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Climatologia storica, un patrimonio da preservare

Siamo nell’epoca del calcolo ad altissima velocità, dove la simulazione sta addirittura occupando degli spazi importanti una volta riservati all’osservazione oggettiva. Questo le generazioni passate non potevano saperlo, per cui per decine, in alcuni casi anche centinaia d’anni, uomini pazienti e instancabili, hanno raccolto in mille posti le loro impressioni, le loro misurazioni, le loro osservazioni dello stato del tempo.

Una quantità incredibile di materiale preziosissimo in quanto testimone dell’evoluzione del clima nel tempo. Piaccia o no, per sapere cosa è successo in passato, conoscenza indispensabile se si ha l’ambizione di comprendere il presente e immaginare correttamente il futuro, abbiamo questo e veramente poco altro.

In questo quadro risulta quanto mai importante l’iniziativa patrocinata dall’assessorato all’ambiente del Comune di Pesaro, un workshop dal titolo: “La rete degli osservatori meteorologici storici: valorizzazione del loro patrimonio culturale e scientifico“. Interverranno, tra gli altri, anche Luigi Iafrate e Teodoro Georgiadis, due amici nonché firme di climatemonitor.

Qui trovate ilpdf della brochure dell’evento.

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