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Un Mese di Meteo – Luglio 2023

IL MESE DI LUGLIO 2023

Il mese in esame ha presentato temperature nella norma al settentrione e in sensibile anomalia positiva al Centro-Sud. Un comportamento speculare hanno presentato le precipitazioni, abbondanti su gran parte del settentrione e scarse sui restanti settori.

Andamento circolatorio

La carta circolatoria media del mese di luglio (figura 1a) evidenzia una vasta cintura di basse pressioni estesa dai mari ad ovest della Scozia alla Scandinavia e al Mar Bianco. A sud di tale cintura si evidenzia un regime di robuste correnti occidentali che interessa il centro Europa e il Nord Italia e a sud della quale spicca un robusto anticiclone posizionato sull’Africa Nordoccidentale e ad ovest del quale si osserva l’anticiclone delle Azzorre arretrato in posizione invernale. Ciò spiega l’abbondante piovosità che ha interessato gran parte del  settentrione. L’area ad elevata piovosità può essere considerata il tracciante dell’area più interessata da temporali con i fenomeni ad essi comunemente associati come le grandinate, sulla cui distribuzione territoriale è impossibile esprimere giudizi quantitativi stante l’assenza di sistemi di monitoraggio specifico.

Figura 1a – 850 hPa – Topografie medie mensili del livello di pressione di 850 hPa (in media 1.5 km di quota). Le frecce inserire danno un’idea orientativa della direzione e del verso del flusso, di cui considerano la sola componente geostrofica. Le eventuali linee rosse sono gli assi di saccature e di promontori anticiclonici.

 

In complesso il pattern termo-pluviometrico osservato quest’anno può essere considerato il risultato di un luglio con westerlies forti che sono fluite fra un robusto anticiclone e una fascia depressionaria altrettanto robusta. Dalla carta circolatoria media del mese emerge anche il buon sviluppo assunto dall’anticiclone tunisino e dalla depressione anatolica, strutture tipiche del periodo estivo e che sull’Egeo danno luogo al Meltemi, vento da Nord caratteristico della stagione estiva e che già gli antichi greci sfruttavano per il commercio marittimo.

Figura 1b – 850 hPa – Carte delle isoanomale del livello di pressione di 850 hPa.

L’analisi circolatoria giornaliera a 850 hPa (tabella 1) riferita all’areale nazionale ha posto in luce la presenza di 5 giorni con regime anticiclonico, 15 giorni con regimi circolatori di transizione e 11 giorni in cui il territorio italiano è stato in tutto o in parte interessato da perturbazioni, cinque in tutto e che si sono manifestate dall’1 al 6 luglio, dall’11 al 14, dal 18 al 25 e da 29 al 31. A tali perturbazioni si sono associati i giorni mediamente più piovosi al Nord che sono stati il 12 luglio con 12,2 mm, il 25 con 11,3 e il 13 con 9,9 mm. Al Centro-Sud la piovosità è stata invece ridottissima e si è limitata al giorno 1 luglio che ha segnato una media di 5,9 mm al Centro e di 2,4 mm al Sud.

L’analisi climatologica riferita al trentennio 1991-2020 (tabella 3) evidenzia che a luglio al Nord piovono di norma 70 mm (7% del totale annuo normale) contro i 107 mm di quest’anno (+53%), al Centro piovono di norma 31 mm (4% del totale dell’anno medio) contro i 21 mm di quest’anno (-31%) e al Sud piovono di norma 17 mm (2% del totale dell’anno medio) contro i 7 mm di quest’anno (-60%). In sintesi dunque luglio 2023 si è caratterizzato per una spiccata anomalia pluviometrica positiva al Nord e negativa al centro-sud.

