/wiki/Philippe_Verdier).
    Luigi

  4. GuidoC128

    Mille comlimenti!! un piccolo appunto, a forza di “decarbonizzazione” manca la CO2 per l’acqua frizzante!

  5. rocco

    Due considerazioni:
    1) fortunatamente non ci sono solo i tiggi che, come si sa, rispondono a due precise variabili:
    a) l’audience;
    b) il dettame politico.
    Il giornalista, di per sè, è una vittima del capo redattore, del direttore.
    Per poter lavorare è obbligato a seguire la linea dettata, altrimenti sarà costretto a chiedere il reddito di cittadinanza.
    Sul sito dell’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana) ho trovato questa intervista a dir poco controcorrente rispetto alla linea dettata dal main stream:
    “Franco Prodi: “Afa e siccità? Io guardo quello che accade nelle nubi”
    https://www.agi.it/cronaca/news/2022-08-08/clima-afa-siccita-intervista-franco-prodi-17685831/
    ne avete avuto notizia nei tiggì di qualsiasi canale tivvù?
    2) i social network sono il nuovo fascismo: niente libertà di pensiero, censura illimitata, algoritmi costruiti appositamente per limitare ed annullare il libero pensiero, censure senza appello ed infine guadagni illimitati con la formula dell’omologazione.
    hanno mai censurati i terrapiattisti? No, Fanno like, sono simpatici, secondo loro. Innocui stolti.
    DISCONNETTETEVI!!!
    Perchè come pecore ben ammaestrate bisogna far guadagnare gangster digitali con l’illusione che questi infernali aggeggi connettano con il mondo, mentre, invece, servono solo ad indirizzare verso la mediocrità?
    Prova ne è la stella fetta di salame:
    “L’esperimento sociale dello scienziato che ha spacciato una fetta di salame per la stella Proxima Centauri” da https://www.wired.it/article/salame-proxima-centauri-james-webb/
    I social sono l’amplificatore delle ca….te, importante sono i like, non la verità!
    Trattasi di democrazia diretta, voce del verbo “dirigere”.

    • Andrea D

      Non paragonerei i Social propriamente a un “nuovo fascismo”. Bene o male sei in casa d’altri e se vuoi star dentro devi obbedire alle “loro regole”, sulle quali si può discutere, ma le fanno loro.

      Io me ne sono andato definitivamente da FB questo Gennaio.

      Nessuna censura per qualsivoglia motivo. Semplicemente so benissimo che sei su un palcoscenico e qualunque cosa scriverai potrà essere usata contro di te e mi sono comportato di conseguenza, senza mai dimenticarmene.
      Il resto lo hanno fatto i troppi martellamenti climatici da parte di “loschi figuri”, riuscendo quasi a rendere odioso un mio interesse che ho fin da ragazzino, e la presenza costante di annunci – scam, sponsorizzati, al limite della decenza.

      Inutile dire che “alcuni miei Log verranno conservati” (vale a dire tutto ciò che ho pubblicato in 12 anni), ma pazienza, al più si terranno qualche bella meteofoto e poco altro.

      Infine, niente più portali meteo online, rimossi anche gli app, nemmeno quello più “storico”, giacché il suo caporedattore tecnico non vi partecipa più da tempo, con conseguenti recenti cambiamenti di linea editoriale… ora più in linea con i clickbait della concorrenza.
      Anche portali che a volte esagerano nel militare le “opposte fazioni” (e non è questo) vanno comunque presi con le pinze.

      Se ho bisogno di grafiche vado su A.Militare e mi studio le carte pubblicate. Care buone vecchie cartine, in barba alle “previsioni orarie” per zone.

  6. Stefano Piccinini

    Una domanda: vista la scoperta di palafitte preistoriche sul fiume Oglio, devo pensare che anche i nostri antenati erano dei criminali ambientali?

    • Con tutti i dovuti caveat e con le condizioni evidentemente diverse, prima di dichiarare senza precedenti determinate situazioni si dovrebbe avere qualche remora in effetti.