Circa infine le ondate di caldo si segnala che al Nord la massima assoluta giornaliera ha superato la soglia  di 35°C in 9 giorni (dal 9 al 12, dal 16 al 19 e il 23 luglio) mentre la soglia di 40°C non è stata mai superata, al Centro la massima assoluta giornaliera ha superato la soglia di 35°C in 22 giorni (dal 7 al 25 e dal 29 al 31) mentre la soglia di 40°C è stata superata in 5 giorni e infine al Sud la massima assoluta giornaliera ha superato i 35°C in 26 giorni (dal 5 al 26 e dal 28 al 31) mentre la soglia di 40°C è stata superata in 11 giorni.

Andamento termo-pluviometrico

Le carte di anomalia mensile delle temperature (figure 2 e 3) e la tabella delle anomalie decadali (tabella 4) mostrano massime e minime nella norma al Nord e in moderata anomalia positiva al centro Sud, con anomalie più spiccate nel seconda e terza decade del mese e su Calabria e Sicilia. Per collocare in un contesto più ampio l’andamento termico descritto abbiamo fatto ricorso alla carta dell’anomalia termica globale mensile prodotta dall’Università dell’Alabama (figura 4) la quale mostra che l’anomalia termica positiva al Centro-Sud si associa a uno spiccato nucleo di anomalia positiva sull’Africa del Nord-Ovest e che viene posto in evidenza anche nelle carta del DWD (figura 5).

Figura 2 – TX_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle massime del mese
Figura 3 – TN_anom – Carta dell’anomalia (scostamento rispetto alla norma espresso in °C) della temperatura media delle minime del mese

Figura 4 – UAH Global anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1981-2010 espresso in °C) della temperatura media mensile della bassa troposfera. Dati da sensore MSU UAH [fonte Earth System Science Center dell’Università dell’Alabama in Huntsville – prof. John Christy (http://nsstc.uah.edu/climate/)

Figura 5 – DWD climate anomaly – Carta globale dell’anomalia (scostamento rispetto alla media 1961-1990 espresso in °C) della temperatura media mensile al suolo. Carta frutto dell’analisi svolta dal Deutscher Wetterdienst sui dati desunti dai report CLIMAT del WMO [https://www.dwd.de/EN/ourservices/climat/climat.html).

(*) LEGENDA:

Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore registrato ed il valore medio del periodo 2002-2021.

Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche positive sono evidenziate in giallo(anomalie deboli, fra 1 e 2°C), arancio (anomalie moderate, fra 2 e 4°C) o rosso (anomalie forti, di  oltre 4°C), analogamente per le anomalie negative deboli (fra 1 e  2°C), moderata (fra 2 e 4°C) e forti (oltre 4°C) si adottano rispettivamente  l’azzurro, il blu e il violetto). Le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate in  azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% e  giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75% .

 (**) FONTI DEI DATI:

Temperature e precipitazioni sono frutto di nostre elaborazioni si dati del dataset GSOD della NOAA e delle reti dei servizi meteorologici regionali.

Le carte delle precipitazioni mensili (figure 6 e 7) evidenziano una sensibile anomalia positiva su Piemonte orientale, Liguria, Lombardia, Triveneto, pianura emiliano-romagnola e Marche, con anomalie più consistenti nella seconda e terza decade del mese (tabella 4). Una sensibile anomalia negativa delle precipitazioni ha caratterizzato invece il resto dell’areale.

Figura 6 – RR_mese – Carta delle precipitazioni totali del mese (mm)
Figura 7 – RR_anom – Carta dell’anomalia (scostamento percentuale rispetto alla norma) delle precipitazioni totali del mese (es: 100% indica che le precipitazioni sono il doppio rispetto alla norma).

 

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Published inAttualità

3 Comments

  1. David

    …ma come normale al settentrione?E la tanto sbandierata dei giornalini pro AGW?Andiamo siamo seri ed allineiamoci al coro!

  2. Franco Caracciolo

    Dal punto di vista abruzzese della costa….
    Tutto qui?
    Molto peggio il 2003 senza alcun dubbio

    • andrea beretta

      2003 resta il peggiore sia come durata sia come picchi…certo, purtroppo scontiamo qui al Nord scontiamo 10 giorni letteralmente di fuoco da Ferragosto in poi…oltre ovviamente a questo ottobre irreale

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