  7. mario

    MASSIMO, BELLO QUASI CENTRATO MA VERO, GRAZIE, NON TI CURAR DI LORO, MA GUARDA E PASSA…….

    Immagine allegata

  8. Stefano

    Per una coincidenza ancora più fortuita, e contrariamente alle mie sane abitudini incappavo nello stesso stralcio di tg citato dal dottor Lupicino, visivamente colpito dal barbone senile del picconatore Tozzi che acconciava il suo one man show. Dopo il primo impatto, e la triste conferma che senilità e saggezza non sono sempre sinonimi, cerco nervosamente con gli occhi il punto in cui si trova telecomando, ma non abbastanza velocemente per evitare di essere colpito allo stomaco da una nuova maledizione del picconatore, ancora più terribile di quelle già nefaste che gli attribuivo: “il 2022 non è l’anno più caldo tra quelli che abbiamo conosciuto ma l’anno più freddo di quelli che stanno per arrivare”. Il salame dell’Ogliastra che affettavo con precisione chirurgica è precipitato a terra, come corpo morto cade.

  9. Guido Botteri

    Scusate se sono fuori tema, ma volevo informarvi che facebook mi ha dichiarato colpevole di incitamento all’odio e quindi ha preso dei provvedimenti restrittivi nei miei confronti.
    Non so quindi se potrò pubblicare su facebook gli articoli di climatemonitor.

    Nessun processo, nessuna possibilità di difesa, nessuna possibilità di spiegare.
    Se c’è una persona che non incita all’odio questo sono io.
    Mi dichiaro innocente di questa accusa e della sua conseguente condanna senza processo.
    Quello che mi dispiace è la possibilità di non potere più pubblicare gli articoli di climatemonitor, ma forse potrò farlo ancora, non so, vi farò sapere.

    • Paolo da Genova

      La mia piena solidarietà (per quello che vale), la sua sospensione da facebook per “incitamento all’odio” vale una medaglia e (come le sanzioni per la Russia) può essere occasione per trovare nuove strade: http://www.enzopennetta.it/2022/06/la-rivoluzione-di-sfero/

    • maurizio rovati

      Caro Guido, funziona così. Non c’è peggior provocazione di un’accusa falsa e adesso aspettano una reazione da parte tua per portarti dalla parte del torto, in mancanza continueranno a provocare.
      Penso non ci sia alternativa, bisogna mollarli, non permettere che ti controllino, la realtà è fuori dai social. Ciao.

      PS: E’ un po’ che non leggo interventi e post di Donato Barone, avete sue notizie?

    • donato b.

      Caro Maurizio,
      sto bene. Sono sommerso di impegni professionali e non ho tempo per poter approfondire gli argomenti cari ai lettori di CM: prima di pubblicare qualcosa bisogna studiare e, purtroppo, per ora non posso permetermi di usare il tempo per scopi diversi da quelli professionali. Spero di poter riprendere un po’ il fiato dopo il prossimo 30 settembre. Fino ad allora solo lettura degi articoli pubblicati su CM (non me ne faccio scappare uno) e dei commenti. 🙂
      Un caro saluto a tutti i lettori di CM e complimenti a Massimo per questo post.
      p.s.
      @ Guido Botteri: purtroppo il clima che stiamo vivendo e che porta alle condanne senza appello, come quella che ti riguarda, lo avevamo previsto da anni. Non esiste, ormai, la possibilità di contestare e di andare controcorrente. Chi esce fuori dal tracciato delimitato dagli esponenti del pensiero dominante, deve essere messo a tacere. E’ sempre successo e continuerà a succedere: una volta la si chiamava censura, un’altra volta caccia alle streghe, oggi “fact checking”. Che, in linea di principio, è una cosa buona, ma che, purtroppo, viene usata male.
      Ciao, Donato Barone.

    • maurizio rovati

      Caro Donato, lieto di sentirti ok, in attesa di un tuo rientro nel villaggio, ti auguro un buon Ferragosto, esteso anche a tutti gli altri, AleD compreso…

  10. Paolo da Genova

    Penso sia molto importante vedere i TG per informarsi, ma non sulla realtà, bensì sul potere, perché questo trova sempre nuove forme e nuovi metodi per i suoi fini di inganno e di dominio, e questi passano al pubblico tramite l’informazione ufficiale (il riscaldamento globale è solo uno degli aspetti del pensiero unico).

  11. rocco

    a proposito di asse terrestre…
    a questo link, appartenente al famoso JPL in collaborazione con il Caltech, vi è la simulazione del movimento dell’asse terrestre https://vesl.jpl.nasa.gov/sea-level/polar-motion/
    Manco quello è stabile…. vogliamo che lo sia il clima?
    This is a bad religion

  12. MICHELE

    Un post esemplare di come ormai quello che esce dai TG sono solo frequenze casuali che risuonano con le stesse frequenze casuali del “ben pensare” climato-social. Io a questi signori gli vorrei anche sarcasticamente domandare: cosa volete che facciano i ghiacciai? Devono rimanere stabili? Stabili quanto e fino a dove? Devono riprendere ad avanzare ? Fino a dove e come? Facciamo un anno avanti e uno indietro? Se riprendessero ad avanzare anno dopo anno cosa possiamo fare per arrestarli?

  13. carlo

    Massimo, non puoi capire quanto mi immedesimi nelle tue considerazioni! Ormai da tempo evito di seguire alcun TG: tutti uguali, tutti con gli stessi servizi, tutti con gli stessi commenti, tutti allineati e prevedibili. Ogni pretesto è buono per discutere sul tema del clima che cambia (male). Una frana? Colpa dell’AGW. Un temporale violento? Colpa dell’AGW. Un incendio? Colpa dell’AGW. Le cavallette e le zanzare tigre? Colpa della tropicalizzazione e, quindi, dell’AGW. Alla fine viene tutto a vantaggio della semplificazione e dell’esperto da consultare per approfondire l’argomento: qualsiasi argomento sia, energia, sanità, scuola, commercio estero o cucina tradizionale, ci saranno sempre un Tozzi o un Mercalli che potranno ricondurre i vari temi a quello principe, cioè l’AGW…

  14. Francesco

    Se per questo io ho visto un servizio dedicato alle gite in Groenlandia per dare l’addio al ghiaccio che non vedremo mai piu’…….

  15. andrea beretta

    Caro Massimo, ieri su un TG concorrente, sempre di quelli pagati da noi, sono riusciti a dire che il ghiaccio artico è ai minimi di sempre per le misurazioni di luglio. Quando invece è più o meno sui valori dell’anno scorso, ben lontano dai valori del 2012, annus horribilis. Anch’io mi son chiesto come potevo guardarlo, ma anch’io ho dovuto far di necessità virtù, essendo invitato a cena da amici. Mi son limitato a un laconico “balle, come quasi tutto il resto “, rivolto ai miei ospiti

  16. Franco

    Grande Massimo L. , insuperabile.

  17. virgilio

    Io mi chiedo che succederà fra non molto quando tutte le auto dovranno per regola muoversi ad elettricità, considerando il tempo di ricarica e la mancanza di stazioni dove farla, penso ad un altro duro colpo all’industria e al mercato ed alla pazienza dei pendolari che per lavorare necessitano dell’auto, considerando pure la scarsa efficacia e diffusione dei mezzi pubblici, soprattutto nelle zone periferiche e di provincia come quella in cui abito io.

    • Paolo da Genova

      Dal 2035 il divieto sarà alla vendita di auto a benzina/gasolio, non alla loro circolazione. Se il divieto sarà confermato (non è detto), cambierò auto (100% gasolio) poco prima del 2035 e per successive auto andrò in Tunisia/Algeria, abbinando vacanza e acquisto.

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